Una delle sorprese più liete degli ultimi anni: Shaolin soccer, girato a Hong Kong nel 2001 dal giovane attore e regista Stephen Chow, è diventato ben presto un grande successo nell'Asia orientale e anche in Occidente, grazie al passaparola e al peer-to-peer in internet.
In effetti, quando nel 2003 il film è stato portato in occidente dalla Miramax, già godeva di una grande popolarità.
Purtroppo, però, in fase di adattamento il lavoro è stato pesantemente mutilato, con circa 20 minuti tagliati (e nessuno ne ha mai capito il perché).
In casa Italia è andata anche peggio, con il doppiaggio diretto da Pino Insegno che ha letteralmente mutilato un ottimo prodotto, un film a metà tra spettacolarità e filosofia, rendendolo una storiella frivola popolata da macchiette ridicole.
Già, perché si sono avute tre brillanti idee, veramente dilettantesche:
1. Dare ai personaggi degli accenti regionali (romano, siciliano, etc).
2. Cambiare i dialoghi per renderli più terra terra.
3. Far fare il doppiaggio a professionisti del settore come Candela, Mihajlovic, Pancaro, Tommasi, Del Vecchio, etc.
Il risultato: la versione originale del film (ovviamente vista coi sottotitoli) è infinitamente più bella.
Non c'è nemmeno paragone; son proprio due film diversi.
Il mio giudizio si basa sull'averle viste entrambe, ed è un parere che, ho riscontrato su internet, è largamente condiviso.
Ma veniamo al film in sé e per sé: Fung (detto Golden leg), ex calciatore e ora allenatore disoccupato, incontra Sing (Mighty steel), esperto di tecniche shaolin, anch'egli povero in canna. I due decidono di coniugare le loro due abilità, kung fu e calcio, e iscriversi al campionato nazionale.
La squadra che metteranno su all'inizio sembra piuttosto scalcinata, ma dopo un po' di rodaggio inizia a farsi valere nella coppa nazionale...
Diciamo subito una cosa: la trama di Shaolin soccer non è originalissima, e fin dall'inizio si sa cosa succederà, dettaglio più, dettaglio meno.
I punti di forza del film sono invece altri. Intanto, degli effetti speciali spettacolari e coinvolgenti, che già di per sé valgono la visione del film.
Perlomeno perché sono uniti a significati a mio avviso densi e profondi: al kung fu praticato si unisce infatti la visione della vita che gli sta dietro, di sapore quasi filosofico.
Ad azione e filosofia si aggiunge poi la comicità, dato che il film è sostanzialmente una commedia, e anche divertente.
Inoltre, la storia si fa seguire volentieri, grazie a dei personaggi costruiti molto bene e a cui ci si affeziona in fretta (in primis Sing e tutti i suoi fratelli).
Bella anche la colonna sonora.
Bella anche la colonna sonora.
Insomma, Shaolin soccer è un prodotto originale e godibile che però va necessariamente visto in lingua originale (cantonese); un ostacolo forse per chi non ha voglia si seguire un film coi sottotitoli.
Forse, invece, persino un pregio per i puristi del cinema (che sostengono che i film andrebbero visti sempre in lingua originale... e forse non hanno tutti i torti).
In calce un breve spezzone del film, con l'esordio del Real Shaolin nel campionato.
Fosco Del Nero
Titolo: Shaolin soccer (Siu lam juk kau).
Genere: sportivo, commedia, comico.
Regista: Stephen Chow.
Attori: Stephen Chow, Vicki Zhao, Ng Mang Tat, Patrick Tse Yin, Wong Yat Fei, Tin Kai Man, Lam Tze Chung, Chan Kwok Kwan, Mok Mei Lam, Lam Tsz Sin, Karen Mok, Cecilia Cheung.
Anno: 2001.
Voto: 7.5.
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