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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 21 febbraio 2017

The host - Andrew Niccol

Andrew Niccol è un regista che ho avuto modo di incontrare già un paio di volte, e sempre per soggetti di genere fantastico: l’ottimo Gattaca - La porta dell'universo, per esempio, oppure il discreto In time, mentre in mezzo ai due c’era stato S1m0ne, un altro film di genere fantascientifico, che magari mi guarderò in futuro.

Proprio per questo mi sono guardato The host, film fantastico del 2013, conversione cinematografica del romanzo L’ospite, di Stephenie Meyer (che non conosco, né autrice né romanzo).

Ecco in sintesi la trama di The host: siamo in un remoto futuro, e il pianeta Terra, e con lui la razza umana, ha subito l’invasione di una razza extraterrestre, talmente potente da riuscire a imporsi non tanto con le armi, ma con l’invasione vera e propria dei corpi umani, i quali vengono svuotati della loro componente psichica (se la si vuol chiamare anima) e riempiti della personalità dell’alieno che si vuole di volta in volta “innestare” nel singolo corpo.
Il risultato è un pianeta pacificato, pulito e sereno… ma al costo della quasi totale cancellazione dell'umanità. 

La quale resiste in piccole sacche di ribelli, e in una di queste c’è Melanie (Saoirse Ronan; Ember - Il mistero della città di luce, Grand Budapest Hotel), che un giorno, pur di proteggere il fratellino Jamie, si fa catturare… col risultato che in lei viene installata un’aliena, tale Viandante.
Ma Melanie è una di quelle personalità umane che lotta senza scomparire definitivamente, tanto che nel medesimo corpo, ora controllato dall’entità aliena Viandante, ora vi sono due menti… che avvieranno uno strano rapporto…

Lo dico subito: The host è una delusione totale.
Il film, pur ben diretto e ben realizzato, è semplicistico in modo assurdo, nonché per larghi tratti infantile e non credibile (ma già la premessa che due anime differenti possano stare nello stesso corpo la diceva lunga in partenza).
Ad ogni modo, pur con una premessa esistenzialmente inverosimile, la storia apriva il campo a tante possibilità e modi di affrontarla… ed è stato portato avanti quello più banale e sciatto tra tutti, tra il melodramma e il sentimentale.

Questo è il secondo film di fila dopo Divergent a essere un polpettone adolescenzial-femminile spacciato per filmone di fantascienza… cosa che mi spinge a proporre di mettere sui film di questo genere un bollino identificatore per tutti gli spettatori normodotati che preferirebbero non vederlo. 

Ok, ok, dovevo informarmi meglio io prima, ed essenzialmente mi sono fidato di un regista che in altre circostanze si era dimostrato valido.

Le uniche cose belle del film sono due frasi estrapolate dalla marea di dialoghi piatti.
Eccole, così non dovete far la fatica di vedere il film:

“La guerra che combatti è dentro di te.”

“Un viandante alla fine approda.”

Fosco Del Nero



Titolo: The host (The host).
Genere: fantascienza, psicologico, sentimentale, drammatico.
Regista: Andrew Niccol.
Attori: Saoirse Ronan, Max Irons, Diane Kruger, Jake Abel, William Hurt, Frances Fisher, Boyd Holbrook, Chandler Canterbury, Scott Lawrence, Raeden Greer.
Anno: 2013.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.

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