Prima o poi dovevo per forza vedermi Y tu mama tambien, un po’ per la fama del film, un po’ perché apprezzo il suo regista, quell’Alfonso Cuaròn che ho avuto modo di apprezzare in film, peraltro diversissimi tra loro, come Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (forse il migliore della saga di Harry Potter, o comunque uno dei più riusciti), I figli degli uomini e Gravity.
In effetti, tra una cosa e l’altra, Cuaròn non sbaglia un colpo, almeno come consensi e incassi (che immagino sia ciò che preme maggiormente ai produttori), da cui il prestigio che si è conquistato nell’ambiente.
Sono dunque andato indietro nel tempo fino al 2001, per guardarmi il film che lo ha reso famoso: Y tu mama también, per l’appunto.
Intanto, il film inizia col manifesto del bellissimo Harold e Maude, film a dir poco ispirante, e già questa è una cosa positiva.
Ecco in sintesi la trama di Y tu mama también, il cui titolo deriva da una frase detta da uno dei protagonisti sul finire del film: Julio Zapata (Gael Garcia Bernal;
Nessuna notizia da Dio, L'arte del sogno, La mala educaciòn) e Tenoch Iturbide (Diego Luna; Elysium, Dirty dancing 2, Frida) sono due amici per la pelle, e ad una festa a Città del Messico, approfittando dell’assenza delle loro ragazze, in viaggio in Italia, conoscono la bella e matura Luisa Cortés (Maribel Verdú), moglie in crisi del cugino di uno dei due.
Inaspettatamente, la convincono ad andare al mare con loro, diretti ad una bellissima spiaggia che in realtà non conoscono e che si sono inventati sul momento per convincerla ad andare con loro.
Il viaggio, che nelle menti era concepito come occasione per provarci con Luisa, finirà per essere qualcosa di molto diverso per Julio e Tenoch.
Intanto, il genere: Y tu mama también mescola in modo piuttosto forte drammatico e commedia, tanto che è impossibile dire quale dei due elementi sia prevalente: certo, per buona parte della storia la fa da padrone il tono scanzonato e decisamente immaturo dei due adolescenti, tuttavia tra un lazzo e l’altro subentrano tematiche serie: il matrimonio, il tradimento, il dolore, la morte, la sessualità e l’omosessualità, la vita e i progetti futuri.
A far da guida allo spettatore è una voce narrante, che sospende l’audio e racconta quel che lo spettatore deve sapere, o sul momento presente della scena, o sul futuro dei protagonisti coinvolti (umani e persino animali), ciò che conferisce al tutto un sapore di racconto narrato.
La storia nel complesso racconta un lasso di tempo molto breve: pochi giorni tra festa e viaggio, a parte l’appendice finale distante anni, in cui si tirano le somme dei protagonisti.
Nel complesso, Y tu mama también è un film di contrasti, che propone da un lato la lievezza della gioventù, con la sua superficialità e la sua sua immaturità, e dall’altro le conseguenze e le scelte della vita… con la difficoltà di affrontare certe cose che rimane sullo sfondo e non detta.
Paradossalmente, è un film piuttosto triste… anche se il paradosso più grande è che abbiano chiamato Cuaròn a dirigere un film per famiglie come Harry Potter dopo aver girato questo film pieno di scene di nudo, sesso e amenità varie.
Comunque, ha fatto bene tutti e due, per cui bravo Cuaròn. Ha fatto bene tutti e due, ma di mio prediligo senza dubbio il genere di Harry Potter, mentre questo Y tu mama tambièn, pur non avendomi annoiato, non mi ha nemmeno interessato in modo particolare, da cui la sufficienza stretta, data soprattutto per la cornice narrativa e per la vivacità in esso presente.
Fosco Del Nero
Titolo: Y tu mama tambien (Y tu mama tambien).
Genere: commedia, sentimentale, drammatico.
Regista: Alfonso Cuaròn.
Attori: Gael Garcia Bernal, Diego Luna, Maribel Verdú, Diana Bracho, Nathan Grinberg, Veronica Langer, Ana Lopez Mercado, Giselle Audirac.
Anno: 2001.
Voto: 6.
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