Mi sono guardato L’arte di arrangiarsi, film italiano del 1954, non tanto perché il protagonista era Alberto Sordi, quanto perché il regista era Luigi Zampa, autore di alcuni classiche commedie all’italiana, come Il vigile, Ladro lui, ladra lei e Anni ruggenti.(le prime due con Alberto Sordi, peraltro).
Inoltre, L’arte di arrangiarsi veniva consigliato online come uno dei migliori film italiani dell’epoca.
Partiamo dalla trama sommaria del film in questione (che sarebbe il primo terzo di una sorta di trilogia, insieme ad Anni difficili e Anni facili): Rosario Scimoni è una sorta di banderuola opportunista, in ogni senso. Politicamente parlando, passa dal socialismo al fascismo con grande facilità (beh, non fu l’unico a essere onesti); a livello di donne, cerca le più abbienti ancor più che le più belle; a livello di lavori, passa dalla politica al cinema, sempre alla ricerca di un successo “facile”.
Il tutto, col sorriso sulle labbra e con buone maniere, alla vecchia maniera, pur in mezzo a eventi anche difficili, come la guerra mondiale.
Evidenzio due cose, già evidenziate in passato: Alberto Sordi era un grandissimo attore e dominava lettreralmente la scena davanti alla telecamera. Questa è una nota ovviamente positiva.
La nota negativa è che egli si è prestato soprattutto (non so se per scelta sua o perché gli veniva proposto quello) a ruoli letteralmente diseducativi: personaggi disonesti, voltagabanna, infingardi… probabilmente influenzando, con il suo grande successo, la stessa cultura italiana di quei decenni, certamente non in positivo.
È venuto prima l’uovo o la gallina? Qui film venivano prodotti perché erano il riflesso della cultura italiana, e quindi il suo risultato, o la hanno influenzata, e quindi erano la causa?
Probabilmente entrambe le cose.
Ancor prima, il discorso si può applicare pari pari a Totò e, allargando il discorso, anche a Vittorio De Sica e Vittorio Gassman): è una mera coincidenza che i più rappresentativi attori italiani abbiano interpretato soprattutto ruoli di questo tipo?
Personalmente, gradisco non eccessivamente i film del genere “commedia truffaldina”: qualche situazione simpatica, qualcosa di divertente, ma non si va molto oltre.
Almeno, così è stato per L’arte di arrangiarsi di Luigi Zampa… nettamente il peggiore dei tre film citati, dal mio punto di vista.
Fosco Del Nero
Titolo: L’arte di arrangiarsi.
Genere: commedia.
Regista: Luigi Zampa.
Attori: Alberto Sordi, Franco Coop, Elli Parvo, Armenia Balducci, Nando Bruno, Giacomo Furia, Piero Pastore, Turi Pandolfini, Tullio Tomadoni, Antonio Acqua.
Anno: 1954.
Voto: 6.
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