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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 7 ottobre 2013

The big kahuna - John Swanbeck

"The big kahuna" nel gergo americano dei venditori significa “il grande colpo”, ma data la natura della pellicola, introspettiva ed esistenzialistica, ho il sospetto che l’aggettivo si riferisca soprattutto allo sciamanesimo kahuna.

Se nel corso del film questo sospetto è dubbio serpeggiante, il finale il dubbio lo toglie, dal momento che, in buona sostanza, il film termina con una voce fuori schermo che dà allo spettatore alcuni consigli di vita da vera e propria crescita personale.
Anche nel mezzo, comunque, ogni tanto fa capolino qualche concetto interessante; per esempio, il principio speculare, la presenza o la missione di vita, seppur citati sempre molto alla lontana.

Ma torniamo al film: The big kahuna non è un film normale, e lo si percepisce quasi subito: la scenografia è poverissima, l’intero film si svolge praticamente dentro un’unica stanza e lo stesso cast è ridottissimo, con praticamente solo tre attori.

Due molto famosi, e peraltro in formissima in quesa pellicola, Danny De Vito (I soldi degli altri, Man on the moon, Anything else) e Kevin Spacey (K-Pax, American beauty, L’uomo che fissa le capre), e uno più giovane e meno noto, Peter Facinelli.

I tre sono rispettivamente Larry, Phil Bob, tre venditori di un’azienda che produce lubrificanti industriali mandati a una convention a Wichita, per cercare di risollevare le sorti dell’azienda, puntando soprattutto un potenziale grosso cliente.

Senza cambi di scena e senza azione, va da sé che il film si regge totalmente sui dialoghi…
… e che, per reggersi su di essi, deve trattarsi di dialoghi brillanti, se non proprio profondi.

The big kahuna riesce in buona parte nel suo intento, soprattutto grazie alla vivacità di Kevin Spacey, che peraltro è anche produttore del film, anche se il capitolo “profondità” poteva riuscire meglio.

In questo senso, il film mi ha ricordato un film simile come struttura, ossia povero di attori e sceneggiatura, ma ricchissimo di verve nei dialoghi, ossia Sleuth - Gli insospettabili, che però, se simile come struttura, aveva natura molto diversa come anima.

Parlando in generale, posto che di un film apprezzo soprattutto la componente dei dialoghi, della freschezza e dello humor, gradisco decisamente questo tipo di prodotti, specialmente se, come nel caso di The big kahuna, hanno anche un intento educativo.
Chi, però, cercasse azione, o almeno un cambio di scena, forse sarebbe meglio che virasse su qualcos’altro.

In conclusione di recensione, ecco alcuni frasi tratte dal film, durante o alla fine:

"Per questo c'è speranza: perché ci sono persone come me, vigili."

"Brindo alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro."

"Dio ha creato le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è.
Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima. Non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato."

"Non so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra."

"Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo."

"Non perde tempo con l'invidia.
A volte sei in testa, a volte sei indietro.
La corsa è lunga, e alla fine è solo con te stesso."

"Non ha importanza se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili, o come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite.
Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni; solo per saperlo, per nessun'altra ragione.
Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione: è un pistolotto, e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista."

Fosco Del Nero



Titolo: The big kahuna (The big kahuna).
Genere: commedia.
Regista: John Swanbeck.
Attori: Dany De Vito, Kevin Spacey, Peter Facinelli.
Anno: 1999.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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