Avevo già visto, in passato, Il vigile, film del 1960 con Alberto Sordi, ma forse non integralmente, o forse talmente tanto tempo fa, da ragazzino, che non me ne ricordavo i dettagli.
Ad ogni modo, ecco per sommi capi la trama del film diretto da Luigi Zampa, regista di cui, nonostante l’ampia filmografia, finora non avevo recensito nulla (Alberto Sordi invece è già apparso ne Il boom): in una cittadina di provincia romana Otello Celletti, disoccupato di lungo corso, ottiene un posto di lavoro grazie all’intercessione di un assessore, il cui figlio è stato salvato da un annegamento proprio dal figlio di Otello. Questi, tuttavia, non gradisce il lavoro di fatica propostogli e insiste per divenire vigile.
Ottenuto l’incarico dopo varie insistenze, ne combina una dietro l’altra, a volte per negligenza e a volte per eccessivo rigore.
Da citare i personaggi di Vittorio De Sica, che interpreta il sindaco, e di Silva Koscina, che interpreta sé stessa.
Essenzialmente Il vigile è una commedia, con ovvia pendenza comica da un lato, ma con un’altrettanto pendenza satirica dall’altro. Anche se… anche se, a essere onesto, il prodotto più che un film di denuncia sembra un film d’intrattenimento costruito su certe fondamenta, e la differenza di approccio, nonché di risultati sul pubblico che guarda, è notevole.
Nel primo caso, infatti, l’ideale di fondo è che “così non va bene, tutto questo va cambiato”; nel secondo caso, invece, lo sfondo è quello per cui “le cose funzionano in questo modo, in fin dei conti va bene così”.
Peraltro, molto spesso, nei film che ha girato, Alberto Sordi ha interpretato la figura tipica dell’italiano che pensa ai suoi interessi e calpesta tutto il resto: i diritti degli altri, la verità, gli ideali, l’onestà… con un’aggravante: essendo particolarmente bravo e simpatico, è riuscito a far sembrare altrettanto simpatici dei personaggi che viceversa sarebbero deplorevoli: parassiti, ladri, bugiardi, truffatori, corrotti, arrampicatori sociali (vigili, medici o altro che fossero).
Stesso discorso per Vittorio De Sica, con la differenza che quest’ultimo si sposta dalla “simpatia-gradevolezza” al “fascino-eleganza”.
Il vigile, così, è un ottimo film dal punto di vista del prodotto cinematografico (brioso, divertente, interessante anche come affaccio sull’Italia di allora), ma è un prodotto pericoloso a livello culturale.
Non a caso, non è un’opera di fantasia, o almeno solamente per certi tratti, giacché è tratto dalla storia vera di un vigile che aveva osato multare il Questore di Roma per un sorpasso vietato e che poi era stato ricattato relativamente a certe sue questioni familiari, in primis la sorella che faceva la prostituta. Quelle cose dunque succedevano e succedono ancora, e come ci si pone in relazione a esse fa la differenza, in termini educativi, verso il pubblico.
Fosco Del Nero
Titolo: Il vigile.
Genere: comico, commedia.
Regista: Luigi Zampa.
Attori: Alberto Sordi, Marisa Merlini, Vittorio De Sica, Mario Riva, Lia Zoppelli, Nando Bruno, Carlo Pisacane, Vincenzo Talarico, Sylva Koscina, Nerio Bernardi, Fausto Guerzoni, Giulio Calì.
Anno: 1960.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.