La recensione di oggi di Cinema e film si riferisce a uno dei film di maggior successo degli ultimi decenni, e forse di tutta la storia del cinema: parlo di Matrix.
Certo, non sarà una novità, ma questa mia terza visione, dopo le due dell’immediata uscita del film (e quindi ormai quattordici anni fa!), è certamente avvantaggiata dal famoso senno di poi, e da elementi di valutazione che non avevo all’epoca.
Questa lettura del film sarà di tipo introspettivo-esoterico, e la cosa non è ugualmente una novità, visto che su Matrix e sul suo simbolismo sono stati scritti persino dei libri.
D’altronde, non è un mistero che i due registi del film, i fratelli Wachowski (che al tempo erano due fratelli, mentre ora sono un fratello e una sorella… probabilmente è un effetto speciale di Hollywood) fossero due studiosi di tematiche esoteriche (e probabilmente ispirati dall'esistenza oltre le loro stesse conoscenze).
Prima della pappardella filosofico-esisenzialistico-esoterica, ecco in sintesi la trama di Matrix, per quei due esseri umani che ancora non sapessero di cosa si tratta: un bel giorno l'impiegato Thomas Anderson, che conduce una doppia vita come hacker chiamato Neo (parola anagramma di "one", che occhieggia sia al concetto di "the one", l'eletto, sia al concetto metafisico di "one", unità), viene contattato tramite computer da tale Trinity, che lo conduce da Morpheus, leader di una resistenza contro Matrix, la matrice illusoria in cui vivono molti esseri umani, addormentati e inconsapevolmente succubi delle macchine che ora governano la Terra, dopo aver vinto una guerra mondiale contro l’uomo.
Da qui inizia la lotta di Neo contro l’Agente Smith e l'intera matrice.
Detto questo, veniamo al sodo.
Molti studiosi di esoterismo ritengono che Matrix rappresenti precisamente la realtà in cui viviamo.
Magari non precisamente, ma quasi precisamente, con alcune varianti.
Tra l’altro, molti maestri spirituali hanno sostenuto qualcosa di simile, e avranno avuto i loro buoni motivi per sostenerlo.
Ma andiamo al film.
Si parte dall’ambivalenza sonno-veglia, che sarebbe quella dell’uomo, il quale vive in uno stato di addormentamento, e non a caso le prime parole rivolte al protagonista della storia sono queste: "Wake up, Neo", ossia "Risvegliati, Neo", che poi diventerebbe "Risvegliati, Uno", secondo l'anagramma di cui sopra. E subito dopo gli vien detto: "Matrix ti possiede".
Si passa poi al numero 101, numero binario, tipico da realtà simulata-matrice.
Si tenga presente che "matrix" in italiano viene sì tradotto con “matrice”, ma in latino letteralmente significa "utero": matrix dunque è l’utero che ci contiene tutti (e da cui dobbiamo nascere, una volta risvegliati, e in questo senso Matrix non racconta altro che la storia millenaria della risurrezione dell'eletto, ossia del risveglio spirituale).
Un altro elemento che suggerisce il mondo della dualità (ossia quello illusorio in cui viviamo) è il pavimento a scacchi, che non a caso è da lungo tempo un simbolo massonico (a proposito, i massoni non sono quelli che si scambiano favori tipo far assumere il figlio o far fare carriera al nipote, cose comunque dal canto loro già poco limpide, ma sono coloro che, ai piani alti, collaborano con chi intende instaurare un’oligarchia mondiale sullo stile di
1984,
Il mondo nuovo,
V per vendetta,
Fahrenheit 451, nota col nome di "nuovo ordine mondiale", in precedenza "novo ordo seclorum", come testimonia la frase stampata sui dollari... anche se va detto anche che questo è il lato degenerato della massoneria, e che ve ne sarebbe un altro a esso contrapposto e di segno positivo-evolutivo). Non a caso il luogo in cui Neo e Morpheus si vedono per la prima volta è un trionfo di pavimento a scacchi: è il luogo in cui l'eletto Neo sceglie di superare la dualità, ossia l'illusione; per l'appunto, è qui che egli sceglie la pillola rossa, quella con cui l'inganno verrà svelato.
