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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 12 novembre 2012

Il signore degli anelli - Ralph Bakshi

Mi ricordo che anni fa, quando ero bambino, vidi in televisione un film d’animazione piuttosto cupo ed ombroso, che addirittura mi inquietò in certe scene dal sapore decisamente dark. Quel film non lo vidi più, né seppi di che si trattava, fino a che, da grande, non lo ricollegai alla versione animata de Il signore degli anelli realizzata da Ralph Bakshi nel 1978.

Le scene che mi fecero una certa impressione erano quelle in cui Frodo si metteva l’anello e finiva nella dimensione in cui i cavalieri neri lo attaccavano.

La versione animata de Il signore degli anelli fu un coraggioso tentativo di mettere su schermo i romanzi di John Ronald Reuel Tolkien, che ebbe successo a metà da diversi punti di vista.

In primo luogo, nel gradimento riscontrato nel pubblico e nella critica, con giudizi positivi e negativi in entrambi gli schieramenti.
Tanto che il film, che copre il primo romanzo della trilogia (La compagnia dell'anello) e parte del secondo (Le due torri), non ha poi avuto il seguito che il regista aveva programmato, causa insoddisfazione della casa di produzione (per la precisione, la pellicola s'interrompe dopo la battaglia del Fosso di Helm).

Anche il mio giudizio sul film sta a metà strada, per i motivi che ora vi dirò.
Va da sé che per giudicare un film d’animazione del 1978 con gli occhi del 2012 occorre una certa dose di flessibilità, data l’enorme differenza di mezzi tecnici tra le due date.
Il fatto che si tratti di un’animazione vetusta è palese, e peraltro molte cose di essa non convincono, dai movimenti dei personaggi, innaturali, ai volti e alle espressioni facciali.
Belli invece molti fondi acquerellati, che danno un sapore realmente fantastico a molte ambientazioni.

Passiamo alla trama: l’incipit del film ugualmente non convince, nel suo essere frettoloso e avaro di informazioni e di coinvolgimento, tanto che si rischia di perdere lo spettatore fin da qui.
Fatto che sarebbe comunque un peccato, visto che, pur tra dettagli mal studiati, a cui comunque l’occhio dello spettatore si abitua (i movimenti innaturali, certe mimiche facciali un po’ buffe, il fatto che Aragorn sembra un indigeno americano, Boromir un vichingo o Legolas un figlio dei fiori un po’ troppo effeminato e anche mezzo mongoloide), il film scorre gradevolmente, e propone molti momenti ben fatti, risultando alla fine degno di essere visto sia da chi fosse già fan dell’opera originaria, sia da chi invece non sappia ciò di cui si sta parlando (ma c’è qualcuno che non ha mai sentito parlare de Il signore degli anelli?).

Rimane il rammarico per il fatto che alle due ore di questo film non siano seguite altre due ore del seguito che avrebbe animato tutta la trilogia di Tolkien, anche se in realtà un seguito "spirituale" (per quanto diverso nella tecnica d'animazione) c'è stato alcuni anni dopo con il Il ritorno del re, diretto da Jules Bass e Arthur Rankin Jr., ossia la stessa equipe che aveva diretto il film d'animazione Lo hobbit (bello), nonché L'ultimo unicorno (molto bello) e Il volo dei draghi (scarso).
Peccato.

Fosco Del Nero



Titolo: Il signore degli anelli (Lord of the rings).
Genere: animazione, fantastico, fantasy.
Regista: Ralph Bakshi.
Anno: 1978.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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