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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 27 maggio 2015

Cenerentola a Parigi - Stanley Donen

Non avevo mai visto Cenerentola a Parigi, film assai famoso, mentre al contrario ho visto un paio di volte Colazione da Tiffany, altro celeberrimo film con Audrey Hepburn, attrice e film che mi sono sempre piaciuti.
Mi sono dunque accostato a Cenerentola a Parigi attendendomi qualcosa del genere, ma trovando viceversa un prodotto ben diverso, e a me molto meno gradito.

Intanto, se siamo sempre sul genere commedia sentimentale, i contorni sono assai differenti: più lieve ed emotivo Colazione da Tiffay, decisamente più cerebraloide Cenerentola a Parigi, che peraltro si sposta sul genere musical, diretto non a caso da Stanley Donen, considerato il guru dei film musicali dell’Hollywood degli anni 50. 

Ecco in grande sintesi la trama del film: Maggie Prescott (Kay Thompson), la direttrice della rivista di moda Quality, va in giro per New York insieme al fotografo Dick Avery (Fred Astaire; L’ultima spiaggia) alla ricerca di una location adatta al loro ultimo servizio di foto.
Si imbattono così in Jo Stockton (Audrey Hepburn; Colazione da Tiffay, Vacanze romane, Sabrina), commessa in una libreria piuttosto intellettuale (sia la libreria sia lei).
Dick rimane colpito dalla giovane, tanto da proporla come nuova ragazza immagine della rivista.

In Cenerentola a Parigi tutto è irreale, ma non nel senso buono del termine, quello un po’ magico e surreale che accompagna le grandi storie, ma nel senso per me poco interessante del termine, per cui le cose avvengono in modo poco credibile e sensato: l’invasione della libreria, la scelta della ragazza, la storia d’amore tra la bella 28enne e il 58enne strambo, le relazioni tra i vari personaggi.
Il tono piuttosto cerebrale del film, peraltro, per me è un forte peggiorativo del tutto, e nemmeno il lato musical riesce a sollevare il prodotto, che risulta piatto anche su quel versante (e non a caso nessuna canzone di quelle incluse nel film è divenuta famosa).

Quel che è peggio è che il film ha un che di conservatorismo e arretratezza culturale decisamente poco gradevole, ma su questo punto lascio alla singola persona le valutazioni.

In conclusione, nel complesso Cenerentola a Parigi non mi è piaciuto per niente, né nei personaggi (finto intellettuale quello di Audrey Hepburn, gretto e maschilista quello di Fred Astaire, semplicemente molesto quello di Kay Thompson) né nella trame, così come nelle musiche.
Insomma, bocciato, e Colazione da Tiffany rimane ben lontano…

Fosco Del Nero




Titolo: Cenerentola a Parigi (Funny face).
Genere: commedia, musicale, sentimentale.
Regista: Stanley Donen.
Attori: Audrey Hepburn, Fred Astaire, Kay Thompson, Michel Auclair, Robert Flemyng, Dovima Anno: 1957.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.

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