Avevo già recensito un film del regista Eros Puglielli, e segnatamente Tutta la conoscenza del mondo, un film del 2001 davvero curioso e particolare, che mescolava varie tematiche, producendo un risultato finale certo non da capolavoro, ma quantomeno apprezzabile, e per il film in sé e per i contenuti.
Ho deciso di dargli una seconda chance con Ad project, film che peraltro segue il precedente di quattro anni, e che inoltre propone alcuni dei medesimi attori protagonisti: Giovanna Mezzogiorno, Marco Bonini, Giorgio Albertazzi.
Ecco in sintesi la trama di Ad project, film che pare percorrere due sentieri distinti, che però poi si sovrapporranno, e in senso letterale: da un lato abbiamo la storia di Marco e Gaia, una giovane coppia che finisce a vivere in affitto in una stanza presso la casa di Luca, un altrettanto giovane produttore di siti pornografici; dall’altro lato abbiamo Elena e Gianni, un’altra coppia che appare un poco in crisi, tanto che lei, convinta che lui abbia un’amante, lo segue fino ad un campo assai fuori mano… e assai particolare, tanto che in esso vi scorrono energie intense e in qualche modo disturbanti, tanto che il campo è sorvegliato da un gruppo di “man in black”.
Detto della trama sommaria, veniamo ora al genere: Ad project è un meticcio, nel senso che oscilla tra fantascienza, drammatico, thriller-horror. Diciamo che sembra una sorta di X-Files all’italiana… e decisamente più casereccio.
Di mezzo vi sono difatti varchi spazio-temporali, esperimenti misteriosi, nonché, in chiusura, delle entità superne non meglio precisate.
Il film si muove come una sorta di puzzle da completare, e man mano aggiunge un pezzo, fino a tratteggiare non dico tutto il disegno, giacché comunque rimane abbastanza vago, ma perlomeno un quadro generale.
Pur essendo realizzato in modo dignitoso, è evidente il livello da bassa produzione: il budget del film, prodotto per l’home video, è stato bassissimo, ed è stato interamente autofinanziato da regista e attori, secondo una formula di autoproduzione-condivisione di costi e ricavi.
Discreta la regia e buona l’ambientazione, anche se il tutto rimane non del tutto convincente, anche per via di un livello di recitazione troppo distante tra vari attori: Giovanna Mezzogiorno come al solito bella e brava, e bravi anche Marco Bonini e Giorgio Albertazzi, mentre la figura del ragazzo realizzatore di siti porno è davvero imbarazzante (ma non so se il profilo pessimo sia da attribuire all’attore o al regista che lo ha voluto così).
Nel complesso, Ad project sta svariate spanne sotto Tutta la conoscenza del mondo: sia perché quest’ultimo aveva contenuti di maggior rilievo, sia perché non commetteva l’errore di prendersi troppo sul serio, rimanendo più sul genere commedia, mentre Ad Project ha l’ambizione di essere prodotto serio serio… e in tale ambizione naufraga un po’.
Chiudo la recensione con una citazione interessante:
“Noi pensiamo di essere liberi, ma più ci sentiamo liberi più in realtà siamo controllati.
Più pensiamo di decidere, e più per noi è già tutto deciso.
Non esiste la libertà che noi pensiamo.”
Fosco Del Nero
Titolo: Ad project.
Genere: fantascienza, fantastico, drammatico, horror.
Regista: Eros Puglielli.
Attori: Giovanna Mezzogiorno, Marco Bonini, Eleonora Mazzoni, Rolando Ravello, Giorgio Albertazzi, Valerio Mastandrea, Cristiano Callegaro, Emiliano Reggente.
Anno: 2005.
Voto: 4.5.
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