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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

giovedì 18 dicembre 2014

La morte ti fa bella - Robert Zemeckis

Teoricamente La morte ti fa bella avrebbe dovuto essere un capolavoro assoluto, data la paternità e l’interpretazione.
Da un lato difatti abbiamo Robert Zemeckis (regista di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, Ritorno al futuro, Ritorno al futuro - Parte 2, Ritorno al futuro - Parte 3, La leggenda di Beowulf, Contact, A Christmas carol), mentre dall’altro abbiamo un quartetto che al tempo (1992) non era mica da ridere: Bruce Willis (L'esercito delle dodici scimmie, Sin City, FBI - Protezione testimoniFaccia a faccia, Il quinto elemento, Looper - In fuga dal passato), Meryl Streep (Il diavolo veste Prada, La mia Africa, Manhattan), Goldie Hawn (Shampoo, Tutti dicono I love you) e Isabella Rossellini (Velluto blu, The OdysseyRoger Dodger).

Se vogliamo poi aggiungere un altro nome, uno dei due sceneggiatori è David Koepp, e si tratta di una grande firma come sceneggiatore: Mission impossible, Jurassic Park, La guerra dei mondi, Indiana Jones e il regno del teschio di cristalloCarlito's way

A ciò si aggiunge anche il premio Oscar per gli effetti speciali, e sembrerebbe una marcia trionfale…

… ma purtroppo non è così: La morte ti fa bella è uno di quei film che commettono l’errore di specchiarsi in se stessi, fiduciosi che i loro elementi di originalità o la bravura dei protagonisti basti ad elevarne il livello.

Ed è un peccato, perché l’idea di fondo era originale, e in taluni momenti il film fa intravedere la classe dei suoi interpreti, nonché momenti di autentica atmosfera, legati soprattutto alle scene con Isabella Rossellini.

Tuttavia, i dialoghi sono banalotti, i personaggi danno prova di intelligenza davvero scarsa e poco credibile, e la morale di fondo è ugualmente sempliciotta, pur se condivisibile.

Ma abbandoniamo questa critica feroce e andiamo alla trama de La morte ti fa bella: siamo nel 1978, quando Helen Sharp, un'aspirante scrittrice un po' insicura, presenta al suo fidanzato Ernest Menville, chirurgo di ottime prospettive, la sua amica Madeline Ashton, attrice non particolarmente dotata ma con un’aria da grande donna, tanto da aver fama di femme fatale.

Fatale, almeno, per la relazione tra Ernest e Helen, col primo che finisce per sposare proprio Madeline, e la seconda che si sfoga col cibo, diventando nel giro di sette anni un’obesa a rischio psicosi…

… ma ricomparendo, dopo altri sette anni, come cinquantenne in forma e charmant.

Passiamo così dal 1978 al 1992, ed è qui che si svolge il grosso del film, che poi vedrà il finale nel 2023.
E a tal proposito va detto che il finale con cui è stato diffuso il film non era quello programmato in origine, che viceversa era molto difforme, tanto che, per seguire il nuovo finale, sono state tagliate numerose scene e persino un intero personaggio.

Tornando a me ed alla mia severa valutazione, devo aggiungere che ho anzi un po’ sofferto nel vedere la bellissima Goldie Hawn di Shampoo così mal ridotta e che ho sofferto in generale nel vedere Meryl Streep, attrice magari tecnicamente brava ma che non mi è mai piaciuta. Quanto a Isabella Rossellini, non fa altro che mostrare il proprio corpo, mentre Bruce Willis è l’unico che dà mostra di bravura nell’interpretare un ruolo che mai gli era stato cucito addosso, dando segno di avere qualcosa in più della monoespressione da duro normalmente dipintagli addosso dai registi.

Insomma, anche il cast in teoria eccellente non mi ha impressionato poi tanto…
… anche se forse, semplicemente, la buona idea originale non è stata ben sviluppata, specialmente nella seconda parte del film, un po’ caciara e confusa.

E, ripeto, peccato.

Fosco Del Nero



Titolo: La morte ti fa bella (Death becomes her).
Genere: fantastico, commedia.
Regista: Robert Zemeckis.
Attori: Bruce Willis, Meryl Streep, Goldie Hawn, Isabella Rossellini, Sydney Pollack, Adam Storke, Ian Ogilvy, John Ingle.
Anno: 1992.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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