Altro film d’animazione proposto su Cinema e film: stavolta siamo in compagnia di Dragon trainer, film della Dreamworks realizzato nel 2010.
Piccola premessa, che immagino si sia capita dalle precedenti recensioni: quando guardo un film d’animazione non mi attendo un prodotto per bambini, anagrafici o intellettuali, ma un prodotto che può anche indirizzarsi a un pubblico giovane, ma che comunque deve avere qualcosa da dire a tutti.
In termini di immaginazione, di avventura, di umorismo, di contenuti interiori.
Ecco perché apprezzo film d’animazione come Rango, I figli della pioggia, The boy and the beast, mentre film come Frozen - Il regno del ghiaccio, per dirne uno, mi lasciano totalmente deluso e distaccato.
Vediamo come se la cava Dragon trainer in tale contesto, e partiamo dalla sua trama sommaria: siamo sull’isola di Berk, nordica e fredda, e siamo in mezzo a un villaggio di vichinghi, popolo il cui unico obiettivo, sia in termini di sopravvivenza sia in termini di soddisfazione personale, è quello di uccidere il maggior numero di draghi possibile.
Se il capo del villaggio, Stoick, è campione in tal senso, grazie alla sua forza fisica e al suo coraggio, suo figlio Hiccup è l’esatto contrario, e infatti è fonte di dispiacere e di preoccupazione sia per il padre che per tutto il villaggio, giacché tende sempre a mettersi nei guai e a combinare pasticci.
In lui, è forte il desiderio di essere come gli altri vichinghi e di sentirsi da loro accettato, ma è altrettanto forte la sensazione di essere diverso.
Cosa che si vedrà in pieno quando il giovane avrà l’occasione di interagire con un drago, uno dei più pericolosi tra tutti: una "furia buia"…
… con il quale Hiccup, in disparte, avvierà un rapporto personale vero e proprio, tanto che “Sdentato” diventerà il suo miglior amico.
Peccato che dal ragazzo ci si attenda che uccida i draghi, non che ci faccia amicizia.
Il canovaccio di Dragon trainer è abbastanza banale, se vogliamo: il giovane diverso dal resto del suo gruppo di appartenenza, che da un lato vuol essere accettato ma dall’altro vuol percorrere la sua strada personale.
Anche il rapporto tra i due protagonisti, umano e drago, è un cliché, sfruttato e sfruttato a più riprese (dico, il rapporto tra uomo e animale, drago o meno che sia).
Quanto all’avventura, siamo nella banalità anche qui, nel senso che vi è una parte cattiva, e poi i buoni che lottano per difendersi… anche se qui vi è perlomeno un qualche sovvertimento dei ruoli, diciamo così.
Ciò in cui Dragon trainer eccelle, ed è ciò che lo tiene a galla, è un ritmo rapido e veloce, condito da numerose gag visive e verbali, che lo rendono piacevole e discretamente divertente.
Non è nato per essere un capolavoro, ma perlomeno riesce nell’intento di essere un buon prodotto cinematografico.
È un peccato però, e questo lo penso dell’80% dei film di animazione, che tanto dispendio tecnologico venga messo al servizio del solo intrattenimento, senza quell’originalità e quella profondità che farebbero fare il salto di categoria verso livelli superiori.
Ma immagino sia tutta una questione di target e di obiettivi, anche economici… e difatti Dragon trainer ha incassato molto, e ha inoltre generato un seguito già uscito e un altro seguito in programma.
Fosco Del Nero
Titolo: Dragon trainer (Dragon trainer).
Genere: animazione, fantastico, commedia.
Regista: Chris Sanders, Dean DeBlois.
Anno: 2010.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.