Ho visto I guardiani del destino perché mi era stato consigliato (da un mio lettore, peraltro), sia come film bello, sia come film dai contenuti esistenzialmente interessanti.
Quanto al primo punto, tutto ok, il film è in effetti gradevole, originale e accattivante.
Quanto al secondo, in realtà non c’è molto, sia perché la storia è molto “all’americana” (il buono che lotta contro gli ostacoli per far trionfare la libertà e l’amore romantico), sia perché il film contraddice svariati insegnamenti spirituali tradizionali, per cui da questo punto di vista non offre granché di “didattico”.
Vediamo subito la trama de I guardiani del destino, precisando innanzitutto che il film è tratto da un romanzo di Philip Dick, uno degli autori di fantascienza più celebrati di tutti i tempi, nonché probabilmente il più convertito in film (Atto di forza, A scanner darkly - Un oscuro scrutare, Minority report, Blade runner, Paycheck, e altri ancora): David Norris (Matt Damon; Dogma, La leggenda di Bagger Vance, Rounders - Il giocatore, Elysium, Hunting - Genio ribelle) è un giovane uomo predestinato, il quale, dopo una giovinezza difficile, pare avere successo in tutto: prima nello sport, e poi nella politica, tanto che pare vicino a diventare il più giovane senatore dello stato di New York… e peraltro c’è già chi parla di Casa Bianca.
Un bel giorno, tuttavia, la sua vita subisce una svolta, precisamente quando incontra la bella ed affascinante Elise (Emily Blunt; Il diavolo veste Prada, Looper - In fuga dal passato), la quale lo colpisce in modo particolare.
La frequentazione è tuttavia ostacolata da un gruppo di uomini chiamati “Guardiani”, i quali sostengono che la relazione tra lui ed Elise non fa parte del piano del “Presidente” (che sarebbe Dio, per quanto ciò non venga detto esplicitamente), e che perciò non dovrà avvenire.
Ma David, va da sé, è un giovane uomo assai testardo e pugnace, e cercherà in tutti i modi di aggirare il controllo e gli aggiustamenti dei Guardiani.
Tecnicamente siamo nel fantastico-fantascienza, interiormente si parla invece di destino e libero arbitrio… anche se in modo infantile e cinematografico-americano, come detto, tanto che l’elemento predominante del film è la storia d’amore tra i due protagonisti, e tanto che l'elemento esoterico dei guardiani-angeli, nonché del percorso destinico, viene banalizzato e come detto affrontato all'americana (l'eroe perseguitato, la lotta, l'amore romantico, i Guardiani che si sbagliano, "Presidente compreso"), rendendo tale elemento evanescente.
Tuttavia, tra la buona fattura del film (ottima la coppia di attori, e coinvolgente la trama) e il tema esistenziale (seppur trattato in modo semplicistico e non conforme al vero), il film vale la visione.
In chiusura, riporto un paio di belle frasi del film.
"Non avete il libero arbitrio.
Avete l'impressione del libero arbitrio."
"Questa è una specie di prova?"
"Tutto è una prova, per chiunque."
"Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perché troppo timorose per esplorarne altri"
Fosco Del Nero
Genere: fantascienza, fantastico, sentimentale.
Regista: George Nolf.
Attori: Matt Damon, Emily Blunt, Shohreh Aghdashloo, John Slattery, Terence Stamp, Anthony Mackie, Michael Kelly, Anthony Ruivivar, Purva Bedi, Shane McRae, Sandi Carroll.
Anno: 2011.
Voto: 7.
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