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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 27 novembre 2018

Le avventure del Principe Achmed - Lotte Reiniger

Ieri mi son guardato un film d’animazione di breve durata, intendendo con breve durata un’ora circa.
Parlo de Le avventure del Principe Achmed, film d’animazione tanto anziano quanto particolare.

È anziano perché è una produzione del 1926, il che lo rende di diritto uno dei film più vecchi recensiti su Cinema e film (i competitor in tal senso sono Metropolis Faust), e il film d’animazione più vecchio in assoluto, fatto affatto trascurabile.
Ed è particolare perché in pratica è un film muto, accompagnato giusto ogni tanto da qualche frase scritta… in tedesco, nella versione che ho visto io, doppiata a voce in inglese, il che per quanto riguarda la mia comprensione è già meglio del tedesco.

Quanto al genere, siamo tra l’avventura e il fantastico, con l’ambientazione che spazia tra il Vicino Oriente e il Lontano Oriente, ossia tra mondo arabo (Asia dell’ovest) e mondo cinese (Asia dell’est), col tutto che s’iscrive nell’atmosfera de Le mille e una notte… e non a caso la storia è una di quelle raccontate nella celebre raccolta, con tanto di Aladino come uno dei protagonisti.

Da sottolineare che originariamente il film era in bianco e nero, pur con alcuni viraggi di colore, e che in seguito esso è stato restaurato e colorato in modo assai vivace, ciò che per l’appunto è la versione che circola oggidì.

Ecco in grande sintesi la trama del film: Achmed è un principe, il quale, suo malgrado, si trova trasportato da un cavallo alato presso altri reami e isole. Tutto è nato da un diverbio con uno stregone che ambiva alla mano della principessa sorella, in aiuto della quale il fratello è corso, per poi essere in qualche modo allontanato grazie all’ausilio di un cavallo volante.
Il giovane però è intelligente, e dopo un po’ di tempo capisce come si guida il cavallo; in tal modo riesce ad arrivare in svariati posti, e in uno di essi conosce la bellissima Peri Banu, principessa delle isole Wak Wak… la quale però viene insidiata proprio dallo stregone contro cui Achmed aveva alzato il braccio, determinando una sfida che si risolverà grazie all’aiuto di alleati… e qua entra in gioco anche Aladino.

Le avventure del Principe Achmed, che utilizza la tecnica delle silhouette e si rifà al teatro cinese delle ombre, è diviso in cinque atti, come fosse una commedia teatrale… e peraltro si era quasi perso dopo un bombardamento a Berlino, dove era conservato.
Ritrovato nel 1954, fu poi restaurato e colorato fino alla versione odierna, che ci consegna non solo il primo film d’animazione di cui si ha notizia, ma anche un bel prodotto, fantasioso e vivace… per quanto ovviamente assai distante dai gusti e dalle abitudini cinematografiche dello spettatore odierno.

Ad ogni modo, un po’ per il cimelio storico, un po’ per l’opera in sé, val la pena di vedersi almeno una volta questo Le avventure del Principe Achmed.

Fosco Del Nero



Titolo: Le avventure del Principe Achmed (Die abenteur des Prinzen Achmed).
Genere: animazione, avventura, fantastico.
Regista: Lotte Reiniger.
Anno: 1926.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


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