Mi ero ripromesso diverse volte di non vedere più film di M. Night Shyamalan, la cui carriera, dopo alcuni lavori eccellenti (Il sesto senso, Unbreakable - Il predestinato, Signs, The village), è precipitata in un vortice discendente (Lady in the water, E venne il giorno, L’ultimo dominatore dell’aria, Old)... ma stavolta terrò fede al mio intento: il livello di The visit è davvero troppo basso per ignorarlo.
In che senso basso?
Cinematograficamente e soprattutto umanamente, col secondo elemento ch’è il peggiore dei due.
Partiamo dalla trama: Loretta è una giovane donna separata che vive con i suoi due figli, ormai adolescenti. La più grande è Rebecca e il secondo è Tyler.
La donna non parla con i suoi genitori da quindici anni, dopo un violento litigio di cui non ha voluto dire niente ai figli, riferendo loro che, se avessero voluto, ne avrebbero parlato loro direttamente i nonni... dal momento che questi avevano chiesto di poter ospitare i nipoti, mai incontrati fino a quel momento.
Loretta allora li manda da loro, senza aver né sentito né visto i genitori, sulla fiducia… e, quanto a lei, se ne va in vacanza con il fidanzato.
Già la premessa di tutto il film è abbastanza risibile e concettualmente rende poco credibile l'intera storia sin dall'inizio: una madre che manda in viaggio, da soli, i propri figli, senza aver né sentito né visto coloro che li devono ospitare, solo a seguito di una richiesta inviata via posta.
Anche il resto del film si regge davvero poco in piedi, in senso meramente logico: i due ragazzini sono infatti abbastanza grandi per comprendere quanto di strano hanno intorno… invece fanno finta di niente e stanno lì per una settimana intera.
Ma questo è il meno: il più è che The visit è, semplicemente, un prodotto malato per gente malata: quelli che lo hanno prodotto e quelli che apprezzano spettacoli di questo tipo. Tecnicamente è un thriller, giacché di orrorifico-soprannaturale non c’è niente, a differenza di molti altri film di M. Night Shyamalan.
Ci sono solo marciume e malattie mentali.
Il film è girato con la tecnica del finto documentario, nel senso che le riprese sarebbero tutte frutto di quanto girato “in tempo reale” da Rebecca, aspirante regista. Viceversa, il fratelo minorè è aspirante rapper (altro elemento un po' risibile, ma tant'è).
Questo chiude la recensione di The visit e, con ottime probabilità, la presenza di M. Night Shyamalan su Cinema e film… a meno che qualcuno di fidato, in futuro, venga da me e mi dica che “questo film è bellissimo, non te lo puoi perdere”… possibilmente adducendo motivazioni valide in aggiunta.
Fosco Del Nero
Titolo: The visit.
Genere: thriller.
Regista: M. Night Shyamalan.
Attori: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Kathryn Hahn, Celia Keenan-Bolger, Samuel Stricklen, Patch Darragh, Jorge Cordova, Benjamin Kanes.
Anno: 2015.
Voto: 3.
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