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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

domenica 29 giugno 2008

Pleasantville - Gary Ross

Anni fa trovai due film a me sconosciuti, e li vidi uno dietro l'altro: il primo era Existenz, il secondo questo Pleasantville.
In entrambi i casi sono stato fortunato, dato che entrambi i film sono due capolavori.

Tecnicamente Pleasantville è un film fantastico dal tono di commedia, anche se, e questo è un suo grande pregio, non manca di affrontare tematiche di grande importanza: l'amore, il razzismo, il confronto.

La sintesi della storia vi farà capire perché si tratta di un film di genere fantastico: David (Tobey Maguire, il futuro Spider-Man) e Jennifer (Reese Witherspoon, Cruel intentions), fratello e sorella, si stanno contendendo il telecomando per cercare di realizzare i reciproci progetti per la serata, quando vengono sbalzati dentro la televisione.

Detta così sembra l'incipit di un filmetto di serie B.
Non è così.

I due finiscono nella cittadina di Pleasantville, nei panni di Bud e Sue, i protagonisti dell'omonima serie televisiva degli anni "50 (di cui David è un grande fan e in cui tutto è rigorosamente in bianco e nero).
A Pleasantville, come dice il nome, tutto è gradevole, finanche perfetto: la vita è piacevole e tranquilla, i giardini sono curati, i ruoli sociali son rispettati da tutti, gli orari perfettamente scanditi, il clima sempre mite, etc.
David e Jennifer, tuttavia, spariglieranno le carte... soprattutto la seconda, dall'animo un po' ribelle, ansiosa più del fratello di dare un po' di colore a quel luogo asettico e perfettino.

E Jennifer-Sue ci riuscirà, con la vita della cittadina che muterà poco alla volta, accompagnata nel suo cambiamento dall'apparizione dei colori: prima un fiore, poi un orologio, poi un cancello, poi ancora un macchina... e infine gli esseri umani.
Il risultato finale sarà che la cittadina si dividerà in tradizionalisti-bianchieneri e innovatori-colorati.

E in sostanza Pleasantville, dietro la sua patina luccicante e tirata a lucido, affronta proprio questo argomento: il razzismo, la diversità, la discriminazione, l'accettazione degli altri e quindi, per converso, la libertà, la creatività, l'essere se stessi. Ma anche l'accettazione del cambiamento, del momento presente, e il lasciarsi andare al corso della vita, tema ancor più sotterraneo e ancora più importante.
E lo fa, lo avrete capito, in modo assolutamente originale e brillante.

Chiamo a testimonianza anche alcune citazioni tratte dal film.

"Un diluvio non succede mai per caso. I fulmini non cadono per caso."

"Devi renderti conto che c'è una parte di te che non conosci."

"Nessuno ha stabilito come si deve vivere."

Chiudo con qualche considerazione sulla parte finale di Pleasantville.
1. Dopo un'ora e mezza di bianco e nero, il ritorno del colori è meraviglioso, metafora di come quello che diamo per scontato ci manca quando viene meno (o metafora dell'espansione della consapevolezza-coscienza).
2. Il rapporto che si viene a creare tra David-Bud e la madre (quella della soap opera) è quasi commovente.
3. La sigla finale, Across the universe, cantata da Fiona Apple, chiude alla perfezione il film.

Fosco Del Nero



Titolo: Pleasantville (Pleasantville).
Genere: commedia, fantastico, esistenziale.
Regista: Gary Ross.
Attori: Tobey Maguire, Reese Witherspoon, Jeff Daniels, Joan Allen, William H. Macy, Paul Walker, Don Knotts, Jane Kaczmarek, Marley Shelton, Natalie Ramsey, Kevin Connors, J.T. Walsh.
Anno: 1998.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.


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