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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 17 gennaio 2023

Contagion - Steven Soderbergh

Non ho mai avuto la propensione per i film di genere catastrofistico: da un lato vi sono attratti coloro che sentono il bisogno di dedicarsi a drammi e paure varie, dall’altro lato essi stessi alimentano paure e ansie di vario tipo. Non navigando in tali acque, li ho sempre ignorati.

Mi sono tuttavia guardato Contagion perché avevo letto che il film presentava molte analogie con la situazione del covid… e sapendo che sovente Hollywood anticipa le cose del mondo reale, e non per un mero caso ma perché è prono a una precisa agenda, ho ritenuto che valesse la pena guardarsi il film.

Beh, che dire: era già palese che la questione del covid fosse una montatura politico-dittatoriale-sanitaria, ma questo film praticamente certifica la questione, visto che non è semplicemente possibile che un regista abbia azzeccato qualunque cosa.
Peraltro, ufficialmente i produttori del film si sono rivolti all’OMS per avere indicazioni e suggerimenti su come si sarebbe agito nel caso in cui si fosse diffuso un virus nel pianeta… e la cosa non sorprende, visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità era ed è parte integrante del problema, utilizzata come grimaldello per imporre misure concettualmente folli e liberticide nei vari stati (i cui governi aderenti a loro volta fanno parte del problema).

A proposito di tali "referenti scientifici" coinvolti nel progetto, ho letto i nomi di Nathan Wolfe, socio in affari di Hunter Biden e amico di Jeffrey Epstein, e W. Ian Lipkin, che lavora per la fondazione di Bill Gates. Niente di sorprendente, dunque.

Ma tratteggiamo per sommi la trama del film: tornata da Hong Kong per un viaggio d’affari, Beth Emhoff si sente male e rapidamente peggiora; la donna, pur essendo ancora giovane e in buona salute, muore improvvisamente, seguita dal figlio. Il marito Mitch invece sta bene: a quanto pare è immune dal virus, il quale inizia a diffondersi rapidamente nel mondo, tanto da sollevare un allarmismo sempre crescente. La gente inizia a chiudersi in casa, i supermercati vengono saccheggiati, cominciano a imporsi restrizioni come il coprifuoco e, più avanti, un braccialetto lasciapassare, per  coloro che sono immuni dal virus o che hanno ricevuto il vaccino realizzato in fretta e furia.

La prima cosa che colpisce di Contagion è il cast, stellare: si tratta chiaramente di un progetto ambizioso e suppongo anche molto costoso: tra i vari attori, abbiamo Matt Damon (La leggenda di Bagger VanceDogmaI guardiani del destinoElysiumWill hunting), Laurence Fishburne (Matrix, The signal, Predators), Gwyneth Paltrow (Sliding doorsI Tenenbaum, Shakespeare in love), Jude Law (AlfieGli insospettabiliExistenzGattaca - La porta dell'universoSherlock Holmes), Marion Cotillard (Big fishInceptionMidnight in ParisAmami se hai il coraggio), Kate Winslet (The life of David Gale, Creature del cielo, Titanic), per citare solo i principali. Un tale cast era chiaramente destinato ad attrarre un notevole pubblico.

La seconda cosa che colpisce è il tono drammatico, pesante, catastrofistico, pessimistico, cerebrale, inconsapevole e insensato che anima il tutto: la cosa è intenzionale, chiaramente, sia per spaventare il pubblico di allora inculcando l’idea che qualcosa del genere avrebbe potuto succedere, sia per indirizzare gli animi in una certa direzione.

