Non avevo mai sentito nominare Stranger things sino a poco tempo fa, anche perché non frequento le normali programmazioni televisive, ma avendone letto in rete pareri assai positivi, ho deciso di provare, tanto più che il genere mi pareva a me congeniale.
Bene, a serie visionata (almeno, quanto finora prodotto, ossia quattro stagioni, su cinque totali), posso affermare che vi sono ottimi motivi per cui la serie ha avuto un notevole successo, dal momento che in Stranger things è tutto ben pianificato e congegnato.
Letteralmente tutto: la sigla, la colonna sonora, la regia, il casting, la sceneggiatura, la tensione scenica, il mix di generi, i cliffhanger di praticamente ogni santo episodio.
Insomma, si vede che l’opera è frutto di un lavoro certosino su tutti i versanti.
La trama: la fittizia città di Hawkins, nell’Indiana dei primi anni “80, sembra una cittadina come tante, se non fosse che il male è in agguato, sotto forma di pericolosi esperimenti umani e di sovrapposizioni tra la normale dimensione materiale e il cosiddetto “Sottosopra”, una sorta di versione parallela della realtà popolata da presenze malefiche… a quanto pare capaci di passare dall’altra parte, cosa che spiega la sparizione di alcuni bambini e ragazzi.
Il primo a sparire è Will, un bambino un po’ problematico molto amico di altri tre bambini un po’ imbranati e disadattati, con fama da nerd e da giocatori di giochi di ruolo: Mike, Dustin e Lucas. Proprio loro tre si imbatteranno in Undici, una bambina giunta da non si sa dove, la quale si dimostrerà centrale in tutti gli eventi che seguiranno.
Altri protagonisti importanti nella storia sono la madre e il fratello maggiore di Will, rispettivamente Joyce e Jonathan Byers, lo sceriffo Jim Hopper, la sorella maggiore di Mike, Nancy Wheeler, la futura ragazza di Lucas, Max Mayfield (nonché il di lei fratello violento Bill), e Steve, belloccio che dapprima figura come ragazzo di Nancy e poi come amico/fratello maggiore di Dustin, nonché collaboratore del gruppo di ragazzini.
Già da tale elenco è evidente che gli adulti, in Stranger things, rivestono un ruolo assai minoritario: togliendo scienziati ed esercito, ne rimarrebbero ben pochi, e farebbero comunque da tappezzeria, rispetto al ruolo da protagonisti dei ragazzini in questione.
In effetti, il primo termine di paragone, iniziata la visione della serie, è stato il film I Goonies.
Stranger things è però una miscellanea di generi: c'è I Goonies, c’è Stephen King (ma senza le sue energie torbide e sporche), c’è Alien, oltre al filone dei bambini nerd c’è il filone liceale-adolescenziale e altro ancora.
La durata degli episodi è alquanto variabile: se ogni stagione propone otto o nove episodi, alcuni durano meno di 50 minuti, mentre uno addirittura arriva a 140 (due ore e venti di episodio!).
Se la scelta degli attori è stata efficace (a parte qualche elemento), non vi erano nomi già famosi, con l’eccezione di Winona Ryder, presente sin dall’inizio, Sean Astin e Paul Reiser, aggiuntisi poi. Nessun volto di grido, comunque e, anzi, molti son diventati noti proprio con la serie in questione.
A proposito degli attori scelti, va per forza notato uno dei difetti dell’opera: è una produzione Netflix, il che vuol dire propaganda mondialista, tra cui la propaganda omosessuale. Su una ventina di bambini/ragazzini presentati, ce n’erano quattro omosessuali (formalmente dichiarati o no): la percentuale ovviamente non è realistica, per cui è propaganda, ossia distorsione della realtà nella direzione desiderata (da chi intende confondere il genere umano a livello di energia sessuale, ciò che tende a confondere e disequilibrare tutto quanto).
Va comunque assai meglio rispetto ad altri prodotti Netflix che ho visto.
Nota positiva: la serie è molto citazionista relativamente agli anni “80: Ritorno al futuro, La storia infinita, La cosa… per non parlare delle numerose canzoni di quegli anni, che ogni tanto fanno capolino.
In conclusione: al netto di qualche mancanza (presenza ridicola degli adulti, molti dubbi sulla strumentazione tecnica, la propaganda/confusione sessuale di cui sopra), Stranger things si rivela un prodotto di prima classe, che non per niente ha ottenuto un grande successo sia di critica che di pubblico.
In attesa della quinta stagione, quella che si rivelerà risolutiva del tutto (e già è successo molto).
Fosco Del Nero
Titolo: Stranger things (Stranger things).
Genere: serie tv, fantastico, horror, adolescenziale.
Ideatore: Duffer Brothers.
Attori: Millie Bobby Brown, Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Sadie Sink, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Charlie Heaton, Matthew Modine, Cara Buono, Joe Keery, Kevin Glen Kavanaugh, Sean Astin, Paul Reiser, Dacre Montgomery, Maya Hawke, Priah Ferguson, Brett Gelman.
Anno: 2016-2023.
Voto: 8.5.
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