Ricky - Una storia d’amore e libertà è il secondo film di François Ozon che recensisco sul sito; il primo è stato l'ispirato e originale 8 donne e un mistero, film che aveva preceduto di un paio d’anni l’altrettanto particolare Swimming pool.
A dire il vero, anche Ricky è un film particolare, come vedremo, per quanto assai diverso dalla commedia musicale 8 donne e un mistero o dallo psicologico-drammatico Swimming pool.
Tecnicamente, il film odierno è un film fantastico-surreale, anche se più che altro il suo focus è di tipo psicologico-relazionale, con i vari protagonisti coinvolti in una storia alquanto bizzarra.
Eccola: Katie è la giovane madre di Lisa, e lavora in una fabbrica chimica come operaia.
Proprio in fabbrica conosce Paco, ed è passione a prima vista, tanto che l’uomo non tarderà a trasferirsi a casa delle due, e tanto che presto Katie si trova incinta di Ricky, che si rivelerà ben presto un bambino un po’ particolare…
I personaggi sono caratterizzati sufficientemente, e Ricky si propone, come detto, originale e simpatico, anche se, alla fine, la trama non prende il volo (e non sto usando un termine a caso…), lasciando intravedere un colpo di classe che da Ozon ci si aspetta anche ma che non arriva mai.
Il tutto dunque, benché abbastanza interessante per proseguire nella visione del film, rimane un poco labile e non del tutto convincente.
Insomma, da un regista talentuoso e vivace come François Ozon ci si poteva attendere qualcosa di più, e non solo uno spunto di partenza originale (peraltro non spiegato) poi non sviluppato in modo adeguatamente brillante.
A mio avviso, 8 donne e un mistero, pur nella sua diversità di genere, sta parecchie spanne al di sopra.
In definitiva, a mio avviso Ricky è un prodotto meno che sufficiente.
Fosco Del Nero
Titolo: Ricky - Una storia d’amore (Ricky).
Genere: surreale, drammatico, commedia.
Regista: François Ozon.
Attori: Alexandra Lamy, Sergi López, André Wilms, Mélusine Mayance, Arthur Peyret, Julien Haurant, Eric Forterre, Hakim Romatif, Jean-Claude Bolle-Reddat, John Arnold, Marilyne Even.
Anno: 2009.
Voto: 5.
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