Poco dopo Neo apre un libro intitolato "Simulacra & Simulation", e anche questo si inserisce nel discorso dell'illusorietà della realtà fenomenica, che per l'appunto è un mero simulacro, una simulazione fittizia.
E, a proposito di cose fittizie, poco dopo un personaggio secondario dice a Neo: "Io non ti conosco. Tu non esisti". Al di fuori del contesto narrativo, il contenuto-significato è chiaro anche in questo caso.
Al tipo in questione, peraltro, Neo risponde chiedendo: "Mai provata la sensazione di non sapere se sei sveglio o se stai ancora sognando?".
Procediamo con un altro simbolo: il contenitore di Morpheus delle due pillole, che è riflettente. Proprio come la realtà, che è uno specchio visibile del mondo invisibile, come sa chiunque sia impegnato in un percorso di crescita personale… o che abbia letto qualche libro di esoterismo al di là del suo impegno.
Tra l’altro poco dopo Neo stesso penetra e si fonde con uno specchio, immagine simbolica che non necessita di commenti.
Riguardo a Morhpeus, da notare che egli si siede in una poltrona con i braccioli che sembrano due leoni-sfingi, da sempre simboli di forza e conoscenza.
Morpheus, tra l’altro, guida la Nabucodonosor, nome ispirato al sovrano babilonese che ha governato dal 605 a.C. al 562 a.C. A chiunque abbia studiato un poco di storia (di vera storia, non di quella finta di scuola e telegiornali), Babilonia riporterà tante cose alla mente, dalle "inspiegabili" conoscenze astrologiche dei Sumeri, ai loro “miti” su storia e divinità Annunaki, agli antichi testi che parlano di guerre mondiali, esplosioni atomiche, macchine volanti… e che peraltro per buona parte hanno ispirato la Bibbia, la quale in un discrete proporzioni non è altro che una riscrittura di antichi testi sumeri, per l’appunto, ma con i nomi cambiati (parlo del Vecchio Testamento, chiaramente, non della seconda parte concernente Gesù, che è del tutto un'altra cosa, e come datazione e come consapevolezza). Tra l’altro Nabucodonosor è colui che ha conquistato Gerusalemme e distrutto il Tempio di Salomone, e coloro che hanno studiato un po’ di storia "cospirativa" avranno qualche collegamento mentale anche da questo riferimento. Anche perché la stessa Zion riporta alla mente il testo biblico, essendo stata la prima roccaforte degli Hyksos-Ebrei.
Curiosamente, poi, l’equipaggio della Nabucodonosor comprende nove persone: il 9 in numerologia non è un numero qualunque, e simboleggia l’evoluzione-illuminazione personale e la ricerca della verità (nei tarocchi è l’Eremita)... proprio come l'equipaggio della nave, Morpheus in testa.
Ma torniamo a Morpheus, che dice a Neo (per aiutarlo nel risveglio, lui che porta il nome del dio del sonno-sogno): “Tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente”.
E ancora: "Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo; non sai bene di che si tratta, ma l'avverti, è un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto".
E ancora: "Matrix è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità".
E ancora: "Nessuno di noi purtroppo è in grado di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è".
E ancora: "Segui il coniglio bianco", evidentemente riferendosi al romanzo Alice nel paese delle meraviglie, da sempre considerato un a storia di scoperta e viaggio interiore.
E ancora: "Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?".
E ancora: "Che cos'è Matrix? È controllo. Fintanto che Matrix esisterà, la razza umana non sarà libera".
E ancora: "Sei vissuto in un mondo fittizio".
E ancora: “Miliardi di persone vivono le loro vite, inconsapevoli”.
Proprio come si sostiene che sia in ambito esistenziale da un lato (spiritualità)… e in ambito materiale dall’altro (cospirazionismo).
I due sentieri di conoscenza, peraltro, percorsi a lungo si uniscono, e c’è sempre qualcuno che li percorre prima, fungendo da apripista e facilitatore al risveglio degli altri.
