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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 26 settembre 2017

Storia di una ladra di libri - Brian Percival

Non conoscevo Storia di una ladra di libri, film diretto nel 2013 da Brian Percival: me lo ha consigliato niente meno che un ragazzo kashmiro a Srinagar, e io gli ho dato retta e me lo sono visto.

Ho fatto bene, direi, e anzi ho trovato il film molto tenero… anche se a ben vedere tratta di temi assai duri: la morte, la prigionia, l’essere orfani, il tutto come al solito in salsa anti-nazista, unico elemento del film con cui partivo prevenuto un po’ perché la storie anti-naziste e pro-sioniste mi hanno annoiato da tempo, un po’ perché, essendo la storia scritta dai vincitori, c’è il fortissimo rischio che anche questa sia stata distorta, come infatti sostengono in tanti.
Senza parlare di tutti i popoli che sono stati maltrattati nella storia, Europa compresa, cosa per cui non si capisce come mai si vada a parare sempre lì.

Cioè, in realtà si capisce, ma è un altro discorso, e lasciamo perdere questo dettaglio, che alla fine nel film è più che altro sfondo, e vediamo la trama sommaria di Storia di una ladra di libri, film tratto dal libro di Markus Zusak La bambina che salvava i libri: siamo in Germania nel 1939, e Liesel Meminger (la bravissima Sophie Nélisse) è rimasta orfana, senza nessuno.
Il padre è morto, la madre l’ha lasciata poiché è fuggita dalla Germania per le sue idee politiche, e il fratellino è morto. Risultato: la bambina è data in adozione ad Hans (Geoffrey Rush; I pirati dei Caraibi - La maledizione della prima luna, I pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma) e Rosa Hubermann (Emily WatsonEquilibrium), che la alleveranno come una figlia, ricambiati nell’affetto.

I due hanno ugualmente idee anti-hitleriane (ma dai…), tanto da accogliere in casa e proteggere il fuggiasco Max, che svilupperà una tenera amicizia con Lisa, amica anche del coetaneo Rudy Steiner.

Tra l’altro, Lisa è analfabeta, e imparerà a leggere un po’ a scuola, e un po’ a casa con le cure di Hans e di Max.

Il regime nazista, e la guerra mondiale, rimangono sullo sfondo, ma ovviamente influiscono sulla storia: alcuni personaggi vengono prescritti per l’esercito, altri spariscono e non si vedono più, e la gente passa molte serate nei basamenti anti-bombardamenti.

Essenzialmente, Storia di una ladra di libri è una storia di formazione… e non della sola Lisa, ma un po’ di tutti i personaggi, che danno l’idea di crescere durante il narrato: Rudy, Hans, la moglie Rosa, etc.
Persino i libri sembrano crescere insieme a Lisa.

Il tutto assume i contorni di una favola adulta: molti protagonisti sono bambini e ragazzini, ma la storia è grande, e molto tenera, come dicevo.

Film un po’ triste per tanti versi, ma assolutamente promosso.

Fosco Del Nero



Titolo: Storia di una ladra di libri (The book thief).
Genere: drammatico, sentimentale, storico.
Regista: Brian Percival.
Attori: Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Joachim Paul Assböck, Kirsten Block, Sandra Nedeleff, Rafael Gareisen.
Anno: 2013.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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