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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 26 novembre 2024

Ruby Red - Felix Fuchssteiner

Ruby Red mi era stato consigliato come film di qualità e come film interessante per i suoi contenuti evolutivo-spirituali.

In verità, il film, un film tedesco diretto nel 2013 da Felix Fuchssteiner, si dimostra carente su ambo i fronti.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla trama sommaria di Ruby Red… che come genere ed elementi mi è abbastanza congeniale: la protagonista Gwendolyn Shepherd è un’adolescente che vive a Londra in un grande e lussuoso palazzo insieme alla sua famiglia allargata: ci sono la madre Grace Montrose, il fratellino minore Nick, la nonna Arisa, la prozia Maddy, la zia Glenda e la cugina Charlotte, con la quale Gwendolyn non ha un buon rapporto nonostante parentela e comune luogo di abitazione. 

Difatti Charlotte, che si ritiene l’erede di un particolare gene che si tramanda in famiglia da secoli e che permette di viaggiare nel tempo, ha un atteggiamento piuttosto arrogante e altezzoso verso la cugina, la quale dal canto suo si dimostra effettivamente imbranata e trasandata.

Tuttavia, una volta raggiunti i sedici anni, il gene si manifesta in Gwendolyn e non nella cugina, che viceversa era stata addestrata per anni a tal scopo: così, la ragazza si ritrova non solo nel passato, ma senza la cultura e i mezzi per affrontare la situazione. Ciò, manco a dirlo, inasprisce ulteriormente i rapporti con Charlotte e con la di lei madre, le quali (anche se non se ne capisce il motivo) si ritenevano depositarie di quell’antico potere e tradizione familiare.

Così, la ragazzina si troverà ad affrontare non solo le sue involontarie incursioni nel tempo, ma anche i misteri della famiglia Shepherd-Montrose, nonché i misteri della Loggia di Saint-Germain, che protegge, educa e coordina i viaggiatori nel tempo allo scopo di completare un altrettanto misterioso cronografo.

Da citare il personaggio di Gideon de Villiers, il viaggiatore nel tempo maschile, della famiglia “gemella”, ugualmente depositaria del gene che si incarna ogni tanto, col quale Gwendolyn avvierà un rapporto un po’ contradditorio (ma banale e leggibile sin dall’avvio del film).

Ecco alcuni temi, elementi o simboli che Ruby Red introduce: logge segrete, occhio nel triangolo, draghi, rituali esoterici, uso del sangue, la figura del Conte di Saint Germain (per quanto raffigurata in modo ridicolo), un’élite che ritiene di aver diritto di dominare sugli altri, la loro onnipresenza o quasi.

Un altro paio di curiosità: c’è un ordine esoterico contrapposto (italiano e cristiano); han trovato il modo di citare Israele.

Qualche altra considerazione: l’eroina di Ruby Red è femmina e il maschile è dipinto in modo rozzo, com’è di moda in quest’epoca di antimaschilismo (che è la stessa dinamica del maschilismo, per chi ancora non se ne fosse accorto, solo dall’altra parte del pendolo); parimenti, è tratteggiata in modo arrogante l’eleganza per far sembrare simpatica l’energia più popolare (altro fenomeno contemporaneo, tendente ad abbassare intelligenza e coscienza); la trama sembra un  misto tra TwilightHarry Potter e Eyes wide shut (ma senza la qualità di questi film); l’opera, pur essendo formalmente un film fantasy, ha un tono sentimental-emotivo più vicino alle soap opera e ai romanzi Harmony che ai film fantasy; il Conte di Saint German, da esoterista e sapiente alchimista che era in realtà, è stato trasformato in una sorta di despota maschilista… il che dice tutto sul valore storico e interiore del film.

In verità il film non è un completo disastro, dal momento che propone qualcosa di bello da vedere e anche da sentire, come alcune frasi che effettivamente hanno un valore esistenziale.

“Da questo momento dipende l’eternità (Ab hoc momento pendet eternitas).”

“Sui dodici pilastri il castello regge il tempo.”

“Devi trovare la tua magia.”

“L’amore vince su tutto (Omnia vincit amor).”

“Lui è uno di loro, sono ovunque.”

“Dimostra ci che sai fare.”

C’è anche un altro elemento interessante: l’uso dell’astrologia (come sarebbe in una società evoluta coscienzialmente) alla nascita dei bambini, per scoprire da subito talenti e percorso preferibile. In effetti, in Ruby Red vi sono degli elementi interessanti… peccato per il tono Harmony che penalizza l’intero film. Ma, d’altronde, nel produrlo è stata fatta, credo, una precisa scelta di pubblico.

Stanti così le cose, non so se mi vedrò i suoi due seguiti.

Fosco Del Nero



Titolo: Ruby Red (Rubinrot).
Genere: fantasy, adolescenziale, sentimentale. 
Regista: Felix Fuchssteiner.
Attori: Josefine Preuß, Florian Bartholomäi, Uwe Kockisch, Johannes Silberschneider, Gerlinde Locker, Laura Berlin, Sibylle Canonica, Katharina Thalbach, Veronica Ferres, Levin Henning, Maria Ehrich, Jannis Niewöhner.
Anno: 2013.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.



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