In the name of the King è un film del 2007 diretto da Uwe Boll, un regista che non avevo mai sentito, nonostante l’abbondante filmografia... e che ho scoperto rapidamente perché: è specializzato in film a budget contenuto, spesso tratti da videogiochi ed è noto per la scarsa qualità delle sue produzioni.
In the name of the King non fa eccezione per molti versi.
Partiamo dalla trama, estratta dal famoso videogioco di ruolo Dungeon Siege: il Fattore e la moglie Solana vivono felici col loro figlio, nonché con parenti e vicinato vario, finché Stonebridge non è invasa dai temibili Krug, creature simili a orchi che attaccano e devastano tutto, comandati magicamente da Gallian, un mago malvagio che ha aumentato il suo potere attraverso la sua amante, la giovane e bella Muriella, figlia del mago di corte Merick.
Quanto al Re Konrad, egli è il bersaglio principale di Gallian, il quale vuol diventare egli stesso e agisce a tal scopo sia dall’esterno che dall’interno.
Riferita la trama, passiamo al cast, che sorprendentemente è di ottimo livello per una produzione di così basso profilo: abbiamo Jason Statham (The snatch, Lock & stock, Revolver), Leelee Sobieski (Eyes wide shut, Branded – Il marchio di sangue), Ron Perlman (Il nome della rosa, La città dei bambini perduti, Hellboy, Alien 4 – La clonazione), Claire Forlani (Vi presento Joe Black, Boys and girls), Ray Liotta (Revolver, L’uomo dei sogni, Sin City), Burt Reynolds (Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso, Boogie nights - L’altra Hollywood).
Nessuna prima stella, ma un nutrito corpo di attori di seconda e terza fascia: l’insieme degli attori è certamente più notevole del film in sé.
Quanto al resto, valida la scenografia e i combattimenti, spettacolari ma non sopra le righe. Scarso però tutto il resto: dalla caratterizzazione dei personaggi ai dialoghi, come in generale tutta la sceneggiatura, piuttosto lineare e prevedibile, più adatta certamente a un videogioco (per l’appunto), con le sue sottotrame e sottomissioni che a un film (in cui deve essere eccellente la portata principale).
In definitiva, In the name of the King è un prodotto tecnicamente non malvagio, ma è talmente tanto pieno di cliché e di elementi banali e prevedibili che si fatica a concepirne il progetto… nonché le due ore di durata.
Fosco Del Nero
Titolo: In the name of the King (In the name of the King: a Dungeon Siege tale).
Genere: fantasy, drammatico.
Regista: Uwe Boll.
Attori: Jason Statham, Leelee Sobieski, Ron Perlman, Claire Forlani, Ray Liotta, Burt Reynolds, John Rhys-Davies, Kristanna Loken, Matthew Lillard, Mike Dopud, Will Sanderson, Tania Saulnier, Gabrielle Rose.
Anno: 2007.
Voto: 5.
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