Il ladro di orchidee è la conversione cinematografica dell’omonimo libro scritto da Susan Orlean, ma tale conversione ha subito un adattamento molto particolare, e non a caso il film originale è intitolato “Adaptation”.
Difatti, lo sceneggiatore Charlie Kaufman ha inserito elementi autobiografici nel film, risultando anzi il personaggio principale, affiancato da un fratello gemello inventato, e andando a configurare questa trama: Charlie Kaufman (Nicolas Cage; L’apprendista stregone, Arizona junior, Cuore selvaggio), è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura tratta dal romanzo Il ladro di orchidee, scritto da tale Susan Orlean (Meryl Streep; La morte ti fa bella, Il diavolo veste Prada, La mia Africa), a sua volta incentrato sulla figura di John Laroche (Chris Cooper; American beauty, Interstate 60, Seabiscuit - Un mito senza tempo), studioso di fiori e appassionato di orchidee rare (in primis l’orchidea fantasma).
In crisi di ispirazione creativa, l'uomo cerca di trovare nuovi spunti conoscendo meglio l’autrice del libro, aiutato in questo dal gemello Donald (sempre Nicolas Cage), che a sua volta è uno sceneggiatore, ma che soprattutto ha un carattere molto diverso da quello del musone, introverso e insicuro Charlie.
Le due storie, quella del duo Susan-John e quella di Charlie-Donald vanno avanti ognuna per conto suo fino a un certo punto, ma all’improvviso si intersecano, e persino in modo molto deciso…
Il ladro di orchidee per me non iniziava nel migliore dei modi, dal momento che non ho mai apprezzato Nicolas Cage (lo considero un attore mediocre, che probabilmente è stato agevolato nella sua carriera prima da parentele e in seguito da conoscenze) né Meryl Streep (la apprezzo come attrice, giacché è indubitabilmente brava, ma non mi ha mai detto molto proprio come impatto).
In compenso, nel cast figurava l’ottimo Chris Cooper (come non ricordarlo in Interstate 60 o in American beauty, in entrambi eccellente a dir poco), e dietro alla macchina da presa c’era il talentuoso Spike Jonze (Nel paese delle creature selvagge, Lei, Essere John Malkovich).
Ad ogni modo, mi sono guardato il film, consigliatomi per i suoi contenuti, e devo dire con piacere: da un lato è vivace, con le sue due trame parallele, mentre dall’altro lato, quello che alla fine è diventato prevalente ai miei occhi, fornisce insegnamenti importanti, per un verso (bellezza e vitalità) e per l’altro (amore incondizionato, centratura interiore).
E, riguardo a questi temi propongo di seguito alcune citazioni tratte dal film.
"Mi trovo su questo pianeta da quarant'anni e devo ancora cominciare a capirci qualcosa."
"La cosa meravigliosa è che ogni fiore ha un rapporto particolare con l’insetto che lo impollina.
C’è una certa orchidea che ha lo stesso aspetto di un certo insetto, perciò l’insetto viene attratto da quel fiore: il suo doppio, la sua anima gemella, e non desidera altro che fare l’amore con lei. Una volta volato via, l’insetto vede un’altra orchidea anima gemella, e fa l’amore anche con quella, impollinandola.
E né il fiore né l’insetto capiranno mai il significato del loro atto d’amore. E come potrebbero sapere che è grazie alla loro breve danza che il mondo vive?
Ma è così: facendo semplicemente quello che sono stati progettati per fare danno vita a qualcosa di magnifico e di grandioso. In questo senso ci dimostrano come vivere. Ci insegnano che l’unico barometro che si ha è il cuore; che quando individui il tuo fiore non puoi permettere a nulla di intralciarti."
"Molte persone bramano qualcosa di eccezionale, qualcosa di così esaltante da indurle a rischiare tutto per quella passione. Ma pochissime sono disposte a metterla in atto: è un sentimento molto potente, ed è intossicante trovarsi al fianco di una persona così piena di vita."
"– Io amavo Sara. Era mio, quell’amore, lo possedevo, nemmeno Sara aveva il diritto di portarmelo via. Io posso amare chi voglio.
– Ma per lei tu eri patetico.
– Beh, quello era un problema suo, mica mio. Tu sei ciò che ami, non ciò che ama te."
"I personaggi si devono evolvere, e l'evoluzione deve scaturire da loro."
"Ciò che sono riuscito a capire è che il cambiamento non è una scelta; né per una specie di pianta né per me.
Avviene, e ti ritrovi diverso."
Oltre alla trama interessante e originale, ad alcuni dialoghi interessanti e al buon cast (nonostante Nicholas Cage…), vi è anche una buona qualità registica, il che rende Il ladro di orchidee un buon film, certamente meritevole di visione, nonché Spike Jonze un regista ugualmente interessante.
Fosco Del Nero
Titolo: Il ladro di orchidee (Adaptation).
Genere: drammatico, psicologico.
Regista: Spike Jonze.
Attori: Nicolas Cage, Meryl Streep, Chris Cooper, Tilda Swinton, Maggie Gyllenhaal, Doug Jones, Stephen Tobolowsky, Brian Cox.
Anno: 2002.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.