Come ho avuto già modo di scrivere altre volte, amo il cinema francese, così fresco e al contempo leggero, nonché, solitamente, pieno di buoni sentimenti.
Peraltro, ha l’abitudine un po’ paesana di proporre gli stessi volti a ripetizione, come se avessero scarsità di attori.
Il che, se da un lato fa specie, dall’altro fa piacere, visto che si ritrovano volti già amati in produzioni precedenti, come ad esempio Fabrice Luchini (Le donne del 6° piano, del medesimo regista, non a caso), o come Vincent Lindon (protagonista degli incantevoli Il pianeta verde e La crisi).
Ma veniamo al film di oggi, Il costo della vita, e accenniamo la sua trama in breve: a dire il vero, non c’è una trama vera e propria, come non c’è un filo conduttore univoco, visto che il film segue le vicende di svariati personaggi, i quali tra l’altro si incrociano tra di loro, o come storie o semplicemente come punti di passaggio, con la regia, che comunque è molto semplice, che si diverte e seguire i passaggi di consegna dall’uno al’altro.
Non c’è una trama, ma c’è un tema dominante di fondo: i soldi, come suggerisce il titolo del film.
Anche se, a onor del vero, dietro al tema dei soldi si nasconde il tema dell’amore e delle relazioni sentimentali, quasi a voler certificare ciò che muove il mondo: sembrano i soldi, ma in realtà è altro.
Ed ecco che, così, che Il costo della vita ci fa seguire un ricco manager con problemi di taccagneria, un imprenditore ristoratore che viceversa ha le mani bucate, un anziano milionario scampato da poco alla morte e che ora vuole godersi la vita, la sua nipote ribelle, e i vari personaggi che ruotano loro intorno, tra fidanzati, fidanzate, mogli, e così via.
Il film non mi è dispiaciuto, pur se, occorre dire, da un lato è un po’ lento, e da un altro non propone nulla di trascendentale dal punto di vista delle storie… curioso poi il fatto praticamente non vi sia una colonna sonora.
Tuttavia, ciò di cui si sente la mancanza è proprio una trama vera: le singole storie si fanno seguire, pur se con alcune forzature di sceneggiatura, e come sempre la grazia e la leggerezza francesi si percepiscono in modo netto… però manca qualcosa rispetto a film di valore come tutti i film di Francis Veber (Una top model nel mio letto, La cena dei cretini o altri) o come lo stesso Le donne del sesto piano, ben più incisivo e coinvolgente.
Fosco Del Nero
Titolo: Il costo della vita (Le coût de la vie).
Genere: commedia.
Regista: Philippe Le Guay.
Attori: Vincent Lindon, Fabrice Luchini, Géraldine Pailhas, Claude Rich, Isild Le Besco, Lorànt Deutsch, Camille Japy, Michel Vuillermoz, Catherine Hosmalin.
Anno: 2003.
Voto: 6.
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