Di Chronicle non sapevo praticamente nulla in partenza, se non che si trattava di un film sui superpoteri.
Era evidente, comunque, che non si trattava di un film classico sui superpoteri, del tipo "fumetto americano", roba tipo I fantastici quattro o Spider-Man (col canovaccio che prevede sempre supereroi buoni contro supereroi cattivi), bensì qualcosa di più psicologico e intimistico (e che può rintracciare delle vie di mezzo in film come Watchmen, Hancock o Push, film meno propensi alla spettacolarizzazione e più all’elemento individual-intimista, pur non rinunciando affatto a scene movimentate).
In effetti, Chronicle si è rivelato pienamente un prodotto di questo tipo, con i pro e i contro: il contro è una perdita di spettacolarità (ma anche di budget e pomposità del film in generale, certamente meno "importante" rispetto agli altri citati), mentre il pro è una disamina psicologica sugli effetti della “dotazione” di superpoteri in esseri umani "qualunque".
Ma ecco in grande sintesi la trama di Chronicle: Andrew è un liceale di Seattle timido e imbranato, tanto che si fa tiranneggiare da bulli di quartiere, compagni di scuola e padre.
L’unico con cui ha un rapporto umano è suo cugino Matt, che cerca di farlo uscire dal guscio, pur essendo lui stesso un po’ imbarazzato dalla sua dabbenaggine. Una sera lo convince ad andare a una grossa festa, durante la quale i due, insieme all'amico Steve, avventurandosi in un tratto di bosco, trovano un buco nel terreno, apparentemente formato da un impatto ad alta velocità. Scesi nella voragine, armati solo della telecamera con cui Andrew stava registrando la festa, si imbattono in un misterioso minerale dai colori fluorescenti e cangianti, che una volta toccato emana una fortissima luce, la quale dopo un poco li lascia storditi.
La scena, sempre ripresa dalla telecamera di Andrew, si sposta qualche giorno dopo, con i tre che hanno scoperto una cosa incredibile: il contatto con la pietra li ha dotati di poteri mentali di tipo telecinetico.
I tre non diranno niente a nessuno, e metteranno su invece una sorta di gruppo di addestramento, all’interno del quale alleneranno giorno dopo giorno le loro nuove facoltà.
I tre non diranno niente a nessuno, e metteranno su invece una sorta di gruppo di addestramento, all’interno del quale alleneranno giorno dopo giorno le loro nuove facoltà.
Il problema giungerà, inevitabilmente, quando i tre avranno maturato poteri sufficientemente importanti da porsi dilemmi etici riguardo alle altre persone e a cosa sia giusto e non giusto fare.
Chronicle, si sarà capito, non affronta i superpoteri di petto, all’americana per l’appunto, ma in modo psicologico-introspettivo, e in effetti più che un film sui superpoteri sembra un film su ego, serenità interiore, rabbia, senso di rivalsa.
Probabilmente non è un caso che si citi anche la spiritualità, i monaci orientali, e che il film termini proprio con una scena in Tibet.
Probabilmente non è un caso che si citi anche la spiritualità, i monaci orientali, e che il film termini proprio con una scena in Tibet.
Da un punto di vista analogico, il passo dai superpoteri a ciò che le persone possono fare nella propria vita grazie a quanto hanno, "super" o meno che sia, è breve, e in effetti Chronicle, una volta grattata via la patina fantascientifica, sembra più che altro un film sulla maturità (o non maturità) interiore… con la scusa dei superpoteri.
Nel complesso, l’ho trovato gradevole, anche se non imperdibile.
Fosco Del Nero
Titolo: Chronicle (Chronicle).
Genere: fantastico, drammatico.
Regista: Josh Trank.
Attori: Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Anna Wood, Joe Vaz, Roberts Matthew Dylan, Luke Tyler.
Anno: 2007.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.