E, a proposito di sentieri da percorrere, a Neo vien detto questo: "La risposta è intorno a te. Ti sta cercando, e ti troverà, se tu lo vorrai". Ossia, il sentiero è lì, ed è a disposizione di chi ha voglia di camminare.
E gli vien detto anche: "Cerco di aprirti la mente, ma posso solo indicarti la soglia. Sei tu che la devi attraversare".
E pure: "Una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo".
Nel film è Morpheus, che peraltro con Trininy e Neo forma una strana trinità… e il nome stesso di Trinity lo prova, così come lo suggerisce la conversazione in cui si dice che Morpheus è stato come un padre per l’equipaggio della nave.
Abbiamo dunque “una sorta di padre”, “una sorta di Madonna tutta pelle e arti marziali” (faccio notare che nella tradizione gnostica lo Spirito Santo era considerato di genere femminile, e giustamente, visto che la creatura-figlio nasce per forza da un'energia maschile e un'energia femminile combinate), e abbiamo poi l’eletto, il "figlio", il messia tanto atteso che porterà (sacrificandosi in posizione croce, e resuscitando da morto) l’umanità al risveglio e alla vittoria sugli usurpatori, su coloro che la stanno sfruttando assorbendone le energie, come una sorta di grande allevamento… anzi, di campo coltivato.
Essendoci una trinità, nonché un messia, ci stava bene anche la figura di un traditore, ed eccolo nelle vesti di Cypher. Il suo nome peraltro, aggiungendo la sillaba "lu", praticamente diverrebbe Lucifero; il quale non a caso è il grande traditore, il grande ingannatore, il dissimulatore per eccellenza... a proposito di matrice e di illusioni.
A proposito, il primo incontro tra Neo e Trinity avviene sotto il ponte di Adam Street. Qua ci sono due simboli: il ponte rappresenta il punto di passaggio da un luogo a un altro, una vera e propria soglia da attraversare; la via è Adam Street, ossia la "via di Adamo", "il cammino di Adamo". Il cammino di Adamo, a sua volta simbolo dell'uomo e dell'intera umanità, è il percorso destinico ed evolutivo della razza umana: anche qua si sta parlando di consapevolezza.
Poco dopo la scelta di Neo, egli chiede a Morpheus: "Sono morto, vero?".
E questi risponde: "Tutto l'opposto".
A essere morti, infatti, sono i dormienti, mentre il percorso della consapevolezza, pur se impegnativo, risveglia le persone, le rende finalmente vive, da sonnambule che erano.
Torniamo da Neo che si è appena svegliato: prima di svegliarsi si è confusi, si intuisce qualcosa ma non si afferra bene il tutto. Durante il risveglio si è letteralmente nella melma, mentre dopo si guadagna in forza e visione.
“Riposa, Neo, le risposte arriveranno”, gli dice Morpheus durante la fase di “transizione”.
Il Neo appena risvegliatosi, tra l'altro, si accorge di avere lungo il corpo degli spinotti, da cui veniva prelevata la sua energia attraverso dei cavi... e grossomodo nei punti energetici del corpo, chakra in primis.
La transizione, peraltro, comprende allenamento e impegno: nulla è gratis, e tutto va guadagnato... anche in ambito esistenzial-spirituale.
E allora vai di kung-fu e jujitsu, che nella nostra vita sarebbero forza e consapevolezza, interiori piuttosto che esteriori.
Per aiutarlo a prendere consapevolezza nel suo potere, il “padre” Morpheus dice al suo “figlio prediletto”: “Non pensare di esserlo, convinciti di esserlo. Devi lasciarti tutto dietro, Neo: paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente”.
E ancora: "La tua mente lo rende reale".
A proposito di mente e manipolazione delle menti, il mentore dice questo al suo allievo, parlando della folla umana inconsapevole: "Fino a che non le avremo salvate, queste persone faranno parte del sistema. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. Se non sei uno di noi, sei uno di loro". Una descrizione che indiscutibilmente ben si adatta alla realtà contemporanea.
A proposito dei "collaborazionisti del sistema", i programmi umani quali l'Agente Smith sono chiamati "guardiani", mentre i macchinari sono chiamati "sentinelle", a conferma del fatto che si tratta di una prigione e che il sistema fa di tutto affinché gli individui non ne escano.
