Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 2 dicembre 2015

Zoran, il mio nipote scemo - Matteo Oleotto

Zoran, il mio nipote scemo è una produzione italo-slovena che ha ricevuto svariati riconoscimenti, per quanto prevalentemente di importanza non troppo elevata, rivolti soprattutto all’opera prima del regista Matteo Oleotto e all’interpretazione del protagonista Giuseppe Battiston.

Di mio, tuttavia, devo dire di non aver gradito troppo il film, da un lato per il protagonista terra terra (anzi, diciamo pure sottoterra, per quanto ben interpretato, ma è proprio il personaggio ad essere poco interessante), e dall’altro perché per larghi tratti semplicemente noioso.

Ma cominciamo dalla trama, e poi proseguiamo col commento: Paolo Bressan (Giuseppe Battiston) è un uomo corpulento e portato all’alcol che vive in un paesello in provincia di Gorizia che ha un’aria davvero provinciale, e nel quale Paolo passa il tempo tra il suo lavoro come cuoco di una mensa per anziani, che svolge di malavoglia, le serate a bere con i compaesani (ma pure da solo), e alcuni piccoli atti di vandalismo, ascrivibili a sue antipatie personali, a cominciare da quella per Alfio (Roberto Citran), nuovo marito della sua ex moglie Stefanja (Marjuta Slamic).

Il modesto tran tran della vita di Paolo viene smosso allorquando muore una sua zia slovena, che gli lascia in eredità non soldi, ma il giovane Zoran (Rok Prasnikar), verso il quale l'uomo indirizza da subito il suo campionario di meschinità e cattiverie, a cominciare dal nome sbagliato, Zagor.

Zoran, viceversa, ha la curiosa abitudine di chiamare tutti con titolo, nome e cognome, e quindi lo zio per lui è “zio Paolo Bressan”, nonché di esprimersi in un italiano composto e forbito, imparato su alcuni romanzi (che però in Italia non conosce nessuno, con suo grande disappunto).

Il ragazzo, che ha un’aria non troppo sveglia, ha inoltre un grande talento, quello per il gioco delle freccette, in cui è pressoché imbattibile… tanto che il buon "zio Paolo Bressan" pensa di approfittarsene per fini economici, nonché per riavvicinare la sua ex moglie.

Tuttavia, la vita lo metterà di fronte alle conseguenze delle sue bugie e piccole meschinerie, per quanto a fine film pare intravvedersi uno spiraglio di luce in fondo al (lungo e largo) tunnel.

Come detto, Zoran, il mio nipote scemo non mi è piaciuto molto. Nel film vi è qualche elemento positivo, come una fotografia a tratti accattivante, nonché l’originale personaggio di Zoran-Zagor con il suo italiano d’altri tempi, ma è troppo poco per fare di esso un film di valore, soprattutto perché il personaggio principale è fortemente antipatico (e in questo è stato bravo Giuseppe Battiston a renderlo tale), mentre a livello di trama non c’è quasi niente, e dialoghi ispiranti nemmeno.
Tanto che l’aspetto per cui il film si distingue maggiormente è la fotografia di una parte d’Italia… ma a questo punto si va verso il documentario, e non sul cinema.

Insomma, a mio avviso poca roba, tanto che mi sorprende che questo film abbia vinto dei premi… non tanto per il film in sé, quanto per i film con cui era in competizione.

Fosco Del Nero



Titolo: Zoran, il mio nipote scemo (Zoran, il mio nipote scemo).
Genere: commedia, drammatico.
Regista: Matteo Oleotto.
Attori: Giuseppe Battiston, Rok Presnikar, Marjuta Slamic, Roberto Citran, Teco Celio, Riccardo Maranzana, Jan Cvitokovic, Ariella Reggio.
Anno: 2013.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

Il mondo dall'altra parte