Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 19 agosto 2015

In fuga per tre - Francis Veber

Francis Veber è uno dei miei registi preferiti, si da quando mi folgorò il brillantissimo La cena dei cretini.
Cui seguirono rapidamente Una top model nel mio letto, Le placard - L’apparenza inganna, Sta' zitto, non rompere, La capra.

Tuttavia, mi ero lasciato da parte qualcosa, come il film recensito quest’oggi: In fuga per tre. Il quale, peraltro, è il remake di un altro film di Veber, ossia Due fuggitivi e mezzo, col primo che in pratica è il remake americano dell’originale film francese (che non ho recensito ma che mi pare di aver visto).

Ecco la trama sommaria del film: Lucas (Nick Nolte; Peaceful warrior - La forza del campione, Spiderwick - Le cronache, Il principe delle maree, Cape fear - Il promontorio della paura) si è fatto 5 anni di prigione, scontati per l’ennesima rapina in banca. Uscito dal carcere, è deciso a iniziare una nuova vita, lavorando in modo onesto.
Però, appena uscito, capita proprio nel bel mezzo di una rapina in banca, ad opera di Ned (Martin Short; I tre amigos!, Salto nel buio, Alice nel paese delle meraviglie), disperato padre senza soldi della piccola Meg, una bambina un po’ problematica.
Suo malgrado coinvolto nella rapina, e anzi preso come ostaggio, e frettolosamente scambiato dal detective Dugan per l’autore del crimine, finirà per prendere parte alle vicende dell’imbranato Ned di quanto avrebbe voluto.

Essenzialmente, come facilmente intuibile, In fuga per tre è una commedia degli equivoci, e senza giri di parole: l’essenza del film è proprio comico-umoristica, senza alcuna altra pretesa e senza sottotrame o contenuti più profondi.

Nella sua semplicità, comunque, essa funziona piuttosto bene, grazie anche alla buona amalgama tra il duro Nick Nolte (che nel passaggio dal film francese al film americano Veber ha preso il posto del francese Gerard Depardieu, e che in un fotogramma è quasi identico) e l’imbranato Martin Short (il quale viceversa ha "sostituito" Pierre Richard), che ha un’aria umoristica solo a guardarlo. 

Alcuni momenti, peraltro, sono letteralmente irresistibili, mix tra l’umorismo tipicamente francese, che Veber regala a piene mani nei suoi film, e la maggior azione americana…

… anche se, in pratica, il film non è altro che una lunga sequela di equivoci, incomprensioni, goffaggini, salvataggi, come peraltro da abitudine per Veber.

Dunque tutto dipende, come sempre, da ciò che cercate in un film, ma senza dubbio si può dire che In fuga per tre costituisce una discreta e divertente commedia lungo tutti i suoi 90 minuti.
Non certo il mio film preferito di Veber (quelli sono La cena dei cretini e Una top model nel mio letto), ma si lascia guardare volentieri.

Fosco Del Nero



Titolo: In fuga per tre (Three fugitives).
Genere: commedia, comico.
Regista: Francis Veber.
Attori: Nick Nolte, Martin Short, Sarah Rowland Doroff, James Earl Jones, Jack McGee, Alan Ruck, Kenneth McMillan.
Anno: 1989.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

Il mondo dall'altra parte