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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 6 gennaio 2010

Guida galattica per autostoppisti - Alan J. W. Bell

Quest’oggi recensisco una serie tv, e non una serie tv recente, visto che la datazione risale al 1981.

Si tratta peraltro di una serie di cui ho già recensito il relativo film uscito nel 2005, nonché i romanzi originari, che a loro volta erano stati ispirati da una serie radiofonica: parlo di Guida galattica per autostoppisti, creata da Douglas Adams e qua diretta da Alan J.W. Bell.

Dopo essermi letto i libri e avere visto il film del 2005, ero un po’ in dubbio se visionare anche la vecchia serie tv; nonostante la mia grande passione per l’opera suddetta, avevo il timore di trovare tutto già scontato e sentito.

Beh, non è stato così, anche se la serie non mi ha soddisfatto appieno, da cui la valutazione discreta ma non ottima.

Per chi non sapesse di cosa si tratta, ecco in breve la trama di Guida galattica per autostoppisti: Arthur Dent se ne sta bello tranquillo a casa sua, in Inghilterra, quando si accorge che delle ruspe vogliono raderla al suolo.
Scopre poco dopo che là deve passare una superstrada, e che la sua casetta in campagna è di troppo.
Peraltro, i piani del progetto erano visibili da mesi nell’apposito ufficio, e ormai il tempo per opporsi era scaduto.

Pochi minuti dopo, lo attende un’altra rivelazione, probabilmente ancora più scioccante: il suo amico fraterno Ford Prefect non è un terrestre, ma un alieno nativo del sistema di Betelgeuse, in missione di studio sulla Terra.
Inoltre, la Terra stessa sarà distrutta da un’astronave dei burocrati Vogon

... in quanto è sulla traiettoria di una superstrada galattica, con il progetto esposto regolarmente nell’apposito ufficio di Alpha Centauri e coi tempi di opposizione ormai scaduti.

Ford e Arthur fanno appena in tempo a lasciare il pianeta tramite autostop, prima che esso venga distrutto in un attimo.

Questo è solo l’inizio di mille avventure, a dir poco bislacche e fuori di testa.
Bislacche e fuori di testa, ma pregne di un umorismo satirico assai pregnante e pungente, quindi con contenuti degni di nota: dunque non è solo “fantascienza d’avventura”.

Nella storia entreranno poi altri personaggi, da Zaphod Beeblebrox a Trillian McMillan, fino ai topi, ai delfini, al computer Pensiero Profondo, al robot Marvin, a Slartibartfast, etc.

La serie televisiva, composta di soli sei episodi, copre uno spazio narrativo superiore a quello del film, che si limita alla sintesi del primo romanzo (la serie intera è composta da cinque libri, invece).

Tuttavia, se devo essere sincero, ho trovato più efficace il film rispetto a questa serie tv, tanto nella caratterizzazione dei personaggi (Zaphod Beeblebrox e Trillian McMillan sono molto più riusciti nel film), quanto nella scenografia.

Ugualmente sardonico ed efficace invece lo humor, tipicamente inglese (tipo di umorismo che a me piace molto, ma che magari potrebbe piacere meno ad altri).

Insomma, anche la serie merita di essere vista, anche se personalmente consiglio più romanzi e film.

Fosco Del Nero



Titolo: Guida galattica per autostoppisti (The hitchhiker's guide to the galaxy).
Genere: serie tv, fantastico, umorismo.
Ideatore: Alan J.W. Bell.
Attori: Simon Jones, Mark Wing-Davey, David Dixon, Sandra Dickinson, David Learner.
Anno: 1981.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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