Principessa Mononoke era l’unico film di Hayao Miyazaki che ancora non avevo recensito su Cinema e film. Non perché non lo avessi mai visto, e anzi è stato il primo film di Miyazaki che ho visto, molti anni fa, e che mi ha fatto innamorare delle opere del regista nipponico, ma semplicemente perché non lo avevo mai rivisto da quando avevo aperto il blog.
Missione compiuta, e posso riconfermare la mia opinione primigenia: Principessa Mononoke è un capolavoro, forse (e dico forse, perché la concorrenza è notevole) l’opera più bella di Miyazaki, ossia quella più ricca di spunti, oltre che dotata di grande bellezza visiva.
Andiamo subito alla trama del film, per poi commentarlo: il Principe Ashitaka, nell’atto di difendere il suo villaggio da un enorme cinghiale posseduto da un demone, viene contagiato dalla sua maledizione, che gli si diffonde sul braccio sotto forma di piaga. Per cercare di salvarsi, partirà subito alla ricerca dello Spirito della Foresta, e nel suo viaggio incontrerà numerosi personaggi: il monaco errante Jiko, Lady Eboshi della Città del ferro, la ragazza lupo San-Mononoke e la madre lupo Moro, il capo cinghiale Ottoko, e tanti altri.
In questo suo viaggio, soprattutto, incontrerà i desideri le ambizioni dell'essere umano, che si scontrano sia con la natura e le sue energie sia con i desideri di altri uomini.
In effetti, il tema centrale de Principessa Mononoke è l’ego con i suoi attaccamenti e le sue aspettative, che inevitabilmente configgono con i desideri di qualcun altro… e quasi sempre in modo non chiaro su chi abbia ragione e su chi abbia torto.
Altro tema centrale, caro da sempre a Miyazaki e allo Studio Ghibli in generale, è il rispetto della natura, qui rappresentata da animali parlanti e da spiriti della natura, invariabilmente offesi o maltrattati dal genere umano.
In tutte queste dispute, tra uomini e uomini, tra uomini e animali, tra animali e animali, interverrà proprio Ashitaka, il vero protagonista della storia (Mononoke in realtà gli fa da spalla): lui, con il suo "sguardo non velato dall’odio", con la sua serenità e la sua centratura interiore, con la sua forza e la sua integrità, qualità di cui è un esempio cristallino, porterà pace là dove prima c’erano odio e violenza, e lo farà in perfetto stile non violento.
Ashitaka, in effetti, pare la rappresentazione fantasy di un monaco guerriero, avente l’abilità da guerriero come pure la forza interiore della persona illuminata: non è un caso che, nonostante sia giovane, tutti lo riconoscono immediatamente come un signore di alto rango, nonché un punto di riferimento degno di rispetto.
Per il resto, che dire de Principessa Mononoke? Datato 1997, è uno dei primi film di Miyazaki, e quindi tecnicamente concede qualcosa alle produzioni animate più recenti, ma la cosa non si nota affatto, immersi come si è nella bellezza della natura, degli spiriti (deliziosi i piccoli spiritelli del bosco che roteano la testolina) e della forza interiore di Ashitaka… ma anche nella forza esteriore di Eboshi, di Mononoke e dei vari animali presenti nella storia.
Principessa Mononoke è probabilmente il film più completo di Miyazaki, ancor più di Nausicaa della Valle del vento o di Laputa - Castello nel cielo; certamente non avrà l’estro creativo de La città incantata o de Il castello errante di Howl, né la leggerezza di Kiki - Consegne a domicilio o di Totoro, ma rischia seriamente di essere quello che dà di più a livello di contenuti ed energie interiori.
Insomma, è un film davvero imperdibile, di cui di seguito vi propongo alcune belle frasi.
"Sei pronto ad affrontare le conseguenze del gesto che hai compiuto?"
"Se lo mangeremo, la sua forza entrerà in noi."
"se lo mangerete, non otterrete come pensate che la sua forza entri in voi, ma vi trasformerete in esseri orribili."
"Anche se la foresta rinascerà, non sarà più quella di prima, perché il Dio della Foresta è morto."
"No, non può morire: egli è la vita stessa. E tutto quello a cui abbiamo assistito dovrebbe servirci ad aprire gli occhi."
"Oggi ho capito che la foresta è sacra e che nessuno ha il diritto di profanarla.
Noi ricostruiremo questa città, ma sarà una città migliore."
"Sei pronto ad affrontare le conseguenze del gesto che hai compiuto?"
"Se lo mangeremo, la sua forza entrerà in noi."
"se lo mangerete, non otterrete come pensate che la sua forza entri in voi, ma vi trasformerete in esseri orribili."
"Anche se la foresta rinascerà, non sarà più quella di prima, perché il Dio della Foresta è morto."
"No, non può morire: egli è la vita stessa. E tutto quello a cui abbiamo assistito dovrebbe servirci ad aprire gli occhi."
"Oggi ho capito che la foresta è sacra e che nessuno ha il diritto di profanarla.
Noi ricostruiremo questa città, ma sarà una città migliore."
Fosco Del Nero
Titolo: Principessa Mononoke (Mononoke-hime).
Genere: anime, animazione, fantasy, drammatico.
Regista: Hayao Miyazaki.
Anno: 1997.
Voto: 9.
Dove lo trovi: qui.