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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 5 dicembre 2017

Outlander - L’ultimo vichingo - Howard McCain

Fin da ragazzino sono appassionato di fantascienza e fantasy, e in generale delle ambientazioni fantastiche, per cui se vi è l’occasione di vedere un bel film dei suddetti generi, non mi tiro indietro…

… fermo restando che vedere un film davvero bello di entrambe le suddette categorie è cosa non scontata, data l’inflazione e la massificazione che hanno subito da quando hanno avuto successo al cinema.

Nel 2008 il regista Howard McCain (che non conosco) ci ha provato con Outlander - L’ultimo vichingo, un film di fantascienza con lievi componenti fantasy e horror.

In realtà di fantasy non c’è molto: solo un accenno di atmosfera dato dall’ambientazione nordico-vichinga e il riferimento ai draghi… che in realtà non sono draghi, ma creature extraterrestri arrivate sulla Terra del 700 d.C. su una navicella spaziale, ed ecco anche la componente orrorifica, comunque lieve anch’essa.

Ecco in breve la trama di Outlander - L’ultimo vichingo, film originariamente destinato al mercato dell’homevideo (quindi di non elevata ambizione), ma poi fatto uscire al cinema: l’astronauta Kainan (James Caviezel), non terrestre ma umano, giunge sulla Terra nel 708 d.C. e finisce in Norvegia, in mezzo all’epoca vichinga. Viene subito fatto prigioniero da Wulfric, prestante guerriero della tribù di Re Rothgar (il sempre bravo John Hurt; Harry Potter e la pietra filosofale, Hellboy, Oxford murders, Orwell 1984), e destinato ad essere il futuro re, e probabilmente marito di Freya (Sophia Myles), figlia del vecchio re.
Si scopre subito che il villaggio vicino è stato distrutto in modo violento, e ovviamente Kainan è subito il primo sospettato, anche se quasi subito riesce a convincere i vichinghi che è stato una specie di drago, al quale per l’appunto lui stava dando la caccia.

In realtà non era stato un drago, ma Moorwen, una creatura aliena fortissima, salita di nascosto sull’astronava di Kainan e capace di distruggere intere comunità: lo aveva fatto nel pianeta di Kainan e lo sta facendo ora tra i vichinghi.
Lo so, sa molto di Alien, e infatti è così, anche se poi il prosieguo per come si sviluppa sa più di Predator, con l’alieno da un lato e gli uomini dall’altro.

Outlander - L’ultimo vichingo è un film senza infamia e senza lode: svolge benino il suo compito, ma è un compito esclusivamente compilativo, senza alcuna innovazione e senza alcuna eccellenza.
Anzi, va detto che il film si giova di alcune individualità a livello di recitazione, altrimenti sarebbe stato ancora più mediocre, cosa che comunque è.

Tra l’altro, è scontato in quasi ogni situazione, e anche il finale non smentisce tale elemento di “medietà”: il film scorre, si fa vedere, ma non si segnala per niente. Almeno però non devasta lo spettatore, il che è già qualcosa…

La mancanza di originalità peraltro è certificata dal fatto che uno dei personaggi secondari è chiamato Boromir: uno sforzo di fantasia in più potevano certamente farlo.

Fosco Del Nero



Titolo: Outlander - L’ultimo vichingo (Outlander).
Genere: fantascienza, fantasy, drammatico, horror.
Regista: Howard McCain.
Attori: James Caviezel, Sophia Myles, John Hurt, Jack Huston, Ron Perlman, Owen Pattison, Ted Ludzik, Aidan Devine, Michael Fox, Katie Bergin, Todd Schroeder.
Anno: 2008.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui

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