martedì 22 ottobre 2024

Altered carbon - Laeta Kalogridis

Preciso da subito una cosa: non ce l’ho fatta a vedere tutta la serie Altered carbon, per quanto non sia lunga, visto che la seconda stagione presentava un calo di qualità spettacolare, tanto che il voto finale è pesantemente condizionato da tale precipizio.

La prima stagione, composta da dieci episodi, non è un prodotto imperdibile, ma è ben fatta e interessante.
La seconda stagione, composta da otto episodi, è inguardabile… non solo perché cambiano del tutto i protagonisti, ma proprio perché la qualità media, già non elevatissima, precipita in modo imbarazzante.

Passiamo alla trama di Altered carbon, serie televisiva girata tra il 2018 e il 2019 e basata sul romanzo cyberpunk Bad City di Richard K. Morgan: siamo in un lontano futuro, nel 2380 circa, e l’umanità è molto diversa da quella attuale, per vari motivi.

Intanto, sono stati colonizzati tanti pianeti, e la tecnologia è molto superiore a quella attuale.

In secondo luogo, la coscienza-identità individuale può essere salvata in una sorta di “pila” la quale può essere inserita, all’abbisogna, in un nuovo corpo-contenitore-custodia… casomai il precedente sia morto o per qualsiasi altra ragione (divertimento, miglioramento, camuffamento, etc). La tecnologia in questione è tuttavia molto costosa, cosa che, col tempo, divide l’umanità in due categorie ben distinte: i ricchi, i quali divengono virtualmente immortali (detti “Mat”, abbreviazione di “Matusalemme”, il noto patriarca biblico vissuto per centinaia di anni), visto che hanno contenitori predisposti da parte (sia cloni del proprio corpo, sia altri corpi di loro scelta), e i poveri, che muoiono definitivamente col morire del corpo fisico.

Takeshi Kovacs viene “richiamato in vita” in un nuovo corpo, visto che il suo precedente è andato distrutto, a opera di un “mat”, Laurens Bancroft, al fine di indagare sul suo tentato omicidio (l’uomo non crede alla versione/apparenze di suicidio). L’uomo, l’ultimo degli Spedi rimasto in vita, inizialmente è riluttante, ma poi si mette al lavoro, trovandosi accanto la bella Kristin Ortega, agente di polizia (i due formano una coppia esteticamente notevole). Peraltro, l’uomo si trova nel corpo di Elias Ryker, un ex agente di polizia ch’è stato amante di Kristin, condannato e quindi privato del suo corpo.

Da citare anche il personaggio/IA di Edgar Allan Poe, probabilmente molto poco realistico a livello storico, ma interessante come profilo psicologico.

Altered carbon è esteticamente notevole, non solo nei due attori protagonisti, bellissimi entrambi, ma in tutta la cura che è stata messa nel prodotto, a cominciare dalla sigla, breve ma ben fatta.
La serie peraltro inizia con qualche spunto esistenziale, che però non viene confermato e cede ben presto il passo all’azione, all’investigazione, al sesso, a combattimenti e sparatorie, intrighi e via discorrendo.

Il tutto è bilanciato abbastanza bene nella prima stagione, ma del tutto sconclusionato nella seconda, che mi ha spinto ad abbandonare dopo quattro episodi.

Anche la prima, tuttavia, evidenziava alcuni difetti: la solita tendenza verso il basso (sessualità, materialismo, adrenalina, ego), la solita tendenza verso la propaganda/manipolazione mondialista (gender, femminismo per deficienti, robotica/intelligenza artificiale, finta scienza/medicina).

Ormai la cosa è talmente diffusa da essere quasi onnipresente: la si nota forse più quando non c’è di quando c’è… ma di mio la evidenzio sempre, così chi legge sa già in anticipo cosa attendersi e conosce i “mandanti”.
Memorabile, per dirla in modo ironico, la famiglia in cui la moglie viene “reincarnata” in un corpo maschile, con la coppia (ora uomo-uomo) che continua come se fosse niente… sono talmente imbarazzanti che si mettono in ridicolo da soli.

Anche le donne che combattono al pari e meglio degli uomini fanno ridere… ma vabbè, contraddire la realtà è divenuto il loro lavoro principale, per cui pazienza per chi abbocca al loro amo.

Precisato tutto ciò, la prima stagione di Altered carbon è intrigante e interessante, per quanto un po’ “bassa” come energia: si merita un 8 pieno, sia per la storia che per i protagonisti, ma anche per un’atmosfera cyberpunk accattivante, che non si vedeva così ben realizzata da molto tempo.
La seconda precipita a 4… col 6 che è il voto complessivo.

Propongo alcune citazioni interessanti tratte dalla serie… ovviamente dalla prima stagione.
Non mancano spunti esistenziali interessanti, come anche qualche elemento distopico-cospirazionistico (la domanda è sempre la solita: chi propone tali contenuti sono proprio coloro che lavorano per realizzarli nella realtà… con quale scopo lo decida il singolo lettore).

“La prima cosa che imparerai è che niente è come sembra.
Ignora ogni tua supposizione, non credere a nulla: a quello che vedi, a quello che senti, a quello che la gente di dice e a ciò che pensi di ricordare.”

“Lasciati inondare dalle emozioni, assorbile come una spugna, non aspettarti niente.”

“Il tuo corpo non è ciò che sei.”

“Devi imparare a osservare… quindi osserva.”

“Qualsiasi risposta tu stia cercando, sarà esattamente dove non stai guardando.”

“Questo nemico non puoi sconfiggerlo: puoi guidarlo in fondo, dentro di te.
Non è una minaccia: è la domanda irrisolta, il mistero che merita una soluzione, la scatola che merita di essere aperta.”

“Noi siamo pazienti, noi aspettiamo, noi sopportiamo, troviamo il punto debole e poi puntiamo… anche se è solo per distruggere la debolezza in noi stessi.”

“Scoprire la verità è più che una ricerca di dati: è una ricerca dentro di sé.
Bisogna andare avanti ovunque la ricerca ci conduca… niente può restare nascosto per sempre.”

“La morte non è solo la distruzione del corpo. A volte è proprio come se si spegnesse una persona e ne nascesse un’altra. Ogni nascita è violenta e non c’è morte senza dolore.”

“Padroneggiate voi stessi.”

“La custodia è uno strumento: non è lei a controllarmi, io controllo lei.”

“I mostri sono tra noi: possiedono ogni cosa, consumano ogni cosa, controllano ogni cosa.
Faranno di loro degli dei e di noi degli schiavi.”

“È la cosa più difficile cui abituarsi: niente sopravvive.”

Un ultimo appunto: la tecnologia in futuro potrà fare molte cose, ma certamente non potrà innestare una coscienza in un qualsivoglia corpo, visto che coscienza e corpo si corrispondono perfettamente: il secondo non è un veicolo qualunque, ma IL veicolo unico e perfetto per l’anima in questione. Non c’è intercambiabilità.

Fosco Del Nero



Titolo: Altered carbon. 
Genere: serie tv, fantastico, azione.
Ideatore: Laeta Kalogridis
Attori:  Joel Kinnaman, Martha Higareda, Antonio Marziale, Chris Conner, Kristin Lehman, Hiro Kanagawa, Alika Autran, Teach Grant,  Hayley Law, Zahf Paroo, James Purefoy.
Anno: 2018-2019.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.