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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 6 maggio 2013

Matrix revolutions - Andy e Larry Wachowski

Rivisti e recensiti Matrix e Matrix reloaded, non poteva mancare anche Matrix revolutions, tanto più che questo terzo film della saga in realtà è più il secondo tempo del secondo film, che difatti si era interrotto bruscamente.

Se il primo Matrix è un capolavoro di atmosfera e di simbolismo, e ad essi unisce effetti speciali, ritmo e azione, il secondo film aveva abbondato soprattutto di questi ultimi elementi, perdendo l’elemento simbolico-esoterico del primo film, o comunque riducendolo grandemente.

Scadendo inoltre in scene piuttosto banali o pacchiane, come quella del Merovingio e della moglie (interpretata da Monica Bellucci, presente anche in questo terzo film), o del combattimento con centinaia di Agenti Smith.

Matrix revolutions sfortunatamente continua sulla falsariga del secondo episodio, e anzi lo sublima, con le riprese della battaglia, molto fisica e molto poco simbolica, tra le macchine e la città di Zion sotto attacco. 

Quanto ai contenuti, come detto l’impressione è che fosse stato detto tutto nel primo Matrix, tanto che i due successivi, oltre a effetti speciali e azione, hanno veramente poco da proporre da un punto di vista simbolico-filosofico-esistenziale (nel primo film invece dialoghi e dettagli visivi avevano una loro enorme profondità), anche se qualcosa di valore c'è anche in questo terzo episodio, come mostrano le seguenti frasi estrapolate dal film (in parte eco di quanto già esposto nei primi due film).

"Mio padre dice che ti sei perso.
Ti sei perso?"
(ciò in un "luogo di mezzo" tra una realtà e l'altra, in stile purgatorio, e infatti, a rappresentare la situazione di transito, c'è lo scenario di una metropolitana con i treni che passano)

"Non c'è azione senza conseguenze."

"Non si sfugge alle leggi naturali dell'universo.
Dove qualcuno vede coincidenza, io vendo conseguenza."

"I biscotti, come ogni cosa, richiedono amore."

"Il potere dell'eletto trascende questo mondo.
E' un potere enorme, che si estende da qui al luogo dal quale egli proviene: la Sorgente."

"In un modo o nell'altro, questa guerra avrà termine."

"Al mondo tutto quello che ha un inizio ha anche una fine."

"Se io non sono io, allora chi sono mai?"

"Luce ovunque, come se tutto fosse fatto di luce."

"Durerà finché durerà."

A proposito di simbolismi, persino eccessivo quello di Neo, già terzo membro della trinità composta dal “padre” Morpheus e dalla “madonna-amante” Trinity, nonché l’eletto, il messia atteso da tanto tempo, che nel primo film resuscita dopo esser morto, nel secondo riporta in vita l’amante, e infine nel terzo si sacrifica per il bene dell’umanità intera morendo al suo posto… e in posizione da crocifisso. Insomma, forse un pochetto eccessivo.

C'è un altro elemento interessante, forse l'unico che darebbe un senso a questo terzo film: mentre nel primo episodio l'eletto acquisiva poteri nel mondo virtuale della matrice e nel secondo mostrava la maestria acquisita, nel terzo film egli trasferisce i suoi poteri nel mondo della materia.

A parte codesti dettagli esoterico-religiosi, e sorvolando su alcuni altri elementi simbolici (alcuni inquietanti, peraltro), rimango sul pezzo centrale e mi ripeto: il primo Matrix avrebbe potuto e forse anche dovuto rimanere tale; non a caso questa non è un'opinione isolata.

Reloaded e Revolutions sono delle propaggini inutili o quasi, che possono essere guardate come film d’azione, e in tal senso sarebbero anche film di buona realizzazione, ma sapendo che si è lontani anni luce dal primo Matrix

Fosco Del Nero



Titolo: Matrix revolutions (Matrix revolutions).
Genere: fantascienza, azione. 
Regista: Andy e Larry Wachowski.
Attori: Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Laurence Fishburne, Hugo Weaving, Jada Pinkett Smith, Monica Bellucci, Lambert Wilson, Gina Torres, Mary Alice.
Anno: 2003.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.

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