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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 24 settembre 2024

The visit - M. Night Shyamalan

Mi ero ripromesso diverse volte di non vedere più film di M. Night Shyamalan, la cui carriera, dopo alcuni lavori eccellenti (Il sesto sensoUnbreakable - Il predestinato, SignsThe village), è precipitata in un vortice discendente (Lady in the waterE venne il giornoL’ultimo dominatore dell’ariaOld)... ma stavolta terrò fede al mio intento: il livello di The visit è davvero troppo basso per ignorarlo.

In che senso basso?

Cinematograficamente e soprattutto umanamente, col secondo elemento ch’è il peggiore dei due.

Partiamo dalla trama: Loretta è una giovane donna separata che vive con i suoi due figli, ormai adolescenti. La più grande è Rebecca e il secondo è Tyler
La donna non parla con i suoi genitori da quindici anni, dopo un violento litigio di cui non ha voluto dire niente ai figli, riferendo loro che, se avessero voluto, ne avrebbero parlato loro direttamente i nonni... dal momento che questi avevano chiesto di poter ospitare i nipoti, mai incontrati fino a quel momento.
Loretta allora li manda da loro, senza aver né sentito né visto i genitori, sulla fiducia… e, quanto a lei, se ne va in vacanza con il fidanzato.

Già la premessa di tutto il film è abbastanza risibile e concettualmente rende poco credibile l'intera storia sin dall'inizio: una madre che manda in viaggio, da soli, i propri figli, senza aver né sentito né visto coloro che li devono ospitare, solo a seguito di una richiesta inviata via posta.

Anche il resto del film si regge davvero poco in piedi, in senso meramente logico: i due ragazzini sono infatti abbastanza grandi per comprendere quanto di strano hanno intorno… invece fanno finta di niente e stanno lì per una settimana intera.

Ma questo è il meno: il più è che The visit è, semplicemente, un prodotto malato per gente malata: quelli che lo hanno prodotto e quelli che apprezzano spettacoli di questo tipo. Tecnicamente è un thriller, giacché di orrorifico-soprannaturale non c’è niente, a differenza di molti altri film di M. Night Shyamalan.
Ci sono solo marciume e malattie mentali.

Il film è girato con la tecnica del finto documentario, nel senso che le riprese sarebbero tutte frutto di quanto girato “in tempo reale” da Rebecca, aspirante regista. Viceversa, il fratelo minorè è aspirante rapper (altro elemento un po' risibile, ma tant'è).

Questo chiude la recensione di The visit e, con ottime probabilità, la presenza di M. Night Shyamalan su Cinema e film… a meno che qualcuno di fidato, in futuro, venga da me e mi dica che “questo film è bellissimo, non te lo puoi perdere”… possibilmente adducendo motivazioni valide in aggiunta.

Fosco Del Nero



Titolo: The visit.
Genere: thriller.
Regista: M. Night Shyamalan.
Attori: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Kathryn Hahn, Celia Keenan-Bolger, Samuel Stricklen, Patch Darragh, Jorge Cordova, Benjamin Kanes. 
Anno: 2015.
Voto: 3.
Dove lo trovi: qui.



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