Mi ero segnato la serie tv The curse dal momento che l’avevo trovata in qualche classifica delle migliori serie degli ultimi anni.
Un’eresia, che fa il paio con svariate classifiche di “migliori film” che ho visto di recente, fatte probabilmente da ragazzini che non hanno memoria storia del cinema o, peggio, da personaggi pagati per pubblicizzare qualcosa piuttosto che qualcos’altro.
Da quali ambienti provenga The curse è molto chiaro, sia nell’energia, sia nei simboli. Abbastanza presto fanno capolino nei vari episodi (pochi, per fortuna, solamente dieci... l’unico motivo per cui ho completato la visione, in modo da poter scrivere la recensione e risparmiare l’agonia a qualcun altro) i soliti simboli-elementi del mondialismo-globalismo-Illuminati: l’occhio che tutto vede, il capron-befometto, l’ebraismo/sionismo e probabilmente qualcos’altro che mi è sfuggito.
Non mi sono sfuggite però parecchie altre cose che vengono propagandate: il cambiamento climatico (prima era il riscaldamento globale, che però non stava avendo molto successo, e allora hanno ampliato il concetto per poterci mettere dentro qualunque cosa), i bavagli in bocca, la sessualità di bassissimo livello, cultura di livello ugualmente basso, una perenne sudditanza psicologica rispetto alla cultura non occidentale, lo yoga kundalini messo in ridicolo.
E tutto questo da parte di protagonisti tutti, e ripeto tutti, psichicamente disagiati e squilibrati, ognuno a modo suo: The curse è davvero uno spettacolo umano deprimente. È così che quelle creature vedono gli insetti subumani? O è così che li vogliono far diventare?
Il tocco finale è che il centro della serie è la produzione di case ecologiche… per contrastare il cambiamento climatico!
Ci mancavano tematiche gender e poi c’era il pacchetto completo.
Davvero ridicoli… altre serie tv hanno introdotto i soliti argomenti manipolatori, ma almeno accanto a sceneggiature di qualità, o a fotografie di valore.
Qua l’unica cosa di valore è l’interpretazione di Emma Stone, davvero brava e credibile; non a caso, l’avevo già apprezzata in Benvenuti a Zombieland, The help e Sotto il cielo delle Hawaai.
Per il resto, The curse è davvero un prodotto di valore umano e narrativo bassissimo: il finale è ridicolo come l’intera opera.
Per coloro che si stessero chiedendo se quei simboli sono mere coincidenze… non lo sono: chi ha già fatto i compiti a casa sa che compaiono ripetutamente, sempre gli stessi, in certi prodotti. Per esempio, finita questa serie, per rifarmi un po’ la bocca sono passato a riguardami una vecchia serie tv che mi è sempre piaciuta molto, ossia Veronica Mars: qua la qualità di produzione c’è, ma ci sono anche i soliti simboli: l’occhio che tutto vede dentro una piramide appare sin dal primo episodio, in bella vista, mentre per il bafometto c’è da attendere qualche episodio in più.
Fosco Del Nero
Titolo: The curse.
Genere: serie tv, drammatico.
Ideatore: Nathan Fielder.
Attori: Nathan Fielder, Emma Stone, Benny Safdie, GiGi Erneta, Corbin Bernsen, Barkhad Abdi, Constance Shulman, Jerry G. Angelo, Hans Christopher, Diana Navarrete, Nizhonniya Austin.
Anno: 2023.
Voto: 3.
Dove lo trovi: qui.