Mentre poco dopo l’Oracolo gli mostra il celebre "Conosci te stesso" ("Nemet nosce"), e gli dice che “Si è qualcosa se si crede di esserlo”, proprio come ci è stato detto per secoli e millenni in ambito esoterico-spirituale, fino ai recenti filoni di crescita personale.
Uno dei bambini nell'appartamento dell'Oracolo, invece, dice questo a Neo: "Non cercare di piegare il cucchiaio, è impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità: il cucchiaio non esiste. Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso".
Interessanti anche questa frase, a proposito di identità: "Matrix non è in grado di dirti chi sei". Ossia: il sistema è forte, potentissimo, capace di tessere una fitta rete di illusioni, ma non ha consapevolezza e non è in grado di donare consapevolezza alle persone. D'altronde, la consapevolezza umana lo fa crollare, mentre si nutre dell'energia inconsapevole dell'uomo.
Un altro evento che simboleggia perfettamente l’evoluzione spirituale dell’uomo è la “morte” di Neo. Sorvoliamo peraltro sul fatto che muore e poi torna in vita, proprio come qualcun altro, e andiamo al suo cambiamento interiore: egli passa da fuggitivo, braccato dagli agenti, i servi del sistema, a guerriero, dopo l’evento trasformazionale della morte (si noti che nei tarocchi la Morte significa proprio cambiamento, passaggio).
Ossia, nel momento della prova, della maggiore difficoltà, Neo prende consapevolezza dei suoi mezzi; proprio come succede nella nostra vita. Ogni evento, infatti, ci porta un insegnamento, e più è grande la prova, più è grande la ricompensa, ossia la forza che ne traiamo e che sarà una nostra risorsa da quel momento in poi.
Da notare, peraltro, come l’Agente Smith, il servo del sistema, spesso parli di tempo e di futuro ("Il futuro è il nostro mondo, il futuro è il nostro tempo"), ossia del nostro nemico secondo tutti i grandi maestri spirituali, ciò che ci impedisce di vivere nel presente, nel qui e ora, con consapevolezza.
Anche se, a voler essere precisi, il nemico non è il tempo, che è illusorio, ma la nostra mente, che ci tiene nella dualità (ricordate il pavimento a scacchi, le due pillole, i numeri-codici binari, etc): la mente duale nei tarocchi è rappresentata dal Diavolo che, etimologicamente parlando ("diabolum"), è "ciò che divide" (contrapposto a "simbolo-symbolum", "ciò che unisce").
Questa dualità che è così confortevole, e da cui abbiamo paura a staccarci (e anzi, gli addormentati finiscono per essere i più grandi servi del sistema, simbolicamente ospitando di volta in volta l'agente di Matrix), aspettando sempre il momento propizio posizionato in un prossimo futuro (“Come si si stesse aspettando qualcosa”, dice l’Oracolo a Neo).
Una volta trovato il coraggio di cambiare-morire, però, una volta percorso tutto il tunnel del bianconiglio, e magari essersi rotolati nel fango, si arriva dall’altra parte, laddove l’obiettivo è inevitabilmente uno.
Per dirla con Neo: “Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile”.
Una sentenza che accogliamo volentieri come una promessa... di cui siamo chiamati a fare parte.
In conclusione, Matrix è un film bellissimo nell’estetica, nel ritmo e nei contenuti, con un messaggio di rara profondità, e infatti ha avuto il successo che ha avuto.
Difficile trovare qualcosa di più in un unico film… e se l’aspetto esoterico-esistenziale a voi non interessa, rimangono sempre personaggi, estetica e ritmo.
Fosco Del Nero
Titolo: Matrix (The matrix).
Genere: fantascienza, azione, esistenziale.
Regista: Andy e Larry Wachowski.
Attori: Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Laurence Fishburne, Hugo Weaving, Gloria Foster, Marcus Chong, Julian Arahanga, Matt Doran, Joe Pantoliano, Belinda Mcclory.
Anno: 1999.
Voto: 9.