Era da parecchio tempo che non proponevo un film giapponese, e dunque ecco qui Sogni di Akira Kurosawa, storico regista nipponico.
Sogni peraltro non è un film unico, ma una raccolta di otto episodi differenti, benché accomunati da un senso di rispetto e di elogio della natura, a cui al contrario è contrapposta la follia dell’uomo.
Gli otto episodi sono i seguenti:
- Raggi di sole nella pioggia,
- Il pescheto,
- La tormenta,
- Il tunnel,
- Corvi,
- Fuji in rosso,
- Il demone che piange,
- Il villaggio dei mulini.
Nel primo episodio un bambino si imbatte nei demoni-volpe a dispetto della raccomandazione di sua madre di non uscire di casa.
Nel secondo un altro bambino vede gli spiriti di un pescheto di recente abbattuto dall’uomo.
Nel terzo episodio, durante una tormenta che sorprende un gruppo di scalatori, uno di essi vede una yuka-onna (una donna delle nevi), che lo tenta con la sua voce suadente.
Nel quarto un comandante, unico sopravvissuto, incontra gli uomini del suo battaglione, appena morti.
Il quinto episodio è uno dei due più belli, a mio avviso, e riguarda il pittore Van Gogh, peraltro interpretato dal regista Martin Scorsese.
Nel sesto episodio si vedono gli effetti di un disastro nucleare di fronte al Monte Fuji.
Nel settimo, sempre in tema disastro nucleare, si vedono i risultati della radioattività sulla terra.
L’ottavo e ultimo episodio è il più bello del lotto, e da solo secondo me vale l’intero film (che al contrario in altri spezzoni mi è piaciuto meno): il protagonista si trova immerso in un paesaggio bucolico di grande bellezza e serenità, e parla con un vecchio del villaggio, che gli spiega quale è la follia dell’uomo e quale invece la saggezza della natura.
A questo proposito, allego di seguito alcune delle frasi enunciate.
"La gente si abitua troppo alle comodità e pensa che le cose comode siano le migliori... e così scarta le cose buone davvero."
"Non vi disturba il buio di notte?"
"Ma deve esserci buio di notte. Se la notte fosse lucente come il sole, bell'affare. Bell'affare una notte tanto chiara da nasconderti le stelle."
"Quello che cerchiamo di fare è vivere in modo naturale, come del resto aveva sempre vissuto prima la gente. Oggi la gente si sta scordando il fatto che anche loro fanno parte della natura, come tutto il resto."
"Gli esseri umani devono la loro vita alla natura, però la trattano senza nessuna considerazione.
Sono convinti di poter creare qualcosa di meglio, loro, specialmente i signori scienziati, ma ignorano completamente quello che c'è nel profondo del cuore della natura, e inventano solo cose che alla fine rendono la gente infelice."
"Non occorrono gli scienziati per dirci che le cose più necessarie alla nostra vita sono aria e acqua pulita, che procurano per noi gli alberi e il verde.
Però la gente continua ad avvelenare tutto."
Non solo i concetti di questo ultimo episodio, ma in generale di tutto il film sono indubbiamente positivi e importanti (rispetto per la natura, antimilitarismo, antinucleare, semplicità in luogo di complessità), ma una nota di merito in particolare va al ballo-corteo-funerale del villaggio dei mulini, veramente incantevole.
Ripeto: in alcuni momenti ed episodi Sogni è un po’ lento e rischia di annoiare, nonostante la grande cura estetica, tipica tra l’altro delle produzioni orientali (così come peraltro la lentezza di alcuni registi nipponici; credo a tal proposito che il film più lento che abbia mai visto sia Dolls di Takeshi Kitano), ma ha quei due momenti di picco che senza dubbio aumentano il valore del prodotto complessivo.
Insomma, Sogni di Akira Kurosawa è un film che globalmente parlando vale la pena di vedere, anche se gli amanti dei film d’azione potrebbero rischiare di addormentarsi…
Fosco Del Nero
Titolo: Sogni (Yume).
Genere: fantastico, grottesco.
Regista: Akira Kurosawa.
Attori: Akira Terao, Mitsuko Baisho, Toshie Negishi, Mieko Harada, Mitsunori Isaki, Toshihiko Nakano, Yoshitaka Zushi, Chosuke Ikariya, Chishu Ryu, Martin Scorsese, Mieko Suzuki.
Anno: 1990.
Voto: 7.
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