I origins non inizia nel migliore dei modi ai miei occhi, visto che il protagonista principale è Michael Pitt, attore che non mi è mai piaciuto troppo… fin dai tempi di Dawson’s creek.
Di tempo ne è passato, però, e il ragazzo nel mentre ha partecipato a produzioni di un certo livello, come The Dreamers - I sognatori, pur non avendo mai sfondato, forse pagando anche una certa aria da Leonardo Di Caprio di serie B.
A fargli da partner, prima la bella Astrid Berges-Frisbes, attrice e modella spagnola, e poi Brit Marling, ex compagna del regista Mike Cahill, che già si era segnalato per Another Earth, scritto in collaborazione proprio con Brit Marling, la quale figurava anche come attrice.
Ma andiamo subito alla trama sommaria di I origins, film che oscilla tra il sentimentale, il drammatico, lo psicologico e l’esistenziale: Ian Gray è un giovane scienziato il quale sta effettuando una ricerca sugli occhi delle varie specie, e che ha come hobby quello di collezionare gli occhi da lui stesso fotografati alle persone.
Una sera, a una festa in maschera, conosce una ragazza con cui c’è un’attrazione vicendevole, ma la ragazza lo molla sul più bello. Ad Ian rimane l’idea fissa della ragazza, finché non riesce a rintracciarla grazie a una serie incredibile di coincidenze, legate al numero 11. Alla fine la ritroverà, e scoprirà in Sofi una persona praticamente agli antipodi rispetto a lui in quanto a convinzioni esistenziali: lui scienziato che crede nei numeri, lei persona spirituale (almeno, fino a un certo punto, quello visibile da chi ha prodotto il film) che bada soprattutto all'aspetto invisibile della vita.
Nel mentre, il ragazzo continua il suo lavoro sugli occhi, grazie anche al contributo della sua nuova assistente Karen, e la vita gli porterà in dote qualcosa di più emozionante di una scoperta scientifica…
I origins è un film che, dietro la ricerca scientifica del prossimo futuro (siamo vicini alla fantascienza, ma lo scenario non è fantascientifico, bensì assolutamente attuale), mostra uno scontro tra differenti paradigmi di vita: da un lato abbiamo la ricerca di laboratorio, la sperimentazione su animali, la freddezza, il consumo di carne e di alcol, lo scetticismo e la chiusura di Ian; dall’altro lato abbiamo la credenza in un universo creato e spirituale, l’interesse per l’anima, vegetarianesimo e niente alcol, la reincarnazione, l’apertura al nuovo e le sincronicità di Sofi (che tra l'altro mostra anche simboli come l'Occhio di Horus, statuette indù, etc).
Le sincronicità, peraltro, sono proprio ciò che conduce Ian prima a conoscere Sofi e poi a effettuare una scoperta sconvolgente, tanto che le ferree convinzioni dello scienziato barcollano sempre di più, fino alla scena finale, davvero bella.
I origins è un film davvero particolare: poco movimentato dal punto di vista dell’azione esteriore, assai lento e spesso silenzioso, e persino silenzioso con la sua colonna sonora molto discreta, è viceversa molto forte nei movimenti interiori, quelli emotivi.
Certamente rischierà di annoiare chi da un film pretende un certo dinamismo, ma al contrario è difficile che non coinvolga chi invece è più interessato a personaggi, dialoghi e vissuto esistenziale.
Di mio, l’ho gradito molto, e anzi lo ritengo un film ispirante.
Tanto che ho pensato di aggiungere alla recensione alcune citazioni, per buona parte dialoghi tra Ian e Sofi.
“Ogni singola persona vivente su questo pianeta possiede due occhi unici.
Dentro questi occhi si nasconde l'universo.”
“Vivi in questa stanza. Realtà: hai un letto, hai dei libri, hai un tavolo, una sedia, delle lampade, è tutto vero. Ma in questa stanza hai una porta, che apre su un’altra parte. Vedi? Sta filtrando la luce; è aperta. Solo un po’, ma è aperta. Tu cerchi sempre di tenere chiusa quella porta, perché hai paura, ma non ce l’avrai per sempre.”
“Cosa c’è dietro la porta?”
“Devi andare a scoprirlo.”
“Quando ti ho incontrato l'altra sera ho avuto la sensazione di conoscerti già. Anzi, la sensazione che tu conoscessi me.”
“In che senso?”
“Come se fossimo legati da una vita passata.”
“Come se fossimo legati da una vita passata.”
“Nel mondo spirituale siamo già sposati.”
“Quando c’è stato il Big Bang tutti gli atomi dell’universo si sono uniti in un minuscolo puntino che poi è esploso.
Quindi i miei atomi e i tuoi atomi erano sicuramente insieme e, chissà, magari si sono uniti diverse volte negli ultimi 13,7 miliardi di anni. I miei atomi conoscono i tuoi atomi, li conoscono sin dall’inizio. I miei atomi hanno sempre amato i tuoi atomi.”
“Tu mi lasci tutti i giorni per torturare dei piccoli vermi?”
“Non riesci proprio ad accettarla, la morte.
Non ti preoccupare: ci ritroveremo, un giorno.”
“Non riesci proprio ad accettarla, la morte.
Non ti preoccupare: ci ritroveremo, un giorno.”
“L'inizio di qualcosa è sempre incredibile.”
Recensione finita.
Alla prossima.
Titolo: I origins (I origins).
Genere: drammatico, sentimentale, esistenziale.
Regista: Mike Cahill.
Attori: Michael Pitt, Brit Marling, Astrid Berges-Frisbey, Steven Yeun, Archie Panjabi, Kashish, Cara Seymour, William Mapother, Crystal Anne Dickinson, Venida Evans, Ako, Farasha Baylock.
Anno: 2014.
Voto: 7.5.
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