Prima delle recensione vera e propria di Predestination, film uscito nel 2014, due premesse.
La prima è che il film è la trasposizione cinematografica del racconto All you zombies di Robert Heinlein, autore di fantascienza della cosiddetta “Età dell’oro della fantascienza” (anni “40 e dintorni), collega e amico dei vari Asimov, Van Vogt, Del Rey, etc, i quali sono in pratica gli autori con cui sono cresciuto tra l'infanzia e l'adolescenza (beh, nell'infanzia più classici, fantascienza nell'adolescenza, e dopo è giunto il fantasy, per fare la scaletta completa), avendo da sempre avuto una forte predisposizione per la narrativa di genere fantastico.
La seconda è che il film mi era stato segnalato come film interessante per i suoi contenuti esistenzial-spirituali…
… cosa che in effetti pare proprio, a considerare talune frasi, alcune delle quali riporto di seguito:
"Ora sei qui, all'inizio della tua nuova vita."
"Non fare mai ieri ciò che dovrebbe essere fatto domani.
Se infine ti riesce, non farlo ancora."
La prima è che il film è la trasposizione cinematografica del racconto All you zombies di Robert Heinlein, autore di fantascienza della cosiddetta “Età dell’oro della fantascienza” (anni “40 e dintorni), collega e amico dei vari Asimov, Van Vogt, Del Rey, etc, i quali sono in pratica gli autori con cui sono cresciuto tra l'infanzia e l'adolescenza (beh, nell'infanzia più classici, fantascienza nell'adolescenza, e dopo è giunto il fantasy, per fare la scaletta completa), avendo da sempre avuto una forte predisposizione per la narrativa di genere fantastico.
La seconda è che il film mi era stato segnalato come film interessante per i suoi contenuti esistenzial-spirituali…
… cosa che in effetti pare proprio, a considerare talune frasi, alcune delle quali riporto di seguito:
"Ora sei qui, all'inizio della tua nuova vita."
"Non fare mai ieri ciò che dovrebbe essere fatto domani.
Se infine ti riesce, non farlo ancora."
"Finalmente è arrivato il momento; immagino fosse inevitabile."
"La nostra prima missione è importante esattamente quanto l’ultima: ognuna di esse ci avvicina di più alla nostra destinazione finale."
"Noi non abbiamo altro che noi stessi: noi non abbiamo mai avuto altro."
"Non avevo mai visto il mondo con tanta chiarezza."
"È più facile odiare che amare."
"L'amore non può essere uno scopo?"
"Forse a un certo punto le cose devi lasciarle andare."
"Potrò scegliere?"
"Ma certo: si può sempre fare una scelta."
"Questo è un lavoro, ok? Non dimenticarlo. È diverso dagli altri, ma è hai comunque compiti da eseguire e scadenze da rispettare. Certi giorni i compiti sono più facili di altri, ma è imperativo portarli a termine."
"Sapevi che questo giorno sarebbe arrivato."
Ma la verità è che è l'unica cosa cui pensi."
"Tutti inciampiamo nel cammino."
"Sei un dono offerto al mondo.
Sei l'unico che non ha una storia, non ha antenati."
"Devi completare la missione.
Devi piantare i semi per il futuro."
"È così che deve andare: è così che è andata sempre."
"Certe cose sono inevitabili."
"Ora che l'hai trovata, capisci chi sei tu, e forse sei pronto a capire chi sono io."
"Puoi consolarti con la consapevolezza che questi eventi stanno accadendo nel giusto ordine."
"Il percorso intrapreso ti porterà alla tua destinazione."
"Il serpente che si mangia la coda all'infinito."
Ma da dove venite, tutti voi zombie?"
"Certe persone dicono che è il caso.
Ma io e te lo sappiamo: ci sono cose predestinate."
"Siamo solo marionette."
"Il tempo ha un significato molto diverso per quelli come noi."
"Se vuoi spezzare la catena non devi uccidermi, ma devi cercare di volermi bene."
"Non è mai troppo tardi per essere chi potevi essere."
Il titolo del racconto originale, che in italiano sarebbe Tutti voi zombie, allude al fatto che la gran parte delle persone non ha uno scopo nella vita, e quindi vive in modo automatico e reattivo proprio come se fosse degli zombie… e in effetti ciò da solo basterebbe a qualificare quest’opera come “esistenziale”, anche se poi in concreto il racconto, e poi il film che ad esso è molto fedele, si sviluppa in senso prettamente fantascientifico, e tale fattore risulta essere quello prevalente, insieme ovviamente ai turbamenti psicologici della protagonista della storia.
Ed eccola la storia, perlomeno abbozzata per ovvie ragioni, la quale sembra svolgersi su due linee parallele: la prima è quella degli attentati di New York opera di tale Fizzle Bomber, talmente potenti da uccidere ogni volta centinaia e migliaia di persone. Per scovarlo ed eliminarlo è in azione una sorta di polizia temporale, che gli dà la caccia indietro nel tempo; tra i suoi agenti, c’è John (Ethan Hawke; Daybreakers - L'ultimo vampiro, Gattaca - La porta dell'universo, Waking life - Risvegliare la vita).
