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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 17 giugno 2015

I figli degli uomini - Alfonso Cuaròn

I figli degli uomini, film diretto da Alfonso Cuaròn nel 2006, è un film che si inserisce in pieno nella tradizione distopica, relativa all’ipotesi di una società futura di tipo totalitario e semi-orwelliano, sulla scia di grandi libri come 1984, Il mondo nuovo, Fahrenheit 451La fattoria degli animali, o di grandi film Metropolis, Equilibrium, V per vendetta, L’uomo che fuggì dal futuro.

Il regista è quello di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Y tu mama también e Gravity (evidentemente un regista eclettico), mentre il protagonista è Clive Owen (Closer, Inside man, una piccola parte nel grande affresco fumettistico Sin city), affiancato da un ottimo Michael Caine (Alfie, Sleuth - Gli insospettabili, Hannah e le sue sorelle), e dalla sempre discreta Julianne Moore (Il grande Lebowski, Evolution, Boogie nights - L’altra Hollywood). 

Ecco in sintesi la trama de I figli degli uomini: siamo nel 2027, e la Terra è in preda al caos. Numerose guerre ed esplosioni atomiche l’hanno sconvolta, e quasi ovunque regnano povertà, miseria e violenza. Uno dei pochi posti che ad avere ancora una parvenza di ordine è l’Inghilterra, che difatti è meta dell’immigrazione illegale. Il problema è che violenza e povertà hanno acuito le discriminazioni razziali, e anzi gli immigrati illegali sono trattati come bestie, spesso uccisi sul posto dai soldati, oppure in esecuzioni collettive pubbliche. Ma su tutto governa uno stato di polizia davvero inquietante. 

In questo scenario post-apocalittico, c’è un’aggravante, e non da poco: tutta l’umanità è diventata sterile (per l’inquinamento e per le radiazioni atomiche), tanto che le persone più giovani sul pianeta sono alcuni diciottenni.

Va da sé che i problemi sono tanti: la guerra, l’immigrazione illegale, la povertà, la violenza, gli attentati dei ribelli, gli attentati di stato… fino alla distribuzione governativa di psicofarmaci razionati e persino di kit di suicidio per chi preferisce farla finita e non affrontare tutto ciò.

Questo riguardo al governo. Quanto ai gruppi estremisti, che ovviamente proliferano in questo squilibrio sociale, abbiamo ribelli politici, fanatici religiosi, criminali comuni, sbandati, etc.

Theo è un fortunato, giacché vive nell’Inghilterra più tranquilla, ma presto la sua vita sarà sconvolta: la sua ex compagna Julian gli chiede di aiutare il gruppo di ribelli da lei capeggiato a scortare una giovane ragazza al di fuori dell’Inghilterra, ciò per il tramite di un di lui cugino piuttosto potente. Theo deciderà di aiutare la sua vecchia fiamma… ma verrà coinvolto in qualcosa di decisamente grosso.

I figli degli uomini riesce nel non facile compito di mantenere un’atmosfera di tensione per tutta la sua durata, offrendo rari momenti di rilassamento, in primis quelli presso Jasper, l’amico fraterno di Theo che ha deciso di vivere come un eremita in campagna. Inoltre, il quadro generale è sufficientemente violento e spaventevole, per quanto un po’ confuso, un po’ in stile guerra civile jugoslava, in cui tutti sono armati e in cui tutti sparano a tutti, spesso senza che le cose siano troppo chiare.

Cuaròn fa la scelta di descrivere una piccola parte di quello scenario, e lo fa seguendo Theo con una telecamera ovunque vada, quasi fosse un reportage documentaristico (un reportage di guerra, a questo punto), sacrificando in questo senso la visione d’insieme, che infatti rimane un po’ nebulosa, nonché avvio e termine delle vicende, che rimangono in sospeso (non è spiegato come si arriva a tale stato totalitario e non viene mostrato come prosegue la storia oltre le vicende di Theo e della sua protetta).

Nel complesso, I figli degli uomini si rivela un buon film, e Alfonso Cuaròn si conferma regista di valore… anche se la sensazione è che si sarebbe potuto fare qualcosa di più ampio e importante, aumentando la durata della pellicola e ampliando il punto di vista generale.

Fosco Del Nero



Titolo: I figli degli uomini (Children of men).
Genere: distopia, drammatico, fantascienza.
Regista: Alfonso Cuaròn.
Attori: Clive Owen, Michael Caine, Julianne Moore, Chiwetel Ejiofor, Charlie Hunnam, Claire-Hope Ashitey, Danny Huston, Ed Westwick, Pam Ferris.
Anno: 2006.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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