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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 9 aprile 2013

Powder - Victor Salva

Powder, il cui sottotitolo è Un incontro straordinario con un altro essere, è un film diretto nel 1995 da Victor Salva
Un film oramai vecchiotto, dunque, che tuttavia non ho sentito nominare se non di recente.

Tra l’altro, mi ha fatto piacere rivedere, proprio come attore protagonista, una vecchia conoscenza di una serie tv che guardavo da ragazzino: parlo de Le avventure del giovane Indiana Jones e di Sean Patrick Flanery, che a onor del vero in Powder è quasi irriconoscibile, un po’ perché privato dei capelli e un po’ per il colorito “leggermente” pallido.

Tra gli altri attori, comunque secondari rispetto al personaggio centrale, Jeff Goldblum (La mosca, Jurassic ParkIndependence Day), Mary Steenburgen (Ritorno al futuro - Parte III) e Lance Henriksen (Alien).
Quanto al regista, è Victor Salva, lo stesso del psicologico-spirituale Peaceful warrior - La forza del campione... ma anche lo stesso dell'horror Jeepers creepers.

Andiamo subito alla trama di Powder - Un incontro straordinario con un altro essere: Jeremy Reed, soprannominato Powder, è un giovane assai particolare. La madre, poco prima di darlo alla luce e di morirne, è stata colpita da un fulmine, “donando” alla sua creatura dei poteri e una sensibilità particolare. Purtroppo, però, anche un aspetto particolare, pallidissimo e completamente glabro, tanto da sembrare una sorta di fantasma umano.
A peggiorare la situazione, egli, ripudiato dal padre, è stato cresciuto dai nonni e tenuto in uno scantinato ininterrottamente per vent’anni, prima di essere “scoperto” dall’assistente sociale Jessie Caldwell una volta morti i suddetti nonni.
Da questo momento inizia una nuova vita per Powder, una vita sotto i riflettori della luce e del mondo, decisamente più difficile… per lui ma anche per coloro che gli stanno intorno.

Il genere del film è presto detto: siamo nel drammatico, condito da alcuni elementi fantastici (fulmini, fenomeni elettrici, lettura del pensiero, una sorta di ascensione in cielo, etc).
Tuttavia, più che l’etichetta del genere, contano i contenuti del film, e in questo senso Powder è un elemento strano tanto quanto il suo protagonista.

Il film, difatti, tra un maltrattamento e l’altro del giovane (cosa su cui probabilmente il regista ha esagerato con lo scopo di suscitare l’empatia del pubblico e rendere simpatico il protagonista della storia), punta su alcuni concetti di fondo di stampo persino spirituale e di evoluzione personale.

Siamo tutti interconnessi, letteralmente, esiste solo l’unità, anche se i nostri sensi ci ingannano e la nostra mente egoica pure. 
A limitarci, infatti, siamo solo noi, e senza limiti avremmo poteri che attualmente consideriamo incredibili: dalla lettura del pensiero, alla manipolazione energetica… fino all’amore incondizionato, se vogliamo considerarlo un potere.

Questo è il messaggio di fondo di Powder, che ne fa anche passare un altro: l’umanità del futuro è questa… non l’essere albini, glabri e con problemi agli occhi e alla pelle (si spera, almeno), ma vivere una realtà di unità e di amore ed empatia universali e incondizionati.

Un bel messaggio, certamente, seppur inserito in un film un po' troppo melodrammatico e violento, che maltratta un po’ troppo il suo protagonista e che lo rende debole e sottomesso più di quanto sarebbe stato lecito attendersi (all’evoluzione spirituale e al potere interno corrisponde anche un carisma esterno, e in questo il film ha una discrepanza; inoltre, il film propone alcune scene dal sapore un po' malato... cosa che, devo notare, fa il paio con la condanna per abusi sessuali di minori che il regista ha subito e scontato).

Ad ogni modo, considerando anche la data del film, devo dire che Powder è stato una bella scoperta, e che l’ho apprezzato. Anche se il finale è un po’ “facilotto”.

Chiudo la recensione con poche frasi tratte dal film:

"Io non ho paura."

"Hai mai ascoltato le persone dal di dentro? Così da vicino che senti i loro pensieri e tutte le loro paure? Sentire i loro ricordi e le cose che neanche sanno di pensare..."

"Molte persone dentro hanno la sensazione di essere separate, separate da ogni cosa."
"E non è così?"
"Assolutamente no: sono assolutamente parte di ognuno e di ogni cosa. La gente non riesce a vedere che è parte di un tutto e non capisce di essere bella. Non è necessario nascondersi o  mentire."

Fosco Del Nero



Titolo: Powder (Powder).
Genere: drammatico, fantastico, psicologico.
Regista: Victor Salva.
Attori: Sean Patrick Flanery, Mary Steenburgen, Jeff Goldblum, Lance Henriksen, Brandon Smith, Bradford Tatum, Susan Tyrrell.
Anno: 1995.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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