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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

giovedì 9 gennaio 2014

The war at home - Rob Lotterstein

Quest’oggi recensisco la serie televisiva meno politically correct che abbia mai visto: The war at home, situation comedy che ha goduto di sole due stagioni prima di venire cancellata.

Me le sono viste entrambe, per un totale di 44 episodi, 22 a stagione.

Passo subito alla trama: Dave e Vicky sono una coppia piuttosto giovanile, ma con già tre figli grandi a carico: gli adolescenti Hillary, Larry e Mike.
La prima è una 16enne piuttosto carina e frivola, i cui exploit sentimentali daranno continui grattacapi al padre. 
Il secondo, invece, gli dà i problemi opposti: poiché appassionato di musical e di attività più da donna che da uomo, nonché per una certa riservatezza sociale, il padre crede che sia omosessuale.
Il terzo è un adolescente decisamente più “standard”: ci prova con le ragazze, ama lo sport, le scommesse sportive, odia fare i compiti di scuola, etc.

Va detto che nemmeno i genitori sono esattamente dei modelli di vita, come non mancano di sottolineare loro stessi.

Anzi, The war at home è un concentrato delle debolezze umane, affrontate però con ironia. Anche se sarebbe forse più corretto dire con sarcasmo, data la natura feroce e spesso cinica dei commenti, soprattutto quelli di Dave verso i propri figli!

La particolarità di questa serie è data dalle scene fuori campo, in cui i protagonisti rivelano alla telecamera i loro veri pensieri, spesso taciuti durante la scena di vita sociale.

Sulle prime la serie tv non mi aveva entusiasmato, anche perché non mi convinceva troppo l’attore che interpreta Dave, che peraltro mi ricordavo come comparsa in qualche episodio di Friends di oramai tanti anni fa.
Però, devo dire che il format funziona e diverte, tanto che alla fine mi è dispiaciuto avere a disposizione solo due stagioni.

Ribadisco comunque che l’umorismo di The war at home è veramente anticonvenzionale, letteralmente cinico, per cui la serie non fa certamente al caso di tutti.

Una cosa che non mi è piaciuta affatto è la continua marchetta pubblicitaria per un marchio di birra, per una bevanda energetica, per una marca di patatine fritte in confezione… sia per la sfacciataggine della cosa in sé, sia perché relativa a prodotti alimentari che non fanno certo bene alla salute… e che qua sono messi in bella vista e consumati a ripetizione anche a beneficio spettatori di bambini e ragazzini (Dave, per esempio, è raro che non abbia una bottiglia di birra in mano).

Menzione speciale per un personaggio che mi è piaciuto tanto: Kenny, il vicino di casa nonché migliore amico di Larry, nonché segretamente innamorato di lui.

Fosco Del Nero



Titolo: The war at home (The war at home).
Genere: serie tv, comico.
Ideatore: Rob Lotterstein.
Attori: Michael Rapaport, Anita Barone, Kyle Sullivan, Kaylee DeFer, Dean Collins, Rami Malek.
Anno: 2005-2007.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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