Anche se il mondo finisse domani è un film d’animazione piuttosto interessante, dal momento che parte da una premessa originale e potenzialmente molto stimolante: nel Giappone contemporaneo, nel quale è ambientata la storia essendo per l'appunto un film giapponese, molte persone cadono morte all’improvviso, tanto che il fenomeno delle “morti improvvise” è onnipresente nei giornali e nei discorsi della gente.
A parte la grande attualità della questione (con la differenza che nel film non si conosce la causa delle morti improvvise mentre nella realtà la causa si conosce benissimo), lo spunto di partenza si rivela molto intrigante e potenzialmente assai ampio, anche se poi viene affrontato in modo molto limitato, diciamo così.
Essenzialmente, Anche se il mondo finisse domani rivela un mondo parallelo, nel quale tuttavia succedono cose diverse: nel Giappone “reale” vi è la società che conosciamo, mentre nel Giappone alternativo, dopo una dura guerra civile, si è instaurato il Principato del Giappone, un regime militare con a capo, teoricamente, una principessa, ma di fatto retto da un consiglio che decide da dietro le quinte.
Il problema è che i due mondi son talmente legati, che quando un individuo muore in uno, muore all’istante anche nell’altro… per l’appunto, senza una causa apparente.
I protagonisti della storia sono Shin Hazama e Kotori Izumi, due adolescenti compagni di scuola e amici d’infanzia, nonché segretamente innamorati l’uno dell’altra.
La madre di Shin è mancata, per “morte improvvisa”, quando era bambino, e ora viene a mancare anche il padre; subito dopo, ai due viene spiegata, da persone giunte dal mondo parallelo, la situazione congiunta dei due mondi, con tutto quello che ne consegue anche a livello politico: assassini mirati in un mondo che si riflettono nell’altro e viceversa.
Così, quella che è partita come una storia d’amore adolescenziale si trasforma rapidamente in una sorta di thriller d’azione, fatto di combattimenti e adrenalina… non il massimo, dal mio punto di vista.
Come non è il massimo il disegno, basato sulla computer grafica: assai più brutta dell’animazione tradizionale, basata sui disegni a mano, ma comunque passabile e guardabile.
Il peccato principale di Anche se il mondo finisse domani è però un altro: lo spunto di partenza, davvero interessante, è stato sprecato per metter su un film di combattimenti tra androidi e tra mondi, laddove avrebbe potuto indagare qualcosa di assai più meritevole.
Fosco Del Nero
Titolo: Anche se il mondo finisse (Ashita sekai ga owaru to shite mo).
Genere: anime, fantastico, sentimentale, azione.
Regista: Yuhei Sakuragi.
Anno: 2018.
Voto: 6.
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