Negli anni “90 il regista Roland Emmerich mise su diversi film di cassetta che gli valsero un notevole successo internazionale: in ordine, realizzò Stargate, Independence Day e Godzilla, i quali tutti fecero storcere il naso della critica ma conquistarono la massa del pubblico, generando notevoli incassi.
Negli anni a seguire, il regista tentò di battere la medesima strada spettacolaristica dei suoi maggiori successi, ma con esiti inferiori, se non proprio mediocri (tra gli altri suoi film, ho recensito anche 10.000 a.C.).
Al tempo ero un adolescente appassionato di fantascienza, per cui i film come Stargate o Independence Day erano tra i miei preferiti.
Tuttavia, devo dire che non sono invecchiati proprio benissimo, come fanno sempre i film che in un certo momento si distinguono per tecnologia ed effetti speciali, salvo poi palesare qualche difficoltà a livello di sceneggiatura o dialoghi.
Ma andiamo con ordine, partendo dalla trama di Independence Day: siamo nel 1996 (lo stesso anno di produzione del film) quando il SETI registra un segnale proveniente dallo spazio, e non da troppo lontano, visto che viene localizzato nella zona della Luna. Presto viene fuori che non si tratta di un mero rumore di fondo, bensì di una gigantesca astronave che poi si suddivide in tante astronavi più piccole, ma sempre enormi per gli standard umani, che vanno a piazzarsi sulle principali città mondiali, con intenti evidentemente poco amichevoli, come ha sospettato per primo David Levinson (Jeff Goldblum; Powder, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Jurassic Park, La mosca), un informatico assai dotato.
Tra gli altri protagonisti della storia, il pilota di caccia Steven Hiller (Will Smith; Io, robot, Io sono leggenda, Hitch Men in black, Hancock, La leggenda di Bagger Vance, After Earth, Sette anime, Bright, Suicide squad) e il Presidente degli Stati Uniti Thomas Whitmore (Bill Pullman; Un amore tutto suo, Strade perdute).
Vediamo i pro e i contro di Independence Day.
Tra i pro, c’è l’uso abbondante ed efficace degli effetti speciali; in effetti, fu uno dei primi film a giovarsi di una tecnica così sostanziosa e spettacolaristica. Il cast è ottimo, anche nei ruoli di contorno, e si vede. Il film è pervaso da un umorismo piuttosto leggero, e a volte anche da un’efficace ironia, altra cosa positiva.
Tra i contro abbiamo qualche cliché di troppo, dei dialoghi non sempre all’altezza, dei rapporti sentimentali anch’essi un po’ troppo stereotipati, un americocentrismo di fondo piuttosto pacchiano, una sceneggiatura in buona parte semplicistica e poco credibile (alieni mentalisti e tecnologicamente ipersviluppati, ma evoluti pochissimo a livello di coscienza; notebook umani che si connettono alle navicelle aliene; virus informatici umani che fanno saltare l’intera difesa aliena).
Tutto ciò impedisce a Independence Day di rimanere nella storia del cinema come una grande film… ma non gli impedisce di essere un discreto film che ha fatto fortuna al momento della sua uscita.
Menzione d’onore per la grande ironia, probabilmente involontaria, per cui gli Stati Uniti insultano a più riprese i cattivi alieni invasori… quando sono proprio gli USA la nazione che ha invaso più stati in tutta la storia conosciuta, e con la stessa forza militare soverchiante che hanno gli alieni nel film. Bontà loro.
Fosco Del Nero
Titolo: Independence Day (Independence Day).
Genere: fantascienza, azione.
Regista: Roland Emmerich.
Attori: Will Smith, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Mary McDonnell, Vivica A. Fox, Robert Loggia, Randy Quaid, Judd Hirsch, Margaret Colin, Brent Spiner, James Rebhorn, Harvey Fierstein, Adam Baldwin, James Duval, Lisa Jakub.
Anno: 1996.
Voto: 6.5.
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