Sono un grande fan di Jean Pierre Jeunet da ormai una quindicina d’anni, ossia da quando, nel 2001, vidi Il favoloso mondo di Amelie.
Cui seguirono, poi, i suoi altri film, precedenti e successivi.
Tutti, ognuno a suo modo, incantevoli: da Delicatessen a La città dei bambini perduti, da Una lunga domenica di passioni fino a L'esplosivo piano di Bazil, il film recensito quest’oggi.
La prima cosa che colpisce di Jean Pierre Jeunet è che usa quasi sempre gli stessi attori, a cominciare dall’attore feticcio Dominique Pinon (attore che, un po’ per la faccia e un po’ per il cognome, mi sono sempre chiesto come mai non sia stato usato da Francis Veber per i suoi François Pinon), ruotandoli però in quanto a importanza nel singolo film.
E ovviamente introducendone dei nuovi di volta in volta.
Il protagonista de L’esplosivo piano di Bazil è nuovo, ma per modo di dire, visto che, seppur non già utilizzato da Jeunet, è volto ben noto in Francia e in tutto il mondo grazie al successo di Giù al Nord, di cui era anche regista: parlo del simpatico Dany Boon (che peraltro personalmente conoscevo da tempo per via del film di Veber Una top model nel mio letto).
Anche se, a dirla tutta, il ruolo da protagonista avrebbe dovuto essere di Jamel Debbouze, altra vecchia conoscenza de Il favoloso mondo di Amelie, mentre solo successivamente si è andati su Dany Boon, circondato dai vari Dominique Pinon, Yolande Moreau, Julie Ferrier, etc.
Ecco la trama del film in grande sintesi: Bazil ha perso il padre in tenera età per colpa di una mina antiuomo, e da grande è egli stesso vittima di un altro strumento di morte, una pallottola vagante non indirizzata a lui, per colpa della quale si trova senza casa e senza lavoro, costretto a iniziare una vita da barbone.
È tuttavia “raccolto” da Slammer, un altro clochard, ma più “evoluto”, facente parte di una sorta di famiglia di senzatetto che si arrangiano tra materiali di scarto e piccole produzioni… tanto da riuscire ad ottenere, grazie a un bel po’ di inventiva nonché ai talenti individuali, risultati non certo disprezzabili.
Ed è così che il gruppo si unisce alla vendetta personale di Bazil contro i signori della guerra, ricchi e famosi produttori delle suddette armi.
L’esplosivo piano di Bazil è essenzialmente una commedia leggera: per quanto l’argomento di fondo è in realtà molto delicato (armi, guerra, morte, mutilazione), il tutto è affrontato in modo gioviale e umoristico.
E non poteva essere altrimenti dati gli attori in campo.
Tra dialoghi, gag e bizzarrie varie (in questo film ce n’è un campionario intero), il film riempie bene i suoi circa 100 minuti, e non annoia mai.
Gli manca, devo dire, la bellezza poetica de Il favoloso mondo di Amelie o di Una lunga domenica di passioni, risultando più che altro un Delicatessen dei tempi moderni, meno fantastico e più contemporaneo, anche se alla fine l’energia di fondo è quella… e probabilmente non è un caso che nel film vi sia una (bellissima) citazione proprio a Delicatessen.
Per quanto meno ispirato rispetto ad alcuni suoi colleghi, L’esplosivo piano di Bazil è comunque un film di tutto rispetto, che certamente piacerà ai fan di Jean Pierre Jeunet, nonché a chi cerca una commedia gradevole ed originale.
Fosco Del Nero
Titolo: L’esplosivo piano di Bazil (Micmacs à tire-larigot).
Genere: grottesco, commedia.
Regista: Jean Pierre Jeunet.
Attori: Dany Boon, André Dussollier, Nicolas Marié, Dominique Pinon, Jean-Pierre Marielle, Yolande Moreau, Julie Ferrier, Omar Sy, Michel Cremades, Marie-Julie Baup, Urbain Cancelier.
Anno: 2009.
Voto: 7.
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