L’uomo che venne dalla Terra è certamente un film molto particolare, sia come sceneggiatura, sia come realizzazione, sia come contenuti.
È stato girato nel 2007, anche se a dire il vero sembra parecchio più vecchio… forse perché la sua sceneggiatura risale addirittura agli anni ''60, o forse perché è stato girato con un budget bassissimo, e dunque è completamente privo non solo di effetti speciali, ma persino di una scenografia vera e propria, posto che tutto il film si svolge nel salotto di una casa di campagna (non è vero: vi è un paio di scene anche nel cortile di fronte alla casa).
È stato girato nel 2007, anche se a dire il vero sembra parecchio più vecchio… forse perché la sua sceneggiatura risale addirittura agli anni ''60, o forse perché è stato girato con un budget bassissimo, e dunque è completamente privo non solo di effetti speciali, ma persino di una scenografia vera e propria, posto che tutto il film si svolge nel salotto di una casa di campagna (non è vero: vi è un paio di scene anche nel cortile di fronte alla casa).
Se la scenografia è carente, se non vi sono effetti speciali, se persino la colonna sonora latita, va da sé che il film deve puntare obbligatoriamente tutto sui dialoghi, e difatti così è.
Dialoghi piuttosto intellettuali, a dirla tutta, che prendono le mosse da una sorta di improvvisata festa di addio a beneficio di John Oldman (David Lee Smith), professore di provincia che ha deciso di cambiare aria e che quindi è salutato dai suoi amici professori.
Abbiamo così un biologo, uno storico, un antropologo, una teologa, una dottoressa, uno psicologo e una studentessa.
La conversazione, che sulle prime sembra proprio un banalissimo incontro di saluto, prende una piega inaspettata quando David risponde alla domanda dei suoi amici che gli chiedono il suo segreto per non essere invecchiato per nulla nei dieci anni da che lo conoscono.
L’uomo, infatti, rivelerà al convivio di essere in realtà un uomo di Cro-Magnon, vecchio di 14.000 anni, che per un qualche motivo inspiegato e ignoto anche a lui non invecchia e non muore.
A questa rivelazione, accolta sulle prime con ovvia circospezione e con altrettanti ovvi dubbi, seguono numerose domande degli amici-professori, che cercano chi di far cadere in contraddizione David, chi di capire qualcosa del suo passato e del passato dell’umanità.
Fino a una successiva rivelazione, questa persino più sconvolgente della precedente...
Non svelo troppo della trama per lasciare il gusto di vedere il film a chi lo volesse, dicendo solo che si tirano in ballo numerosi personaggi famosi, come Colombo, Van Gogh, Hammurabi, Buddha, Gesù, Mosè.
Tra l’altro, il finale, proprio quando sembra essersi tutto tranquillizzato, rivela un altro colpo di scena, senza dubbio il più emotivo di tutto il film.
L’uomo che venne dalla Terra è un film difficile da giudicare: parte da un’idea interessantissima, ma è svolto con dei mezzi e un cast di basso livello.
Gli attori protagonisti in particolare, non convincono per nulla, tanto da far immediatamente collocare il prodotto nella categoria “film di serie B”.
Peccato, perché come detto la sceneggiatura è notevole, anche se non sempre è sostenuta da dialoghi all’altezza dell’idea originaria (che tra l'altro credo sia stata ispirata da un vecchio racconto di Lyon Sprague De Camp, intitolato L'uomo nodoso), sia nei concetti sia nel registro comunicativo.
Nel complesso, comunque, L’uomo che venne dalla Terra è probabilmente un film che vale la pena vedere, anche se, come detto, lascia un certo senso di rimpianto per come avrebbe potuto essere.
Chiudo la recensione con un paio di frasi tratte dal film, le quali sono in realtà l'unica cosa pratica tra tutte le "rivelazioni" della storia.
"Tutto è possibile: quello che si credeva fosse magia un secolo prima, nel secolo dopo diventa scienza. Credevano che Colombo fosse matto, e così Pasteur, Copernico, Aristarco ancora prima di loro."
"Il corpo umano in teoria potrebbe vivere all'incirca 190 anni, ma in realtà moriamo prima per avvelenamento. Il pancreas rigenera le cellule ogni ventiquattr'ore, lo stomaco ogni tre giorni, l'intero corpo ogni sette anni, ma il processo è ostacolato dall'accumulo di scorie, che attaccano le funzioni vitali. Se un sistema immunitario riesce a disintossicarsi perfettamente, a rinnovarsi perfettamente, allora potrebbe sconfiggere la decomposizione."
Fosco Del Nero
Titolo: L’uomo che venne dalla Terra (The man from Earth).
Genere: fantastico, psicologico.
Regista: Richard Schenkman.
Attori: David Lee Smith, Tony Todd, John Billingsley, Ellen Crawford, Annika Peterson, William Katt, Thorpe, Richard Riehle.
Anno: 2007.
Voto: 6.
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