mercoledì 29 maggio 2019

Final Fantasy VII - Advent children - Tetsuya Nomura, Takeshi Nozue

Sono un vecchio fan della serie videoludica di Final Fantasy, e anzi giocai a tutti quelli che riuscii a trovare in italiano, ben prima della PS3… ma anche della PS1.
E ancor prima di Final Fantasy, feci anche i suoi colleghi Phantasy Star, I’s e via discorrendo. Insomma, ho sempre amato i giochi di ruolo.

Dei vari Final Fantasy, però, giocati ormai tanti anni fa, l’unico che mi è rimasto impresso, personaggi e trama, è Final Fantasy VIII, quello con Squall e Rinoa, mentre del suo predecessore avevo scordato quasi tutto: ho dunque guardato Final Fantasy VII - Advent children come uno spettatore “casuale” e non un fan sfegatato del gioco che lo conosce a menadito.

Final Fantasy VII - Advent children si situa temporalmente parlando due anni dopo gli eventi del gioco, e molte cose sono cambiate da allora: il protagonista Cloud gestisce un bar e un'agenzia di consegne insieme a Tifa Lockhart, e vive in modo sereno… almeno fino a quando:
1. non si ammala della misteriosa malattia che sta decimando il pianeta Midgar, ora ridotto in stato di rovina dopo la furiosa battaglia con Shinra.
2. un trio di misteriosi personaggi, i Silver Haired Men, che paiono da subito imparentati col cattivo Sephiroth, lo attacca con lo scopo di sapere dove si trovano i resti della “Madre”, ossia Jenova.

Cloud è in crisi, e il pianeta anche… e le due crisi saranno affrontate all’unisono, dallo stesso Cloud, dalla fidata Tifa, ma anche dagli altri personaggi del videogioco, che compaiono sulla scena tutti allo stesso momento, in modo assai spettacolare.

Questa la trama di Final Fantasy VII - Advent children, film del 2004.
Veniamo ora al commento personale: il film è tecnicamente interessante… e anzi per quegli anni era probabilmente imponente e impressionante, con un utilizzo totale e ambizioso della computer grafica.

Che io personalmente non amo molto, a meno che non le sia accompagnato qualcosa (sia a livello di sceneggiatura, ma anche proprio visivo) che le dia profondità e colore, e che eviti che rimanga fredda e neutra. Cosa che capita solo in parte con Final Fantasy VII - Advent children, che difatti di mio non trovo visivamente così bello.
Il film, inoltre, si fatica a seguire perché è pensato sostanzialmente come spin off del gioco, e non a caso è dedicato in apertura a coloro che hanno giocato a Final Fantasy VII. Morale della favola: chi non ci ha giocato, o chi non si ricorda niente, faticherà non poco a capire cosa sta succedendo, dal momento che niente viene spiegato e lo spettatore viene scaraventato al centro della scena senza le necessarie delucidazioni.
Anche i dialoghi non mi hanno convinto molto, e il tutto, più che un film unitario e a sé stante, sembra un collage di scene d’animazione utili a completare, o ad allungare, il mondo di Final Fantasy VII

C’è inoltre un utilizzo massiccio dell’azione, cosa che toglie ulteriormente al film possibilità di profondità maggiori.

Insomma, Final Fantasy VII - Advent children a mio avviso, pur non essendo malaccio, non val la pena d'esser visto a meno che, come detto, non conosciate già in partenza la storia del gioco di cui esso costituisce un prolungamento.

Fosco Del Nero



Titolo: Final Fantasy VII - Advent children (Final Fantasy VII - Advent children).
Genere: animazione, fantasy, azione.
Regista: Tetsuya Nomura, Takeshi Nozue.
Anno: 2004.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.