Apprezzo molto Danny Boyle, regista di film coraggiosi e ben riusciti, peraltro spesso innovativi, come Trainspotting (e già questo basterebbe), The beach, 28 giorni dopo, Piccoli omicidi tra amici, etc.
Per questo sono rimasto stupito nel vedere il suo nome associato a una pellicola come Susnhine, che certamente non si distingue in positivo, e anzi lascia parecchio amaro in bocca.
Andiamo a vedere perché nel dettaglio, cominciando da un breve sunto della trama di Susnhine: siamo nell’anno 2057, e l’umanità ha una bella gatta da pelare.
Difatti, il Sole si sta spegnendo, e, a meno di un improbabile intervento umano, morirà, facendo morire anche la Terra e i suoi abitanti.
Il rischio della completa estinzione esige misure coraggiose, benché disperate: viene organizzata la missione Icarus, con lo scopo di riattivare la stella tramite una potente esplosione nucleare.
Il primo equipaggio, però fallisce, e così, in extremis, ne viene inviato un secondo, che poi è quello su cui si concentra la storia.
Siamo dunque in piena fantascienza, anche se poi Sunshine in realtà esplora soprattutto il lato psicologico dell’uomo, inteso sia come individuo sia come razza, alle prese con la grandezza e l’ostilità dello spazio cosmico.
Peraltro, anche su questo piano il film crolla nel finale, che rovina sostanzialmente quello che fino a quel momento era stato un discreto film fantascientifico d’atmosfera e di introspezione.
La conclusione, difatti, si mostra poco convincente tanto dal punto di vista della mera azione, quanto da quello delle motivazioni, con i vari personaggi sopravvissuti autori di scelte improbabili e insensate, anzi, oserei dire impossibili per degli elementi di un equipaggio che si suppone fossero stati scelti non solo per le loro competenze tecniche, ma anche e soprattutto per il loro equilibrio mentale, data la grande importanza della missione.
Peccato, perché, come detto, l’atmosfera, era invitante, e peraltro Susnhine si presenta molto curato, per esempio nella fotografia o nel commento sonoro.
Con una maggiore perizia si sarebbe ottenuto un buon film di nicchia, benché per molti spettatori certamente troppo lento e introspettivo, mentre così rimane un nulla di fatto, certamente lontano dalle vette di Traispotting, The beach, o lo stesso horror movie 28 giorni dopo.
Fosco Del Nero
Titolo: Sunshine (Sunshine).
Genere: fantascienza, drammatico.
Regista: Danny Boyle.
Attori: Chris Evans, Cillian Murphy, Rose Byrne, Hiroyuki Sanada, Michelle Yeoh, Cliff Curtis, Troy Garity, Benedict Wong, Nicholas Pinnock, Mark Strong.
Anno: 2007.
Voto: 5.
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