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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 5 giugno 2018

Il racconto dei racconti - Matteo Garrone

Avendo saputo che di recente era stato prodotto un film fantasy in Italia, evento più unico che raro, non potevo non guardarmelo. Il film in questione è Il racconto dei racconti, ed è stato diretto da Matteo Garrone nel 2015.

Premessa: il film ha preso spunto da tre racconti contenuti nel Lo cunto de li cunti (1634) di Giambattista Basile, testo da cui il film prende anche il titolo, liberamente adattati e parzialmente uniti nel finale.

I tre racconti in questione sono: La cerva, La pulce e La vecchia scorticata, e si alternano nella narrazione in modo indipendente, fino a unirsi come detto nel finale, per quanto in modo assolutamente blando, più per facciata che per sostanza.

Altra premessa: di Garrone, regista di Gomorra così come di svariati altri film, non ho mai visto niente, né ho mai letto Lo cunto de li cunti, per cui valuterò Il racconto dei racconti di per se stesso, senza riferimenti esterni.

La prima cosa che colpisce del film è la fotografia: incantevole. Aiutata in questo grandemente dalle bellezze italiane, sia architettoniche che naturali, tra Sicilia, Abruzzo, Napoli, Campania, Puglia e Toscana.
Anzi, occorre sottolineare come la ricchezza storico-architettonica dell’Italia si presta molto bene a scenari fantasy o comunque antico-medievali, cosa poco sfruttata sino ad ora.
In particolare, nel film fanno bella mostra di sé Castel del Monte (episodio de La pulce), il Castello di Donnafugata (episodio de La cerva) e il Castello di Roccascalegna (episodio de La vecchia scorticata).
Ma non solo l’architettura a mostrare bellezza: anche i costumi sono notevoli, così come il trucco. Insomma, sotto l’aspetto della bellezza visiva Il racconto dei racconti non ha molti rivali.

Le cose iniziano a peggiorare però sotto altri punti di vista: il doppiaggio in italiano è carente, e i dialoghi non sono all’altezza della scenografia. Pure la colonna sonora non incide troppo.
Ma soprattutto è l’atmosfera generale ad essere tiepida: nonostante nella storia avvengano eventi crudi e violenti, c’è un’aria distante in tutto, e non ci sono passione e vitalità.

Ultima cosa: gli effetti speciali sono insufficienti. Non come numero, ma proprio come qualità: drago e pulce gigante fanno anzi sorridere, e viene il sospetto che la gran parte del budget sia stata spesa in nomi altisonanti (Salma Hayek, Vincent Cassel… cui si contrappone simpaticamente la presenza pur marginale di Massimo Ceccherini) piuttosto che in virtuosismi di altro tipo.

Insomma, al film manca qualcosa, ed è qualcosa di importante, a livello di profondità emotiva.
Con tutto che avrebbe anche una sua morale e quindi, come tutte le fiabe che si rispettino, avrebbe anche una valenza educativa.
Essenzialmente, le tre storie si concentrano sul tema dell’amore distorto: la donna che vuole a tutti i costi un figlio, fino a sacrificare il marito, l’amico fraterno del figlio e se stessa (La cerva); il re che desidera possedere quante più donne possibile, ovviamente giovani e belle, col paradosso di finire in sposo a una vecchia che gli suscita ribrezzo (La vecchia scorticata); il padre che desidera che la figlia rimanga presso di lui e si comporta in modo manipolatorio, salvo poi scoprire che la sua astuzia si rivolterà contro di lui (La pulce).

Forse avrebbe giovato al film una narrazione continua di ciascun episodio piuttosto che l’alternanza che è stata decisa… ma forse non sarebbe bastato, giacché comunque sarebbe rimasta quella atmosfera di freddezza e distanza.
Peccato, ma rimane comunque l’enorme bellezza visiva che il film ha offerto.

Il film ha ottenuto incassi decenti in Italia, ma assai più bassi negli Usa e all’estero.
E per i premi stessa storia: tanti premi… ma solo in Italia, tra David di Donatello e Nastri d’Argento, a confermare il discorso.

Fosco Del Nero



Titolo: Il racconto dei racconti - Tale of tales.
Genere: fantasy, fantastico, fiaba, drammatico.
Regista: Matteo Garrone.
Attori: Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, Laura Pizzirani, Franco Pistoni, Toby Jones, Bebe Cave, Guillaume Delaunay, Eric MacLennan, Massimo Ceccherini, Vincent Cassel, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Stacy Martin, Kathryn Hunter.
Anno: 2015.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.

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