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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 13 ottobre 2010

Videodrome - David Cronenberg

Videodrome è il sesto film di David Cronenberg che passa su Cinema e film, dopo Existenz, Il pasto nudo, La promessa dell’assassino, Il demone sotto la pelle e Spider.

Se sono arrivato a quota sei è evidentemente perché apprezzo Cronenberg, regista geniale e bizzarro.
In particolare, mi riferisco a film come Existenz (che adoro letteralmente) o Il pasto nudo (estremamente simbolico), mentre il suo lavori più recenti, come Spider o La promessa dell’assassino, mi sono piaciuti decisamente meno (sembravano film di un regista normale).

A ogni modo, passiamo subito alla trama di Videdrome, film del 1984: Max Renne dirige una piccola stazione televisiva, Civic Tv, distintasi per trasmettere programmi decisamente audaci, oscillanti sostanzialmente tra sesso e violenza.
Un giorno, Max viene invitato a una trasmissione come ospite, insieme ad altri due personaggi, la bella Nicki Brand e il massmediologo Brian O'Blivion. Max collegherà poi entrambi al misterioso fenomeno di Videodrome, una serie di spettacoli via cavo violenti e feroci.
L’entrata in scena della Cathodic Church (diretta da Bianca O’Blivion, la figlia di Brian), e della Spectacular Optical renderanno il mistero ancora più fitto.

Come al solito, Cronenberg esplora l’ambivalenza tra realtà e irrealtà, passando per alienazione e follia, riempiendo la sua storia di simbolismi di vario tipo.
Sulla sessualità, per esempio, o sulla deformazione del corpo umano. In ambo i sensi, bissando altre pellicole come Existenz, Il pasto nudo o Il demone sotto la pelle.
In questo caso, però, c'è un elemento specifico: l'influenza mediatica sull'essere umano, che nel film arriva a divenire finanche fisica, ma che simbolicamente è psichica nella vita delle folle attuali. Non è un caso che di mezzo vi sia la Cathodic Church (la "Chiesa catodica"), che uno dei protagonisti si chiami O'Blivion, anglicizzazione che si riferisce alla dimenticanza e all'addormentamento delle masse contemporanee e che al protagonista, utilizzato quale cavia del sistema di influenzamento di massa, vengano letteralmente inserite delle cose dentro di lui. 
Delle videocassette, nello specifico, le quali analogicamente corrispondono ai loro contenuti di coscienza, che siano contenuti di violenza, di insensibilizzazione, di indottrinamento... in effetti lo scopo di coloro che stanno dietro al sistema è produrre degli automi obbedienti, e qua entriamo dritti dritti in tematiche che oscillano tra la spiritualità e il cospirazionismo. 
Sul primo versante, possiamo dire che i mezzi di comunicazione di massa, quelli visivi in primis, sono utilizzati per ottundere le coscienze, trascinarle sempre più in basso e addormentarle.
Sul secondo versante, possiamo dire che non si tratta di un fenomeno casuale, ma che è stato portato avanti scientemente da determinati gruppi di potere, intenzionati a instillare certi "comandi" negli spettatori-cavie (magari non diretti, ma indiretti, sotto forma di emozioni e livelli di coscienza).

Torniamo al film: Videodrome è un film  molto interessante per i concetti che propone e, ma non sarebbe neanche il caso di dirlo data la paternità, bizzarro e mutevole; questo secondo elemento, nonché il notevole livello di violenza che lo caratterizza, potrebbe non piacere al pubblico più delicato.

Da un certo punto di vista, esso pare una prova generale per Existenz, assai meglio riuscito, col primo che utilizza le videocassette (oltre che, ovviamente, il corpo umano) come mezzo di fusione tra la realtà e la finzione, e il secondo che invece usa i videogiochi (e ancora una volta il corpo umano).
Nel primo, vengono messe delle videocassette dentro le persone, letteralmente riprogrammandole.
Nel secondo, le persone-coscienze vengono proiettate all'interno di una storia-simulazione, che sembra loro reale ma che non lo è, e nella quale sono in qualche modo spinte ad agire in una determinata maniera.

La mia classifica personale l’ho già fatta; poi, è chiaro che il gusto personale di ciascuno può pendere in altre direzioni. Ciò che è certo è che David Cronenberg è un regista originale, fuori dagli schemi e coraggioso.

Chiudo la recensione con alcune frasi dal valore simbolico-esistenziale, le quali rendono evidenti i contenuti di cui si è detto sopra.

"Apri gli occhi, prendi contatto con la realtà.
Devi svegliarti."

"Viviamo in un'epoca di eccitazioni anormali. Cerchiamo l'eccitazione per l'eccitazione. Ne vogliamo tanta, e la vogliamo in tutto. Ne chiediamo sempre di più: eccitazione emotiva, psicologica, sessuale. Incoraggiarla è un male."

"Lo schermo televisivo ormai è il vero e unico occhio della mente umana."

"La lotta per il possesso delle menti in America dovrà essere combattuta in una video-arena."

"Lo schermo televisivo ormai è il vero e unico occhio dell'uomo. Ne consegue che lo schermo televisivo fa ormai parte della struttura fisica del cervello umano. Ne consegue che quello che appare sullo schermo televisivo emerge come una cruda esperienza per noi che guardiamo. Ne consegue che la televisione è la realtà e che la realtà è meno della televisione."

"La tua realtà è già per metà una video-allucinazione. Se non stai attento diventerà un'allucinazione totale, irreversibile."

"Ma chi c'è dietro, e cos'è che vuole?"
"Vogliamo te, Max, te. Vieni da noi."

"Non tutti guardando le immagini registrate su un nastro vedono le stesse cose."

"Alla fine si è convinto che quello che vede su uno schermo televisivo è assai più reale della vita vera."

"Che cos'è la nostra realtà se non la percezione della realtà."

"Eccoci arrivati dove dovevamo arrivare."

"Stiamo entrando in una nuova era selvaggia.
Dobbiamo prepararci ad essere puri, disciplinati e anche forti, se vogliamo sopravvivere."

"È sempre doloroso rimuovere la cassetta e cambiare il programma."

"Per divenire nuova carte dovrai prima uccidere la tua vecchia natura.
Ma non temere: non aver paura di veder morire la vecchia carne."

"La morte non è la fine di tutto."

Fosco Del Nero



Titolo: Videodrome (Videodrome).
Genere: fantastico, drammatico, surreale.
Regista: David Cronenberg.
Attori: James Woods, Deborah Harry, Sonja Smits, Leslie Carlson, Jack Creley, Peter Dvorsky, Lynne Gorman.
Anno: 1983.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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