La seconda linea della trama è quella che vede protagonista Jane (Sarah Snook; Oscure presenze), una ragazza assai particolare, molto dotata ma anche molto poco popolare, per non dire odiata, la quale ha avuto una vita difficile fin dal suo avvio, essendo un’orfana depositata appena nata davanti ad un orfanotrofio.
Praticamente del film non si può dire altro senza svelare la trama, se non che esso riguarda i paradossi temporali.
Avete presente i paradossi sulla linea dello spazio-tempo di Marthy McFly e Doc in Ritorno al futuro? Ecco quello che da loro era un divertissement vivace e divertente qua diventa un dramma di livello professionistico.
Anche se forse il modo migliore per definire questo film è l’Ouroboros, “il serpente che si morde la coda all’infinito”; non a caso la figura è citata nello stesso film.
Ed eccola la storia, perlomeno abbozzata per ovvie ragioni, la quale sembra svolgersi su due linee parallele: la prima è quella degli attentati di New York opera di tale Fizzle Bomber, talmente potenti da uccidere ogni volta centinaia e migliaia di persone. Per scovarlo ed eliminarlo è in azione una sorta di polizia temporale, che gli dà la caccia indietro nel tempo; tra i suoi agenti, c’è John (Ethan Hawke; Daybreakers - L'ultimo vampiro, Gattaca - La porta dell'universo, Waking life - Risvegliare la vita).
La seconda linea della trama è quella che vede protagonista Jane (Sarah Snook; Oscure presenze), una ragazza assai particolare, molto dotata ma anche molto poco popolare, per non dire odiata, la quale ha avuto una vita difficile fin dal suo avvio, essendo un’orfana depositata appena nata davanti ad un orfanotrofio.
Praticamente del film non si può dire altro senza svelare la trama, se non che esso riguarda i paradossi temporali.
Avete presente i paradossi sulla linea dello spazio-tempo di Marthy McFly e Doc in Ritorno al futuro? Ecco quello che da loro era un divertissement vivace e divertente qua diventa un dramma di livello professionistico.
Anche se forse il modo migliore per definire questo film è l’Ouroboros, “il serpente che si morde la coda all’infinito”; non a caso la figura è citata nello stesso film.
Altra figura che varrebbe la pena citare: l'androgeno spirituale... qua divenuto androgeno fisico vero e proprio, padre, madre e figlio insieme, nonché contemporaneamente insegnante e allievo. Più di così era veramente difficile ipotizzare.
Altro tentativo: Predestination è una sorta di palazzo di cui i due registi, i fratelli Michael Spierig e Peter Spierig, ci fanno vedere ora un mattone ora un altro mattone, senza che noi sulle prime siamo consapevoli del fatto che si tratta dello stesso edificio, fatto che ci diventa chiaro man mano che il film va avanti e procede con il suo svelamento.
Nel complesso, esce fuori un’opera di grande valore, davvero bella e coinvolgente.
D’altronde, non si può non simpatizzare-solidarizzare con la sfortunata Jane… e quindi poi con tutti gli altri.
L’ennesima prova che la narrativa fantascientifica di quegli anni ha dato molti spunti all’umanità… cosa che, almeno nella mia sensazione, ha poi continuato a fare il genere fantasy, come in una sorta di staffetta immaginaria e immaginifica.
Fosco Del Nero
Titolo: Predestination (Predestination).
Genere: fantastico, fantascienza, drammatico, psicologico.
Regista: Michael Spierig, Peter Spierig.
Attori: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Christopher Kirby, Madeleine West, Freya Stafford, Jim Knobeloch, Elise Jansen, Cate Wolfe.
Anno: 2014.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.
Altro tentativo: Predestination è una sorta di palazzo di cui i due registi, i fratelli Michael Spierig e Peter Spierig, ci fanno vedere ora un mattone ora un altro mattone, senza che noi sulle prime siamo consapevoli del fatto che si tratta dello stesso edificio, fatto che ci diventa chiaro man mano che il film va avanti e procede con il suo svelamento.
Nel complesso, esce fuori un’opera di grande valore, davvero bella e coinvolgente.
D’altronde, non si può non simpatizzare-solidarizzare con la sfortunata Jane… e quindi poi con tutti gli altri.
L’ennesima prova che la narrativa fantascientifica di quegli anni ha dato molti spunti all’umanità… cosa che, almeno nella mia sensazione, ha poi continuato a fare il genere fantasy, come in una sorta di staffetta immaginaria e immaginifica.
Fosco Del Nero
Titolo: Predestination (Predestination).
Genere: fantastico, fantascienza, drammatico, psicologico.
Regista: Michael Spierig, Peter Spierig.
Attori: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Christopher Kirby, Madeleine West, Freya Stafford, Jim Knobeloch, Elise Jansen, Cate Wolfe.
Anno: 2014.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.