Mi son visto Mià e il Migù, film d’animazione del 2008, per due motivi: il primo è che ha vinto l’European Film Awards per il miglior film d'animazione nel 2009; il secondo è che un film d’animazione francese, la scuola leader in Europa per distacco.
A dire il vero la produzione di Mià e il Migù è franco-italiana, ma tutta la filiera è francese: produzione, sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio, musiche.
Il che è un buon biglietto da visita, visto che il cinema d’animazione francese ha prodotto opere del livello di Azur e Asmar, I figli della pioggia, Kirikù e la strega Karabà, La bottega dei suicidi, L’illusionista, Persepolis, Mune - Il guardiano della Luna e altri ancora.
Non siamo ai livelli tecnologici del film d’animazione giapponese, leader qualitativo nel mondo, o di quello americano, leader nel settore delle commedie umoristiche, ma siamo messi bene in quanto a bellezza, poesia, simbolismo e fattore educativo.
Ecco la trama sommaria di Mià e il Migù: Mià è una bambina, orfana di madre, che vive in un villaggio dell’America del Sud, che a un certo punto, sull’onda di una sua intuizione interiore, parte alla ricerca del padre, il quale sta lavorando in un cantiere in cui si sta costruendo un albergo di lusso e che in contemporanea ha avuto una disavventura rimanendo bloccato sotto terra.
La bambina prende i suoi tre amuleti (un dado, una piuma e un guscio di lumaca… e ci si potrebbe trovare un simbolismo, volendo, ma lasciamo stare) e parte, da sola e con davanti a sé un viaggio pericoloso, che la porterà a incontrare i Migù, sorta di buffi e simpatici guardiani della foresta ove si trova il cantiere (i cui lavori ovviamente la stanno un po’ devastando e dietro a cui ovviamente vi sono uomini d’affari senza scrupoli, a cominciare da Jekhide, omone che per il denaro e il successo sta sacrificando persino i rapporti con la moglie e il figlio Aldrin, che avrà un ruolo importante nella vicenda).
Mià e il Migù ha un chiaro intento didattico dietro alla facciata avventurosa e di genere fantastico: il rispetto per la natura da una parte, la cura per la propria famiglia e i rapporti umani dall’altra, ma anche l’intuizione interiore,
Ciò ne fa un film bello e utile per tutta la famiglia, uno di quelli vecchia maniera: un po’ di fantasia, un po’ d’avventura, valori umani.
Tecnicamente non siamo al top della produzione contemporanea, e probabilmente nemmeno di quegli anni, ma il film si dimostra gradevole anche da quel punto di vista.
Insomma, Mià e il Migù è un buon film d’animazione, che va ad aggiungersi alla lunga lista di buoni film d’animazione francesi, per quanto non sia tra i miei preferiti in assoluto.
Fosco Del Nero
Titolo: Mià e il Migù (Mia et le Migou).
Genere: animazione, commedia, fantastico.
Regista: Jacques-Rémy Girerd.
Anno: 2008.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.