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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 5 settembre 2017

La zona morta - David Cronenberg

Sin da quando vidi Existenz, divenni immediatamente un fan del regista David Cronenberg… anche se egli, a mio avviso, non ha mai bissato la qualità di quel film con qualche altra produzione.
Bene con Il pasto nudo e Videodrome… così così o proprio male con gli altri, tanto che ormai mi guardo suoi film, antichi o recenti, più speranzoso che convinto di vedere un bel film.

È stato così anche per La zona morta, che pur aveva buone chance di essere un film di valore: era il periodo più prolifico e immaginifico del regista canadese, si trattava di un film tratto da un romanzo di Stephen King, che lo stesso scrittore aveva giudicato come una delle migliori conversioni cinematografiche dai suoi libri, e anche il cast si presentava di discreto livello, con Christopher Walken (Il mistero di Sleepy Hollow, Cambia la tua vita con un click, 2 single a nozze, Il cacciatore, Prova a prendermi), Martin Sheen (Il cammino di Santiago, Qualcosa di speciale, Apocalypse now) e Brooke Adams (I giorni del cielo, Terrore dallo spazio  profondo).

Eppure il film non mi ha catturato, rimanendo sempre in un limbo un po’ tiepido e senza spessore.
Forse al tempo, nei primi anni "80, aveva un significato in quanto uno dei primi film su poteri extrasensoriali e percezioni intuitive, ma guardarlo al giorno d’oggi ha davvero poco senso a mio parere.

Ad ogni modo, ecco la trama de La zona morta: Johnny Smith è un professore e un brav’uomo, in procinto di sposarsi con la fidanzata Sarah, quando un giorno un terribile incidente automobilistico rischia di ucciderlo. Non muore, ma rimane in coma per cinque anni: quando si sveglia, è fisicamente menomato e la sua fidanzata si è risposata, e anzi ha un bambino.

La cosa ovviamente non gli fa piacere, come non gli fa piacere scoprire di avere una specie di dono: semplicemente toccando le persone riesce a vedere eventi del passato o del futuro che le riguardano… e quando la cosa si scopre iniziano ad arrivargli richieste di aiuto da parte di estranei.
Essendo schivo, e non essendosi mai ripreso emotivamente dall’incidente e dalle sue perdite, non ne vuole sapere, ma agirà perlomeno per aiutare la polizia del paese di Castle Rock alle prese con un serial killer.
E agirà anche quando conoscerà Greg Stillson, autorevole candidato al senato Usa…

La zona morta si muove tra poteri esp (poca cosa in effetti), questioni interpersonali (abbastanza), turbe psicologiche (molte) e dramma umano (molto).
Non è un grande mix dal mio punto di vista, anche perché gli mancano bellezza visiva e fascino.

E persino Christopher Walken, che di solito basta che sia davanti a una cinepresa per essere affascinante, è ridotto malissimo, privato del suo carisma naturale.

Le uniche cose per cui mi ha colpito sono due frasi.
Le seguenti:

“Vogliono tutti la stessa cosa: rassicurazioni, aiuto, amore… cose che non posso dargli.”

“Invece di morire, ella cadrà in un profondo sonno, che durerà cento lunghi anni.”

Per il resto, credo che lo dimenticherò in fretta…

Fosco Del Nero



Titolo: La zona morta (The dead zone).
Genere: drammatico, psicologico, fantastico.
Regista: David Cronenberg.
Attori: Christopher Walken, Brooke Adams, Martin Sheen, Herbert Lom, Tom Skerritt, Anthony Zerbe, Colleen Dewhurst, Nicholas Campbell.
Anno: 1986.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.

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