Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 27 luglio 2016

Radio days - Woody Allen

Radio days era uno dei pochissimi film di Woody Allen che non avevo ancora visto… o addirittura forse l’unico.

Perché lo avevo lasciato tra gli ultimi?
Per il motivo che, non avendo una storia unitaria ma essendo una sorta di collage di singoli episodi ed eventi, mi ispirava di meno in partenza.

Peraltro il film è parzialmente autobiografico (beh, come sempre quando c’è di mezzo Woody Allen, che difficilmente parla di qualcosa di diverso da sé e dalle sue esperienze), giacché racconta gli anni della giovinezza di Allen, quelli in cui era bambino e in cui, come suggerisce il titolo del film, la radio spopolava, ed era anzi il punto di riferimento di tante famiglie.

Radio days si cala nella realtà di una famiglia americana dei primi anni 40, e da un lato racconta di essa: il bambino vivace che desidera questo o quello (Joe, Seth Green; Party monster, Sex movie in 4D, Buffy l’ammazzavampiri), il rapporto tra i genitori, la zia perennemente in cerca di marito (Bea, Dianne Wiest; Hannah e le sue sorelle, La rosa purpurea del Cairo).
Dall’altro lato, quello più generalista, racconta invece degli eventi che hanno caratterizzato quegli anni: la seconda guerra mondiale, l’invasione aliena radiofonica di Orson Wells, la vita tra locali e night.

Ma, soprattutto, la radio, onnipresente: trasmissioni a quiz, sceneggiati radiofonici, notiziari, e ovviamente tanta musica, che nel film la fa quasi da padrone.

Insomma, tutto in Radio days, dalla colonna sonora alla scenografia, grida “amarcord”, e difatti il film ha ricevuto anche premi e nomination soprattutto per tali elementi.
E in effetti in questo senso risulta interessante, come sono sempre interessanti le finestre su altri tempi e altri mondi.

Dal punto di vista del coinvolgimento, però, Radio days concede molto nel suo essere semplicemente una somma di singoli episodi, così come concede abbastanza dal punto di vista dell’umorismo, non essendo nato come film comico, alla Woody Allen, per l’appunto, ma quasi come un documentario.
Poi, certo, è un film di Woody Allen (almeno, il Woody Allen di quegli anni), per cui c’è sempre qualcosa, ma certamente non può rivaleggiare in termini di divertimento con un Amore e guerra, La dea dell’amore, Il dormiglione, ma nemmeno con i più recenti La maledizione dello scorpione di giada o Anything else.

Nel complesso, Radio days non è malaccio, e ha una sua ragione d’essere, però sappiate che se vi attendete uno dei classici film rutilanti del Woody Allen prima maniera, rischiate di rimanere delusi. Piuttosto, accostatevi ad esso in modo più distaccato, proprio come se vi steste approcciando a un documentario su quegli anni, e vedrete allora che sarà un documentario vivace e gradevole.

Fosco Del Nero



Titolo: Radio days.
Genere: commedia.
Regista: Woody Allen.
Attori: Seth Green, Michael Tucker, Julie Kavner, Dianne Wiest, Josh Mostel, Mia Farrow, Wallace Shawn, Diane Keaton, William H. Macy, Jeff Daniels, Kenneth Mars, Kenneth Welsh.
Anno: 1987.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

Il mondo dall'altra parte