Col senno di poi, la questione è talmente tanto ridicola che non varrebbe nemmeno la pena di discuterne, ma comunque evidenziamo tutti i punti in comune tra il film e la narrazione pandemica che è seguita (la quale difatti è un film televisivo):
- un virus malefico si diffonde nel mondo partendo dalla Cina,
- tutto è stato avviato da un pipistrello (sì, avete letto bene),
- per qualche motivo i paesi del secondo e terzo mondo sono stati “saltati” e si è andati direttamente nell’Occidente e nelle nazioni più strettamente collegate all’Occidente,
- il virus ha gli stessi sintomi dell’influenza,
- sono state applicate nei vari paesi misure restrittive delle libertà,
- la gente ha iniziato ad andare in giro con maschere e bavagli vari,
- su internet si sono diffuse voci cospirative secondo cui il virus e la gestione del virus erano appannaggio delle multinazionali del farmaco e che c’era un complotto dietro,
- si è creato in tutta fretta un vaccino,
- non si è mai parlato di salute, forma fisica e sistema immunitario (a conferma del fatto che la salute non è il punto centrale della questione),
- il suddetto vaccino viene introdotto nel corpo umano per via nasale (qua si sono commutati vaccini e tamponi, ma l’idea di penetrare nel cavo nasale evidentemente c’era già),
- viene creato un braccialetto che agisce come lasciapassare per coloro che hanno superato la malattia o che sono stati vaccinati.

Praticamente è stato riassunto tutto lo scenario che sarebbe stato imposto qualche anno dopo… ed è stata persino contemplata la possibilità che molti non avrebbero creduto alla narrazione ufficiale e che avrebbero fatto informazione alternativa online… e naturalmente nel film il personaggio che agisce in tal senso è un lestofante che mente e che vuole proporre pericolose cure omeopatiche in luogo del salvifico siero studiato dalla “scienza”. Davvero ridicoli: per fortuna c'è sempre meno gente che crede alle loro pantomime.

Per non parlare poi del fatto che nel film il virus è avviato da un pipistrello cinese, proprio come è stato cercato di far credere: tutto talmente pacchiano, grossolano e manipolatorio che si fatica a credere come in tanti, a suo tempo, siano cascati nella narrazione ufficiale, la quale infatti non si regge in piedi se non con una colossale mancanza di conoscenza della realtà del mondo e delle leggi della natura.

In realtà il motivo è ancora più ampio: è sempre e solo un discorso di consapevolezza.

L’unica differenza tra il film e la realtà è che nel film la gente effettivamente moriva, mentre nella realtà il tasso di mortalità è rimasto ovunque lo stesso, centesimali in più o in meno… nonostante il protocollo assassino che è stato suggerito/imposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai governi compiacenti e che ha portato molti medici e infermieri a essere complici (volontari o involontari). 
Non essendovi nella realtà i moribondi e i morti del film, hanno dovuto contare le persone sane o quelle con l’influenza (la quale infatti è letteralmente sparita dalla scena, sia come diagnosi sia come causa di morte), inventandosi termini da malati mentali come “asintomatico” o utilizzando strumenti diagnostici la cui validità non solo non è mai stata provata, ma è stata ampiamente smentita.

Viceversa, sempre rimanendo sulla realtà, il numero di morti è aumentato nettamente, rispetto alle medie nazionali precedenti, a seguito della campagna genica sperimentale sulla mandria umana, compresi bambini e atleti, compreso l'enorme aumento (nell'ordine del 400-500%) del numero di malori improvvisi, infarti e ictus.

Ne approfitto per scrivere una cosa: le malattie non sono mai questione di quanto un virus o un batterio è forte, ma di quanto sono forti il corpo umano e il suo sistema immunitario; è il terreno che conta, non l’agente esterno. L’agente patogeno esterno può fare danni solo se il terreno/corpo è debole… con buona pace delle narrazioni pandemiche e del terrorismo mediatico.

La storia ci tratterà molto male.

Il film, comunque, è ben fatto, per quanto non ami il genere catastrofista, specialmente quello asservito all’agenda mondialista.

Fosco Del Nero



Titolo: Contagion (Contagion).
Genere: drammatico.
Regista: Steven Soderbergh.
Attori: Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law, Marion Cotillard, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Elliott Gould, Enrico Colantoni, Sanaa Lathan, Tien You Chui, Josie Ho.
Anno: 2011.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.



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